Ambeskovic (TheFork): “Ristoranti a portata di click”
Con una media di circa 315 milioni di visitatori ogni mese e oltre 200 milioni di recensioni, TripAdvisor è ormai diventata la bibbia del viaggiatore contemporaneo, la guida di riferimento per chi è alla prese con la pianificazione di un viaggio o di un’esperienza di gusto. Da circa un mese, in seguito al debutto tutto italiano di TheFork, l’offerta TripAdvisor è stata ulteriormente arricchita con la possibilità di prenotare nei ristoranti e locali d’interesse online e via mobile. Per saperne di più su questo servizio, disponibile anche stand-alone e nato dalla fusione di quattro startup food (La Fourchette, restOpolis, MyTable e IENs), abbiamo intervistato Almir Ambeskovic, Country Manager TheFork Italia.
Quali sono i principali vantaggi che la vostra piattaforma di prenotazione offre a utenti e ristoranti partner? Che cosa vi distingue dai competitors?
TheFork permette agli utenti di prenotare online o attraverso l’omonima applicazione il proprio tavolo al ristorante 24/7. Gli amanti della buona tavola possono così cercare nuove ispirazioni e scegliere il locale in base alla zona, ai prezzi, alle disponibilità, al tipo di cucina e alle recensioni degli utenti. Non solo: questi possono anche visualizzare i menù dei ristoranti e approfittare di offerte speciali e promozioni fino al 50%, con lo sconto che viene applicato direttamente alla cassa senza dover presentare alcun coupon. Dulcis in fundo, TheFork permette di controllare la disponibilità in tempo reale, scegliere tra orari e ristoranti alternativi e guadagnare punti fedeltà che danno diritto a ulteriori sconti. Per i ristoratori si tratta di uno strumento capace di dare nuovo slancio al business. Grazie alla sua tecnologia online, i ristoratori possono infatti costruire e accrescere la fedeltà dei propri clienti e ottimizzare il tasso di prenotazioni. La piattaforma offre ai ristoranti l’esposizione a milioni di visitatori unici al mese attraverso le pagine dedicate di TripAdvisor e di TheFork, mettendo contemporaneamente a loro disposizione strumenti per la gestione dei dati e soluzioni di software gestionali per le prenotazioni flessibili e la scontistica. Non esiste attualmente in Italia e in Europa un servizio così completo per quanto riguarda l’e-booking dei ristoranti. Con 20.000 ristoranti in Europa e 5.000 in Italia, TheFork ha una posizione di leadership. Alcuni ristoranti possono decidere di creare un sistema indipendente di prenotazioni online sul proprio sito web. Questa strategia apre sicuramente al canale delle prenotazioni online, ma è carente dal punto di vista degli utenti raggiunti perché presuppone un posizionamento molto forte e non comprende tutta un’altra serie di soluzioni tecnologiche – come quelle brevemente descritte prima – che possono migliorare il business e ottimizzare il tasso di riempimento.
Qual è il vostro business model? Su che cosa monetizza TheFork?
TheFork monetizza sulle prenotazioni effettivamente andate a buon fine e consumate, per le quali i ristoranti pagano una fee pari pressappoco al costo di un coperto. Nel caso in cui, il ristorante scelga poi la versione premium di TheFork, c’è un canone mensile. Tale versione offre un maggior numero di servizi tra cui la possibilità di gestire la pianta della sala o di fare campagne di marketing per fidelizzare i clienti.
Nel maggio 2014 l’azienda è stata acquisita da TripAdvisor. Come avete vissuto questo passaggio e che cosa ha portato di nuovo alla vostra originaria composizione?
TripAdvisor ci supporta nel perseguire le nostre strategie: si è trattato di un matrimonio perfetto che ha reso possibile l’affermarsi di TheFork come leader internazionale delle prenotazioni online di ristoranti. In termini di personale, a seguito di queste acquisizioni, le persone di ciascuna startup sono confluite in TheFork, che sta generando anche molte opportunità occupazionali dal momento che siamo alla ricerca di nuove figure.
La piattaforma è disponibile con nomi diversi in Francia, Spagna, Belgio e Svizzera. Come mai solo adesso la scelta è ricaduta sul mercato italiano? Quali le criticità e i punti di forza su cui far leva?
Abbiamo introdotto TheFork come brand “ombrello” sotto il quale vi sono tutte le nostre attività legate alla prenotazione di ristoranti in Europa, ma per il momento continueremo a operare con i marchi locali nei mercati dove questi hanno già una forte presenza, tra cui La Fourchette in Francia ed Eltenedor in Spagna. Tutti i marchi sono integrati in modo da rendere uniforme l’esperienza di utenti e ristoratori europei, indipendentemente dallo specifico sito visitato. La scelta di acquisire restOpolis e MyTable per introdurre il servizio anche nel mercato italiano è dipesa dalla ricchezza del nostro patrimonio gastronomico in termini sia qualitativi sia quantitativi. Questo elemento combinato con l’elevato utilizzo dei dispositivi mobile e di TripAdvisor in Italia fa del nostro mercato una realtà in cui è possibile crescere. La conferma arriva anche da un recente studio, secondo cui gli italiani sarebbero tra gli utenti più attivi di TripAdvisor (fonte: PhoCusWright per TripAdvisor, dicembre 2013). Quasi la metà degli intervistati dichiara infatti di visitare il sito almeno una volta alla settimana, mentre l’85% lo consulta almeno una volta al mese (contro una media globale del 67%). Inoltre, il 75% degli internauti italiani si basa abitualmente o sempre sulle recensioni di TripAdvisor prima di scegliere un ristorante, il che fa ci fa segnare un ulteriore primato.
Come conciliare la dimensione global inscritta nel DNA di TheFork con le specificità di un servizio che per definizione è local?
Come anticipato, i team sono locali. Questo significa che conoscono approfonditamente il proprio mercato di riferimento oltre ad operare in loco, forti delle esperienze precedenti, in restOpolis e MyTable per quanto riguarda più da vicino l’Italia.
Avete in programma novità per il breve-medio periodo, soprattutto in vista di Expo Milano 2015? Mission e vision per il futuro.
Expo Milano 2015 sarà un evento importante per l’Italia e siamo lieti di sostenerlo, sia contribuendo a incrementare la visibilità dei ristoranti italiani, sia valorizzando l’esperienza culinaria dei visitatori nazionali e internazionali. Sicuramente lanceremo delle iniziative specifiche che annunceremo nei prossimi mesi. Più in generale, per quanto riguarda l’Italia, il nostro obiettivo è renderla il paese europeo leader nel settore delle prenotazioni online di ristoranti. Tradotto in numeri come primo target ci siamo posti un ampliamento del network di ristoranti dagli attuali 5.000 a 7.500 entro fine 2015.