Domani Festa della Repubblica, per i giovani
Il 2 Giugno, quest’anno a ridosso delle elezioni regionali e nel cuore del primo ponte estivo, non deve distoglierci dal significato della Festa della Repubblica, specie per i giovani. La partecipazione delle nuove generazioni alla vita delle istituzioni è un’occasione fondamentale perché il senso di appartenenza alla Cosa comune, alla Repubblica, e quindi la partecipazione politica apra le proprie porte verso l’esterno, coinvolgendo i ragazzi ed i giovani in un circuito virtuoso che servirà, a lungo andare, a favorire la conoscenza della macchina amministrativa e mettere le basi per il ricambio generazionale a partire dagli enti locali, già attuato nel corso delle ultime elezioni comunali di maggio per la presenza di numerosi giovani nelle liste elettorali.
Dai giovani viene indirizzato un segnale chiaro al resto del paese: di impegno di una “cittadinanza attiva”, di partecipazione nel mondo della scuola, con i loro insegnanti, come parte attiva del rinnovamento della società civile, che si esprime e si impegna sui temi di rilevanza costituzionale, in una forma di apprendimento ed educazione alle “Virtù pubbliche” di impegno per il Bene Comune, al di là dei cattivi esempi che spesso vengono dal mondo della politica: la scuola rappresenta uno degli strumenti fondamentali di crescita dei cittadini di domani: per l’art. 34 la scuola è aperta a tutti, deve dare pari opportunità ai capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, per raggiungere i gradi più alti degli studi; il valore del lavoro affermato nell’art. 35 della Costituzione, inteso in ogni forma autonoma, dipendente, imprenditoriale o professionale, come realizzazione della dignità della persona – in situazione di pari opportunità per tutti i giovani – e per concorrere al progresso socio-economico della nazione, iniziativa economica imprenditoriale e partecipazione dei lavoratori al progresso socio-economico del Paese art. 41; lo sviluppo della cultura e della ricerca scientifica e tecnica (art. 9 della Costituzione), la salvaguardia del patrimonio storico-artistico, dell’ambiente e del paesaggio con il concorso insostituibile dei giovani, organizzati ed impegnati nei vari gruppi di volontariato culturale, socio assistenziale e civile.
La scuola ed in particolare gli Enti locali, regioni e comuni possono promuovere, in collaborazione con le famiglie, la partecipazione dei giovani alla vita politica e amministrativa locale, facilitando anche la conoscenza, da parte dei giovani, dell’attività e delle funzioni dell’ente locale, degli istituti di partecipazione pubblica nelle organizzazioni di volontariato socio-assistenziale in favore di chi ha bisogno, di rappresentanza politica e sindacale.
Il presidente Mattarella nel suo discorso di insediamento davanti alla Camere il 3 febbraio scorso ha delineato un decalogo del suo impegno di custode della Costituzione, più volte ribadito in varie occasioni. Nel delineare tale “decalogo” di custode della costituzione repubblicana, ha citato prioritariamente il diritto allo studio dei ragazzi con una scuola rinnovata che conferisca un reale diritto al futuro dei giovani, l’impegno delle istituzioni ad ogni livello per un diritto effettivo al lavoro, una cultura diffusa, con il superamento del divario digitale. L’ispirazione ad un amore e una sempre più approfondita conoscenza dei tesori ambientali e culturali dell’Italia, il ripudio della guerra e la promozione della pace e del dialogo tra le Nazioni. Il riconoscimento dei diritti del malato, il dovere della contribuzione alle spese dello Stato e della correttezza nel pagamento dei tributi, con una giustizia amministrata in tempi rapidi e certi, la tutela della pluralità e della libertà dell’informazione.
Mattarella ha poi espresso un forte auspicio affinché la donna non soffra la paura di violenze e discriminazioni e sia dato il giusto sostegno alla famiglia come fondamento della società civile. Infine valori della Libertà affermati con la Resistenza e la lotta alle mafie ed alla corruzione e l’impegno per la crescita economica in Europa e nel mondo. Al ricordo del sacrificio di tanti eroi della Libertà e Giustizia Sociale il presidente Mattarella ha associato l’impegno per la diffusione di un forte senso della Legalità e, citando l’impegno forte di denuncia e testimonianza di papa Francesco, la lotta alle mafie ed alla corruzione, definita “cancro pervasivo” della democrazia. Ha inoltre elogiato e incoraggiato l’impegno delle Forze dell’Ordine nella lotta alla criminalità organizzata.
Mattarella ha riaffermato l’impegno europeista dell’Italia ed un’Europa più attenta e solidale nei confronti delle reali esigenze dei cittadini, attraverso il sentimento della speranza per unire sempre di più l’Europa vista come speranza da cui ripartire, con l’affermazione in ambito europeo dei diritti di cittadinanza e appartenenza, libertà e sicurezza.
Domani 2 giugno andranno ricordati e riaffermati nei nostri Comuni, rivolgendoci in particolare alle nuove generazioni, questi significati della Festa della Repubblica.