Regionali, le alleanze in vista

Con ormai alle porte le Elezioni Regionali di maggio, ancora ci sono parecchi dubbi sui candidati soprattutto a destra. Nonostante qualche sporadica contestazione in Liguria con la fuoriuscita di Cofferati, il centrosinistra ha già definito la rosa dei candidati Governatori, per buona pace della minoranza PD. Dove invece la situazione risulta più critica è sicuramente nel centrodestra, non solo nei rapporti tra i vari partiti, ma, come sta accadendo in Puglia, anche all’interno della stessa Forza Italia.

E partiamo proprio dalla regione delle murge, dove è in atto una sanguinosa guerra tra il “ricostruttore” Fitto e Berlusconi, che ha portato l’ex Cavaliere ad azzerare i vertici pugliesi per cercare di arrestare l’avanzata fittiana. Ciò ha comportato anche una spaccatura sul “fronte candidato”, dove pochi hanno intenzione di andare incontro alla sonora batosta che Emiliano quasi sicuramente impartirà agli azzurri.

Dove invece il centrodestra vuole e può giocarsi la partita è sicuramente nel Veneto e in Campania. Nelle due Regioni la volontà è quella di ricandidare i governatori uscenti, ma se sulla figura di Caldoro, l’intesa Forza Italia/NCD è stata sostanzialmente raggiunta (l’incognita maggiore è legata al risultato della lista “Noi con Salvini”), più complicata è la situazione nel Veneto. Lì a litigare sono Lega con Lega (l’asse Tosi/Maroni contro il Segretario federale), Lega con NCD (Salvini rifiuta l’alleanza con il partito di Alfano) e Forza Italia che cerca di cucire lo strappo.

L’intransigenza salviniana nei confronti di NCD sta mettendo a disagio tutto il centrodestra. Persino Maroni, che in Lombardia governa con gli alfaniani, ha mostrato dalle colonne del Corriere una certa insofferenza verso le posizioni dell’europarlamentare, consapevole che ogni singolo voto oggi assume un’enorme importanza. Infatti, anche in Veneto attualmente Zaia governa con NCD e una corsa divisi rischierebbe di non riconfermare il secondo mandato del Governatore uscente. Berlusconi, dopo aver scelto definitivamente di fare opposizione a Renzi, ha iniziato a parlare con  Salvini, con lo scopo e la speranza di far correre il centrodestra unito per non consegnare un en plein a Renzi. Al momento le trattative sembrano in stallo, ma il Presidente di Forza Italia conosce bene il gioco al rialzo dei padani e aspetta soltanto che Salvini presenti il conto.

Come detto, nelle altre regioni i giochi sembrano ormai fatti. In Toscana, Umbria e Marche il risultato scontato non ha creato particolari problemi di coalizioni, ma rimane accesa la curiosità sui risultati della Civica di Salvini. In Liguria invece la situazione, pur essendo destinata a seguire la sorte del centro-Italia, è tutt’altro che definita. Anche qui la bagarre tra Forza Italia e Lega si fa sentire e ognuno lancia il proprio candidato. Qui il rischio di correre separati sembra più concreto che altrove.

Insomma, per la destra si preannunciano ancora tempi di magra con la Lega interessata a contarsi su tutto il territorio nazionale. La sfida maggiore sembra cercare di nuovo una unità d’area che, ad oggi, sembra molto difficile.

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