Piano Agricoltura 2.0
Il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina ha presentato nei giorni scorsi il “Piano Agricoltura 2.0”. Un progetto ambizioso con l’obiettivo di eliminare la burocrazia inutile e ridurre a zero l’utilizzo di carta. Infatti ogni anno le aziende agricole sprecano 25 chili di carta e 100 giorni lavorativi per le pratiche burocratiche. In questi pochi numeri si è racchiusa l’urgenza di un intervento radicale di semplificazione per oltre 1,5 milioni d’imprese agricole.
Il piano “Agricoltura 2.0” è stato concordato insieme alla Regioni, cogliendo l’occasione dell’attuazione della nuova PAC, per fare un salto di qualità. Il progetto prevede la creazione di un’Anagrafe Unica delle aziende agricole, attraverso un data base federato degli Organismi Pagatori (cloud), che integra e rende disponibili tutte le informazioni aggiornate su base territoriale. Ciò consente, inoltre, di poter disporre, continuamente, di informazioni aggiornate a livello nazionale per poter rispondere, tempestivamente, alle richieste della Commissione Europea.
Viene resa obbligatoria l’istituzione, da parte delle aziende agricole, di un Fascicolo Aziendale, come contenitore unico ed univoco di tutte le informazioni dichiarate dal produttore e certificate dall’Amministrazione, relative a strutture e valore aziendale, capi di bestiame e superfici coltivate. Le norme attuative della riforma della PAC prevedono l’inserimento del piano colturale, del piano assicurativo individuale e del quaderno di campagna dell’azienda agricola all’interno del Fascicolo.
Con l’introduzione del Fascicolo, l’agricoltore ha meno oneri burocratici, informazioni coerenti ed omogenee sulle quali basare tutti gli aiuti delle azienda, con il duplice risultato di semplificazione per l’agricoltore e maggiore efficienza dei controlli da parte dell’Amministrazione. Dal 2015 scatta la precompilazione della domanda per ricevere gli aiuti della PAC, disponibile on-line da marzo 2015 sul portale SIAN ( sistema informativo agricolo nazionale), la domanda è già precompilata e il produttore ( autonomamente o assistito dal Centro assistenza agricola più vicino) dovrà semplicemente confermare alcuni dati preinseriti o completare le informazioni fornite.
Sarà possibile erogare l’anticipo dei pagamenti PAC fino al 100% dell’importo direttamente a giugno, invece che a dicembre tramite accesso al credito bancario. Si tratta di un insieme potenziale di un milione di aziende per 4 miliardi euro di pagamenti PAC.
I vari documenti e certificati dell’azienda sono presentati agli Organismi Pagatori, tramite il SIAN, mediante una Banca dati Unica dei Certificati. Il SIAN coordina a livello nazionale la raccolta, la durata e la validità delle certificazioni, evitando alle aziende di presentare le stesse documentazioni a diverse amministrazioni, ovvero più volte in base alle domande presentate.
Meno burocrazia per le aziende con la Domanda Unificata, infatti a partire dal 2016 le aziende potranno presentare un’unica domanda di aiuto, che possa comprendere al suo interno tutte le misure previste dalla normativa (PAC, UMA, PSR). Il settore agricolo, con questo piano, entra in una fase di ammodernamento e di riduzione delle pratiche e spese burocratiche non indifferente. L’agricoltura accede, finalmente, al web 2.0 che, ormai da anni, viene quotidianamente utilizzato in altri settori.
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