UE, Mercato Unico Digitale
La Commissione Juncker, nel definire il programma di lavoro dei prossimi anni, tra le sue priorità politiche del piano d’azione per il 2015, si è prefissata l’obiettivo di rimuovere gli ostacoli presenti che intralciano la realizzazione di un “Mercato Unico Digitale” dell’Unione Europea. Vuole estendere le libertà del mercato unico al settore digitale, incentivando la crescita e l’occupazione in Europa. Un progetto ambizioso quello del “Single Digital Market”, per creare le condizioni per vivacizzare economia digitale, modernizzare le norme sul diritto d’autore, semplificare le regole per i consumatori che fanno on-line e gli acquisti digitali, migliorando la sicurezza informatica e l’integrazione della digitalizzazione nei diversi settori della vita quotidiana di ciascuno.
Con l’adozione di questo nuovo programma di lavoro si assiste ad un cambiamento rispetto al passato: rappresenta l’impegno politico della nuova Commissione ad un approccio più attento sulle priorità da realizzare e sui risultati da conseguire, che si vuole che abbiano un impatto maggiore sulla crescita e l’occupazione. La Commissione Juncker ha elaborato questo programma di lavoro nell’ambito di un Accordo quadro e in un clima di dialogo con il Parlamento europeo, per la prima volta dopo aver discusso anche con il Consiglio. La Commissione ha recentemente reso note le sue iniziative per realizzare concretamente l’obiettivo del “Mercato Unico Digitale” UE con il documento: “A Digital Single Market Strategy for Europe – Analysis and evidence”.
Si assisterà, con l’attuazione della Strategia, ad una rivoluzione a 360 gradi, che innescherà cambiamenti che andranno ad incidere sui consumatori e le imprese: dall’Iva alla banda larga, dal copyright alla fine del blocco a contenuti e acquisti negli altri Paesi europei. Una Strategia europea che, entro il 2016, avrà gettato le basi del mercato unico digitale in Europa, che si pone come concorrenziale a quello degli Stati Uniti. Come dichiara Günther H. Oettinger, Commissario per l’Economia e la società digitale: “stiamo andando verso economie e società digitali. La prosperità futura dipenderà in larga misura da come avremo affrontato questa transizione. L’Europa dispone di punti di forza su cui far leva, ma deve ancora lavorare molto, in particolare per assicurarsi che le industrie si adeguino e i cittadini sfruttino appieno il potenziale dei nuovi servizi e beni digitali. Dobbiamo prepararci per una società moderna e presenteremo proposte che sapranno trovare un equilibrio tra gli interessi dei consumatori e quelli dell’industria”.
Nuove regole, quindi, per il settore tlc, investimenti nella banda larga, revisione della direttiva e-privacy, nuovo piano di e-government. L’Europa non può essere all’avanguardia della rivoluzione digitale con un mosaico di 28 normative diverse una per ciascun Paese, come sostiene, anche, il Vicepresidente responsabile per il Mercato unico digitale, Andrus Ansip per il quale è prioritario e urgente l’obiettivo di abbattere le barriere regolamentari fino ad instaurare un unico mercato al posto dei 28 mercati nazionali ora esistenti: “l’Europa dovrebbe sfruttare pienamente i vantaggi dell’era digitale: servizi migliori, maggiore partecipazione e nuovi posti di lavoro” e continua: “…la nostra strategia è un programma ambizioso e necessario che contiene iniziative mirate ai settori in cui l’UE può fare davvero la differenza. Esse preparano l’Europa a raccogliere i frutti del futuro digitale e daranno ai cittadini e alle imprese la libertà di beneficiare appieno, anche online, dell’enorme mercato interno europeo. Le iniziative sono interconnesse e si rafforzano reciprocamente. Devono essere realizzate rapidamente affinché possano contribuire al meglio alla creazione di posti di lavoro e alla crescita. La strategia è il nostro punto di partenza, non la linea di arrivo”.
Abbiamo bisogno di un mercato europeo, che consenta il fiorire di nuovi modelli di business e permetta alle start-up di crescere e all’industria di sfruttare l’internet delle cose. Un Mercato unico digitale pienamente funzionante darebbe una notevole spinta propulsiva all’economia europea, apportando 415 miliardi di euro l’anno al Pil e creare centinaia di migliaia di nuovi posti di lavoro. I principali ambiti d’azione definiti sono tre: migliorare l’accesso ai beni e servizi digitali in tutta Europa per i consumatori e le imprese; creare un contesto favorevole e parità di condizioni affinché le reti digitali e i servizi innovativi possano svilupparsi; massimizzare il potenziale di crescita dell’economia digitale.
Jean-Claude Juncker, Presidente della Commissione, ha dichiarato: “con la Strategia per il mercato unico digitale abbiamo gettato le basi per il futuro digitale dell’Europa. Voglio assistere alla creazione di reti di telecomunicazioni su scala continentale, servizi digitali che attraversano le frontiere e una moltitudine di start-up europee innovative. Voglio che ciascun consumatore faccia gli affari migliori e che ciascuna impresa abbia accesso al mercato più esteso, ovunque si trovino in Europa. Esattamente un anno fa, ho promesso di fare del mercato unico pienamente digitale una delle mie massime priorità. Oggi manteniamo la promessa. Le iniziative previste dalla nostra strategia per il mercato unico digitale contribuiranno a preparare il mercato unico all’era digitale”. Le diverse azioni per lo sviluppo della Strategia per il mercato unico digitale nell’Unione Europea saranno realizzate entro il 2016. Con il sostegno del Parlamento europeo e del Consiglio, il Single Digital Market dovrebbe essere completato in tempi il più possibile brevi. E, il tema del Mercato Unico Digitale, sarà un punto all’ordine del giorno nella riunione del Consiglio europeo del 25 e 26 giugno prossimi.