Rassegna stampa estera

Ancora qualche commento politico sull’Italicum, sempre nell’attesa di vedere se la sua applicazione porterà veramente dei cambiamenti nel modo di fare politica in Italia, ma anche un’analisi politica un po’ curiosa sulla “violenta metamorfosi” della Destra in Italia, curiosa perché chi l’ha scritta ne fa quasi una “legge” generale. Ancora commenti sui disordini di Milano per l’apertura di Expo 2015, ma questa volta sotto forma di polemica per colpa di un Rolex. Ancora, purtroppo, discussioni sui migranti, che, in attesa di soluzioni concrete che sembrano arrivare, ma con tempi troppo lunghi, tipici dei carrozzoni ONU e UE, continuano a morire travolti, anche, da fiumi di discussioni e litigi.

l’Italicum, indiscussa “vittoria” di Matteo Renzi, pone diversi dubbi agli osservatori esteri come Valerie Dupont che sul belga La Libre scrive: “Renzi punta e vince, ma a quale prezzo?”.  Scrive la giornalista: “Il Capo del Governo Italiano, che è anche Segretario del Partito Democratico, grida vittoria e va avanti, poco importa se il suo Partito è lacerato da questo braccio di ferro politico (…) Perché se la nuova legge elettorale è stata approvata con 334 voti favorevoli su 630 deputati, una minoranza del PD ha votato contro, ritenendo che questa legge aprisse le porte a certe derive democratiche, portando al  governo di un uomo solo al comando”.  La Dupont riprendendo un commento di Ezio Mauro spiega come “Renzi non si preoccupi affatto e contempli con cinismo il deserto politico che ha provocato il suo arrivo al potere. Il suo Partito, malgrado il malumore interno, sembra avere in mano la vittoria certa alle elezioni del 31 Maggio. Fedele al suo carattere, Matteo Renzi non ha commentato le uscite dei suoi oppositori, già pronti ad attaccare la riforma successiva, quella della scuola”. (…) Anne Treca su RFI si chiede se questa nuova legge elettorale metterà veramente fine alle crisi politiche.  “Crisi politica perenne, governi suscettibili di cadere per ogni nuova legge, finito. Per evitare coalizioni traballanti indispensabili fino ad oggi per governare, l’Italia conserva uno sistema di voto proporzionale ma a due turni e con un premio di maggioranza per il Partito che ottiene il 40% dei voti. E’ questo il punto chiave della riforma. Alle prossime elezioni il grande Partito vincitore potrà tenere per tutta la durata della legislatura senza temere di essere tradito dagli alleati ad ogni angolo  e senza impantanarsi in trattative senza fine. Un nuovo equilibrio difficile da far mandar giù agli eletti abituati a giocare, vedi abusare, con la loro possibilità di blocco. Per qualcuno si tratterebbe addirittura di un attentato alla Democrazia (…) Ma favorendo l’emergenza di un grande Partito maggioritario con un capo supremo rafforzato, Matteo Renzi si è cucito addosso un vestito su misura nel paesaggio politico italiano”.

Sempre in tema politico un curioso articolo scritto da Gael Brustier per Slate fa il parallelo tra lo strappo che si è consumato nella Destra francese in casa Le Pen e gli “eredi del fascismo italiano”: “la famiglia Le Pen non ha inventato nulla! Mentre padre, figlia e nipote Le Pen danno spettacolo di una disunione familiare, ideologica e politica di rara violenza,  torna utile guardare come dall’altra parte delle Alpi il Partito “ispiratore” del Front National, l’MSI, ha risolto le sue liti”… Un’esecuzione,lanci di insulti e scazzottate durante funerali, gli eredi del fascismo non hanno nulla da invidiare ai Le Pen.” Brustier nella sua analisi ripercorre la storia del fascismo, dall’esecuzione di Galeazzo Ciano decisa dal Duce per il tradimento del cognato passato al campo di Badoglio, nonostante le suppliche della propria figlia, Edda, al passaggio di consegne di Almirante a Fini, dopo aver sapientemente ripudiato razzismo e antisemitismo e consegnato al suo “figlio spirituale” un Partito pulito dai fantasmi del passato, con la speranza che le giovani generazioni  costituissero quello che lui non era riuscito a fare, una grande Destra italiana. Nell’articolo vengono citati tutti, Pino Romualdi, Alessandra Mussolini, il clan Rauti, Gianni Alemanno e il figlio Manfredi “membro di Blocco Studentesco (…) e autore dei saluti romani con i suoi amici durante una vacanza alquanto ‘agitata’ a Mykonos”, Francesco Storace, Donna Assunta  e la figlia Giuliana De Medici, definite dall’autore “vestali del post-fascismo”. Tradimenti, intrighi, picchiatori, clan rivali, sembra la trama di un film, ma, è quello che appare agli occhi di Gael Brustier , la storia della nostra Destra il cui comune denominatore con la storia della destra francese è la “mutazione violenta”. “La mutazione delle vecchie destre estreme non somiglia ad un fiume tranquillo. Fine conoscitore del FN, Nicolas Lebourg sottolineava che ‘la condanna a morte (politica di Jean Marie le Pen) avverrà con grande violenza’ (Liberation, 8 Aprile 2015), la storia della Destra italiana ci da un assaggio del grado di violenza al quale ci si deve aspettare in seno all’estrema destra di questa parte delle Alpi”. Parere forse un po’ troppo di parte?

Su molti giornali anglosassoni  sono apparsi articoli di critica sulla pubblicità negativa fatta alla Rolex dopo che su tutti i media e social network sono apparsi i fotogrammi che ritraggono una black bloc con tano ti orologio di lusso addosso.  Scrive Michael Day sull’Indipendent : “Qualsiasi pubblicità è buona pubblicità, affermano i guru delle pubbliche relazioni. Non è così per la svizzera Rolex che si è trovata ad arrivare ai ferri corti con Renzi, giovane Primo Ministro italiano ferreo riformatore.” Non è piaciuta ai vertici della Rolex l’affermazione del premier che ha definito i rivoltosi “figli di papà con un Rolex al polso”. Ma ce n’è anche per il Ministro degli Interni perché Day precisa che il primo a “deridere” la Rolex è stato “il Ministro degli Interni di destra Angelino Alfano (…) Appena dopo i disordini, che avevano come obbiettivo di boicottare l’apertura di Expo 2015,, ha detto: ‘ieri per la strada ho visto gente incappucciata e figli di papà con il Rolex’. Renzi ha ripetuto l’insulto il giorno dopo a Bologna. Questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso facendo infuriare Gianpaolo Marini, Amministratore delegato della Rolex in Italia, che sembra non aver tempo per la nozione di ‘radical chic’, né per la massima che qualsiasi pubblicità è meglio che nessuna pubblicità”. Stesso tenore l’articolo scritto da Dan Liefgreen su Bloomberg Business dove sottolinea il grande fastidio causato alla nota casa di orologi dall’associazione manifestani-orologio di lusso, denigrandone pesantemente l’immagine. Così su The Standard, giornale di Hong Kong e su The Australian che riporta l’articolo di Tom Kington di The Times. Scrive Kington: “Il Primo Ministro  Matteo Renzi ha ringraziato i milanesi dopo gli scontri affermando che ‘mentre gli indossatori di Rolex spaccavano vetrine, loro già pulivano le strade’. Questo ha scatenato l’ira di Gianpaolo Marini, AD di Rolex Italia, che ha scritto una lettera aperta a molti quotidiani italiani, lamentandosi per il fatto che i commenti erano stati talmente diffusi che l’immagine della Rolex era ormai legata a doppio filo con ‘la devastazione di Milano e l’universo della violenza sovversiva’. Marini ha aggiunto che da quella immagine sfocata del rivoltoso, era difficile dire se l’orologio era un Rolex o uno dei tanti falsi sul mercato.” (…)

Lucien Mpama sull’Agence d’Infomation d’Afrique Centrale racconta del putiferio scatenato nel nostro Paese dall’uscita del Ministro degli Interni Alfano sul lavoro gratuito da far fare ai migranti, ma non  solo, le sue parole sono chiare, la sua analisi lucida. “Il flusso dei migranti che attraversano il Mediterraneo per arrivare in Europa dalle coste siciliane, in Italia, non si interrompe. Ogni giorno arrivano imbarcazioni cariche di migliaia di migranti, sappiamo che non tutte hanno però fortuna. L’Italia non ne può più. In questo contesto qualsiasi tipo di misura diventa possibile, o almeno pronunciabile a voce alta. Attaccare le imbarcazioni nel Mediterraneo, andare a stanare i trafficanti i Libia, bombardare le coste libiche, aprire uffici di verifica nei Paesi del Sud del Mediterraneo. Ecc… La panoplia delle possibilità è infinita. Il Ministro degli Interni, Angelino Alfano, ha aggiunto alle proposte più discusse la sua chiedendo ai comuni ‘di applicare la nostra direttiva permettendo di far lavorare i migranti gratuitamente. Piuttosto che lasciarli con le mani in mano, che li facessero lavorare.’ Dai comuni arrivano lamentele per l’aumento brusco del numero di migranti nelle strade, comprese quelle dei borghi più piccoli. La popolazione ha la sensazione, ampiamente cavalcata dai populisti, di un’invasione. Se non di insicurezza.” Mpama racconta della battuta di Salvini che ci vuole trasformati in “schiavisti” e per il quale questa soluzione non sarebbe che perfida visto che permetterebbe di tenere nell’”illegalità legale” i clandestini in Italia. Tornando serio il giornalista spiega che il nostro Paese è allo sfinimento e segnali di xenofobia si fanno sempre più numerosi. Conclude: Nel frattempo la marina italiana ha annunciato aver ritrovato il relitto della barca naufragata con 750 persone a bordo (…) Questo naufragio aveva causato grande emozione in Italia e in Europa, portando ad una riunione d’urgenza dei ministri degli Affari Esteri dell’UE (…) questo ritrovamento potrebbe, hanno detto i magistrati, permettere di aprire un’azione legale contro i trafficanti”.  Noi ora aspettiamo l’attuazione, veloce, del piano d’azione dell’UE e che questa volta il gioco di squadra si faccia davvero.

Valerie Dupont, Renzi joue et gagne, mais à quel prix?, La Libre, 5 Maggio 2015; Annte Treca, Nouvea mode de scrutin en Italie: la fin des crsis politiques?, RFI, 5 Maggio 2015; Gael Brustier,  En Italie aussi, l’extreme droite s’sest déchirée en famille, Slate, 11 Maggio 2015; Michael Day, Rolex un happy after Italian PM Matteo Renzi makes ‘Dadd’sboys’ jibe about rioters trying to disirupt the opening of the Expo 2015 World Fair, The Indipendent, 6 Maggio 2015; Dan Liegfgreen,  Rolex Runs Ad Saying Italian Government Disparaged Its Image, Bloomberg Business, 6 Maggio 2015; The Standard,  Just a minute! Rolex scolds Italian politicians, 7 Maggio 2015; Tom Kington, Rolex ticked off as Italian PM notes rioters’ liking for luxury watches, 8 Maggio 2015; Lucien Mpama,  Immigration: Faire travailler gratuitement les clandestins? Tollé en Italie!, Agence d’Information d’Afrique Centrale, 11 Maggio 2015.

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