Landini, il Tsipras d’Italia?
Coalizione Sociale, così sembra volersi chiamare il movimento politico che Maurizio Landini, Segretario FIOM, ha deciso di lanciare. Ci troviamo di fronte ad un nuovo soggetto della sinistra radicale che negli ultimi anni ha visto un continuo ed inesorabile declino verso l’anonimato politico (basti pensare ai vari movimenti ispirati da Vendola ed Ingroia) dovuto anche ad una contestuale resurrezione del Partito democratico che ha di fatto aggregato tutta la sinistra.
Oggi però le cose sono diverse. L’ascesa di Alexis Tsipras nel panorama politico europeo ha nuovamente portato alla ribalta la sinistra radicale in molti paesi d’Europa. Ed è su questa scia, alimentata dalle tensioni interne al PD, che Landini ha deciso di lanciarsi in un nuovo esperimento politico. Da buon sindacalista navigato però ha deciso di percorrere la strada passo per passo. Come già ricordato, alcune esperienze sono passate come meteore nel cielo politico italiano provocando soltanto una maggior emorragia verso la sinistra più moderata.
Il segretario FIOM ha deciso di partire da una struttura collaudata, il Sindacato, grande conoscitore delle dinamiche politico-elettorali e solida base di voti. Ad accelerare il processo di “discesa in campo” anche le ripetute tensioni con il Governo e la Camusso, incapaci – a detta di Landini – di ascoltare i veri bisogni dei lavoratori. E da più parti, soprattutto dal movimentismo sociale di sinistra, si sono elevate manifestazioni di interesse per il progetto di Landini. Da Emergency a Libera si sono fatte avanti per poter dire la loro all’interno di questo nuovo progetto politico.
Come detto la precauzione è tanta e la paura di bruciarsi ancora di più, ma la volontà di creare qualcosa di nuovo c’è. Landini da qualche giorno nega di voler costituire un partito e afferma che il “sindacato è in grado, con la sua struttura di poter svolgere la stessa funzione di un movimento politico senza il bisogno di candidarsi”. E intanto i sondaggi sembrano mostrare un interesse concreto da parte dell’elettorato. Da una recente indagine sembrerebbe che il 10% del campione veda positivamente la nascita di questa Coalizione Sociale, perché capace di ascoltare quella parte di lavoratori che il governo sembra aver abbandonato.
Sicuramente la manifestazione della FIOM sabato a Roma, sarà lo strumento per misurare consenso e alleanze. Già alcuni esponenti del Pd sembrano guardare con interesse il nuovo esperimento e hanno dato già conferma della propria presenza alla manifestazione.
Se Landini riuscirà a vincere laddove molti predecessori hanno perso, ci sarà un’altissima probabilità di rivedere gli assetti politici primorepubblicani ridisegnare a breve il nostro Parlamento. L’esperimento sociale greco e spagnolo, sembra interessare molto e sarà certamente utilizzato come strumento di analisi per l’esperienza italiana.
Il Segretario FIOM sembra voler andare avanti per questa strada senza temere fallimenti. Le prossime dinamiche politiche ci diranno se Landini diventerà un nuovo attore della politica italiana oppure una breve e poco brillante stella cadente di metà agosto.