La fabbrica del gusto italiano

L’Italia ha scelto, con Expo 2015, un tema che la caratterizza in modo completo, che affonda le radici nelle tradizioni più profonde del nostro Paese. La cultura dell’alimentazione è stata fin dall’inizio, a partire dagli antichi Romani, alle Corti rinascimentali fino ai giorni nostri, con il connubio tra cucina locale e cucina nazionale, parte integrante della nostra civiltà. “Nutrire il Pianeta, energia per la vita” rappresenta un tema importante anche per l’industria italiana e le imprese del settore, che attraverso mondi produttivi, ci fanno conoscere, apprezzare e crescere nel mondo, giorno per giorno.  Con questa consapevolezza Confindustria ha promosso nel Padiglione Italia la mostra: Fab Food. La fabbrica italiana.

La rinomata eccellenza della cultura alimentare italiana è al servizio della grande sfida di Expo di arrivare a sfamare 9 miliardi di persone nel 2050. La proposta della filiera industriale alimentare è di nutrire in modo sano, sicuro, con qualità, in quantità sufficiente e a un prezzo accessibile. Soltanto l’Italia può coniugare sapientemente sostenibilità, tradizione, qualità, innovazione e tecnologia. Una sfida che comporta l’impegno di operare tutti insieme: l’intera filiera agroalimentare, con istituzioni, industria, università, scuola, consumatori e la distribuzione moderna, con la consapevolezza che l’obiettivo non può essere raggiunto senza il determinante contributo di scienza e tecnologia.

Il ruolo di ricerca e innovazione è fondamentale, insieme a un’industria capace di rendere accessibili a tutti le innovazioni generate dal mondo scientifico. Proprio per questo è necessario il pieno coinvolgimento dell’intera filiera dell’agroalimentare: da chi opera in agricoltura e nell’industria alimentare, a chi rende disponibili le tecnologie sotto forma di macchine, impianti e prodotti per la produzione, conservazione, trasformazione, packaging e distribuzione. Per questo, oltre a Confindustria, il progetto vede coinvolti dieci associazioni tra cui Federchimica (Federazione Nazionale dell’Industria Chimica), Federalimentare (Federazione Italiana dell’Industria Alimentare), ANIMA (Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica varia ed affine), Assolombarda ed altre sempre del settore.

Fab Food si estende in un percorso di dieci sale, un’esperienza per giovani e famiglie, individuale e collettiva, interattiva ed emozionante. Nella prima sala si propone un viaggio attraverso i sensi: il meglio del Made in Italy che si affetta, si versa e si trasforma. Piatti animati del nostro Paese sono immersi in suoni tipici della convivialità italiana, con il “Juke-box dei Desideri” che farà scegliere ad ognuno il piatto preferito. Continuando il percorso si arriva alla Giostra “ Nutrire il Pianeta” che sfiderà il visitatore ad affrontare le problematiche e le possibili soluzioni legate al tema di Expo per sfamare, nel 2050, 9 miliardi di persone. Ci si addentra poi nel mondo della produzione con l’industria che diventa protagonista, ed ecco la Giostra dell’“Efficienza” che spiega come produrre di più, utilizzando le giuste risorse, con meno sprechi, garantendo sicurezza e prezzi accessibili.

Quindi la terza Giostra con “Obiettivo sicurezza”, dove il visitatore vestirà i panni dell’industria riordinando nella giusta sequenza le fasi di lavorazione, trasformazione, conservazione, imballaggio di prodotti, simulando la guida di un muletto all’interno degli spazi di una fabbrica. Poi “Riflessi di tecnologia”, l’installazione audiovisiva interattiva che stimolerà una riflessione sugli effetti che le innovazioni, in campo produttivo e medico, hanno avuto su di noi, raccontando come è cambiato il nostro fisico, fino ad arrivare a interrogarsi sui possibili scenari futuri. Poiché il cibo è stile di vita, il visitatore entra nella sala degli specchi con “Figure in forma”, dove vedrà come scienza e tecnologia abbiano migliorato le nostre condizioni di salute. Infine per saperne di più, le “Ricette d’innovazione” spiegheranno le conquiste più significative con cui il sistema agroalimentare italiano risponde alle sfide presenti e future dell’alimentazione. Un viaggio unico nell’alimentazione e in tutta la filiera.

Un’occasione importante per parlare del settore agroalimentare italiano, infatti i dati diffusi da Federalimentare, in occasione della presentazione del bilancio 2014 e delle prospettive 2015, disegnano gli ultimi 12 mesi come  l’‘anno zero’ del settore, che con un fatturato di 132 miliardi, oltre 58mila imprese, 385mila addetti diretti ed altri 850mila impiegati nella produzione agricola, è il secondo comparto dopo il manifatturiero. Dopo anni di flessione, infatti, si arresta la caduta dei consumi alimentari degli italiani. Segno positivo per la produzione dell’agroindustria (+0,6%) e ovviamente , ma a velocità ridotta rispetto al passato, anche per l’export (+3,1%).

L’anno in corso, che avrà nell’Expo un’occasione imperdibile per raccontare al mondo il nostro modello agroalimentare e i suoi valori unici, potrebbe essere quello della ripresa.

©Futuro Europa®

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