Italia delle Regioni
Dai tavoli tecnici un Accordo Governo-enti locali da inserire nel Decreto Enti Locali. Da giovedi 16 aprile sono stati attivati dei tavoli tecnici tra Comuni e governo: l’obiettivo è di chiuderli positivamente entro una settimana per poter inserire le soluzioni individuate in un decreto enti locali che, probabilmente, sarà lo stesso che assume l’accordo tra Stato e Regioni sulla Sanità”. Lo ha detto il presidente dell’Anci e sindaco di Torino, Piero Fassino, riferendo alla stampa dell’incontro che una delegazione di sindaci metropolitani ha avuto al ministero dell’Economia.
Il presidente dell’Anci ha ricordato che “il confronto ha riguardato: la ricostituzione del fondo perequativo per compensare i Comuni penalizzati nel gettito dal passaggio dall’Imu alla Tasi; l’Imu agricola, con meccanismi di compensazione per i Comuni, soprattutto piccoli e medi che hanno vasti territori agricoli; ed ancora la necessità di avere una maggiore flessibilità sulla gestione del sistema di contabilità”.
“Su questo ultimo punto l’Anci ha richiesto – spiega il leader dei sindaci – di usare gli avanzi di bilancio o i proventi delle dismissioni immobiliari anche per la parte corrente, e non solo per l’abbattimento in conto capitale”. Altri temi affrontati nell’incontro a Via XX settembre, quelli “della rivisitazione dei mutui, della rimodulazione delle sanzioni per le città metropolitane eredi delle vecchie Province che hanno sforato il patto di stabilità e naturalmente il taglio a carico delle città metropolitane”, di cui i sindaci avevano discusso in mattinata in Anci nel corso di una riunione del coordinamento degli enti metropolitani.
“Ciascuna di queste questioni è stata giudicata dal governo fondata – ha osservato Fassino – ed è plausibile che le soluzioni che verranno trovate verranno inserite in un decreto legge sugli enti locali che potrà assumere al suo interno anche l’intesa tra Regioni e governo sulla Sanità”. In ogni caso, ha puntualizzato il sindaco di Torino, “il confronto al ministero dell’Economia è stato sereno e di merito e da domani e per una settimana verranno analizzate nel dettaglio tutte le possibili soluzioni”.
Per i tagli alla Sanità: “Abbiamo approvato un’ipotesi di intesa sulle leve su cui impostare i tagli” sul Fondo Sanitario Nazionale per il 2015. Lo ha annunciato il presidente Sergio Chiamparino al termine della seduta straordinaria della Conferenza delle Regioni del 15 aprile. Si tratta di una intesa sul ‘riparto’ dei tagli al Fondo per circa 2,3 miliardi di euro.
Chiamparino ha spiegato che c’è stato “il voto contrario del Veneto che ritiene siano tagli orizzontali” e che in Conferenza Stato-Regioni sono stati presentati degli emendamenti in merito alla Proposta di Intesa relativa all’individuazione di “misure di razionalizzazione ed efficientamento della spesa per il Servizio Sanitario Nazionale”.
Chiamparino ha quindi sottolineato che il mancato aumento del Fondo sanitario Nazionale è da considerare valido solo per il 2015, “la situazione per il 2015 è difficile, ma sarà impossibile per il 2016 e il 2017”. “Abbiamo chiesto tre cose: avviare il tavolo con l’Aifa sui farmaci innovativi, portare avanti la riforma delle agenzie dell’Istituto superiore di Sanità e infine – ha spiegato Chiamparino – riprendere l’articolo che era già nell’intesa del Patto della salute per avviare una sua rivisitazione sui tagli dei Lea e sui farmaci innovativi che rendono la situazione per il 2015 difficile – ribadisce Chiamparino – e impossibile per il 2016 e il 2017”.
In Conferenza Stato-Regioni il Governo si è dimostrato attento agli emendamenti presentati dalle Regioni, rinviando però il parere definitivo per approfondimenti tecnici ad una prossima riunione. “La risposta del Governo è di disponibilità – ha spiegato Chiamparino – verso i nostri emendamenti, ma naturalmente c’è bisogno del tempo tecnico di approfondire la materia che coinvolge il Mef: il ministro è all’estero e quindi si è deciso di rimandare”.
“Oltre agli emendamenti – ha aggiunto Chiamparino – oggi abbiamo posto anche questioni politiche, come le richieste di incontri che sono condizionanti da parte nostra per impegnarci alla revisione del Patto della Salute, alla luce anche dei tagli e dei nuovi Lea, il tavolo con l’Aifa sui farmaci innovativi e la riforma dell’Aifa e dell’Iss. Siamo fiduciosi che si avvierà un percorso virtuoso”.