L’Italia dell’alta moda si fa Bellissima al MAXXI

Sensuale, carnale, libera, delicata, timida o voluttuosa, ma comunque femminile; queste le caratteristiche della mostra Bellissima. L’Italia dell’alta moda 1945 -1968 inaugurata il 2 Dicembre al MAXXI di Roma.

La mostra, il cui titolo ricorda il film di Federico Fellini che ha ritratto un aspetto fondamentale della società italiana di quegli anni, è dedicata alla Donna e tutte le sue sfumature, per lei sono stati confezionati gli abiti di alta moda più belli e i gioielli più preziosi che rimarranno in esposizione fino al 3 Maggio 2015.

Il periodo contemplato dai curatori della mostra, Maria Luisa Frisa, Anna Mattirolo e Stefano Tonchi, riguarda gli anni più fiorenti della moda; in cui era indiscussa protagonista, e specchio, del panorama culturale italiano. Attraverso questa mostra si ripercorrono le tappe fondamentali della sartoria italiana. Le Sorelle Fontana, Valentino, Giorgio Armani, Capucci, sono solo alcuni dei protagonisti che hanno sensibilmente segnato la grandiosità del marchio italiano in tutto il mondo.

Il progetto, grazie all’allestimento essenziale e contemporaneo dell’architetto Maria Giuseppina Grasso Cannizzo, mette in risalto una selezione di 80 abiti di autori che, avvalendosi della collaborazione di artisti dell’epoca, hanno reso il made in Italy un successo globale. I manichini di La Rosa ne esaltano le forme, le geometri, i tessuti pregiati e i tagli delicati; a incorniciare la loro bellezza, bijoux, scarpe, cappelli, borse che regalano un tocco di personalità agli abiti.

Rappresentativa del fermento artistico dell’epoca è la selezione di gioielli che Bulgari espone a dimostrazione degli alti livelli di sperimentazione e innovazione stilistica che contraddistinguono il marchio. Saranno esposte anche numerose fotografie frutto del lavoro dei più quotati fotografi, Pasquale De Antonis, Federico Garolla, Ugo Mulas, che attraverso le loro immagini hanno raccontato l’alta moda italiana e la sua società. Riviste d’epoca, documentari originali e filmati collaborano a rendere più accessibile al pubblico la storia degli abiti esposti.

Il progetto prevede anche numerosi incontri-studio, cinema, fotografia, talk, dove big della moda, talenti emergenti, designer, critici, studiosi e professionisti, si alterneranno nel esporre i temi salienti della moda italiana; previsto anche un ciclo di sei lezioni sulla storia della moda, dai primi del ‘900 a oggi.

Culmine del progetto è il libro-catalogo Edito da Electa che approfondisce alcuni aspetti della mostra, 464 pagine e oltre 500 immagini, dedicate ai paesaggi dell’alta moda italiana del dopoguerra, un racconto visivo che rende omaggio alle città italiane e alle signore dello stile come Marella Agnelli, Gioia Marchi Falck, Consuelo Crespi, Irene Brin e Palma Bucarelli; la Milano della Scala, Biki e Maria Callas, Germana Marucelli; la Venezia mondana e la Napoli famosa per la sartoria maschile e per i balli a palazzo; la Firenze di Palazzo Pitti; e ancora la Roma di Vacanze romane e di Via Veneto.

Il MAXXI sarà dunque proscenio di un’epoca in cui Palma Bucarelli, mitica direttrice della GNAM (in mostra alcuni abiti provenienti dal Museo Boncompagni Ludovisi), segnava positivamente la vita culturale della capitale e la sartoria collaborava con l’arte contemporanea. Collaborazione esaltata tra gli altri da vb74 la performance che Vanessa Beecroft ha progettato appositamente per l’inaugurazione della mostra, sul tema dell’identità femminile. Performance che vede un gruppo di donne mettere in scena la ritualità legata all’essere e all’apparire, dove il pubblico è coinvolto in una interazione diretta, volta ad annullare la distanza che separa la scena dallo spettatore.

©Futuro Europa®

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