Italia delle Regioni
Sull’ immigrazione il vertice tra governo regioni e comuni ha espresso un forte richiamo sul ruolo dell’Europa nell’emergenza migranti, il presidente Renzi ha parlato di condivisione, di fierezza, del ruolo europeo. Bisogna “provare insieme” a risolvere il problema immigrazione. “Ci vuole condivisione in Europa. E più l’Italia si mostra compatta, meglio è” ha continuato Renzi, “siamo un Paese serio, solido, la cui risposta sul tema immigrazione deve essere condivisa e congiunta”.
Fare il punto con i presidenti delle Regioni e con i sindaci sull’emergenza immigrazione e definire le misure premiali per i Comuni che si rendono disponibili ad accogliere i profughi. Sono questi i punti che il 25 giugno, alle 9 a Palazzo Chigi, sono stati al centro del confronto tra il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e una delegazione della Conferenza delle Regioni e dell’Anci. A guidare i Presidenti delle Regioni Sergio Chiamparino, mentre la delegazione dell’Anci vedrà in testa il sindaco di Torino e presidente dell’associazione, Piero Fassino.
“L’immigrazione – ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi nell’aula del Senato durante le comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 25 e 26 giugno 2015 – è finalmente una priorità nell’agenda politica europea. Dobbiamo capire come la vogliamo affrontare. Possiamo scegliere di stare in campagna elettorale permanente o di affrontarlo in modo serio. Non manca a nessuno la possibilità di rinfacciarsi il passato. È facile anche qui, risalendo la china degli accordi, a partire da quello di Dublino. È facile farlo anche a parti invertite: ciascuno può giocare le sue carte. Ma se si segue questa strada si dice implicitamente che il tema non è un’esigenza”.
“Sul tema dell’accoglienza ci vogliono soluzioni che rispondano a requisiti etici e criteri di ragionevolezza”, così ha precisato Matteo Renzi aprendo l’incontro con le Regioni sulla situazione immigrazione nel nostro Paese, in vista del Consiglio UE del 25 giugno scorso . “I richiedenti asilo si accolgono, i migranti economici vengano rimpatriati”, ha sottolineato il presidente del Consiglio. Ma le posizioni sono rimaste invariate. Al termine del summit i governatori del centrodestra non sono usciti soddisfatti dal palazzo. Un nuovo incontro sullo stesso tema è stato riconvocato entro 15 giorni.
Il vertice. La riunione svoltasi a palazzo Chigi poche ore prima del vertice europeo sull’immigrazione è durata circa un’ora e mezza, presieduta dal presidente del Consiglio con il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, il sottosegretario alle Politiche Ue, Sandro Gozi, Claudio De Vincenti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, e Gianclaudio Bressa, sottosegretario agli Affari regionali. Per i presidenti di regione con Roberto Maroni, Luca Zaia, Vincenzo De Luca, Giovanni Toti, Rosario Crocetta, la delegazione di governatori e sindaci guidati dal presidente della conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino, era molto nutrita. Per l’Anci, oltre al presidente Piero Fassino, c’erano Giuliano Pisapia, Enzo Bianco, Leoluca Orlando, Matteo Biffoni.
Sul ruolo dell’Europa nell’emergenza migranti, il presidente Renzi ha parlato di condivisione, di fierezza, del ruolo europeo. Bisogna “provare insieme” a risolvere il problema immigrazione. “Ci vuole condivisione in Europa. E più l’Italia si mostra compatta, meglio è” ha continuato Renzi, “siamo un Paese serio, solido, la cui risposta sul tema immigrazione deve essere condivisa e congiunta”. Ci sono “due modi di procedere”: “uno è quello di rinfacciarsi il passato”, discutendo del regolamento Dublino due. “Ma questo non porta a niente. L’altro è quello di provare insieme a risolvere un problema”. Renzi ha aggiunto “per noi gli immigrati in mezzo al mare si salvano, siamo orgogliosi e grati per quello che ha fatto l’Italia”, ha detto il premier sottolineando ancora una volta il ruolo dell’Europa: “Per la prima volta l’Europa riconosce il problema immigrazione, si apre una finestra di opportunità” ha detto, e la “Sicilia è la frontiera non solo d’Italia, ma di Europa”.
Le reazioni di comuni e regioni: “Nessuna novità, proposta, soluzione ai problemi o alle sollecitazioni che ho fatto sui campi profughi. Mi pare una riunione assolutamente inutile, continua il caos. Renzi ci ha riconvocato fra 15 giorni. Tornerò, ma spero che non sia come oggi…” ha detto il presidente della regione Lombardia, Roberto Maroni, uscendo da Palazzo Chigi. “Chiedo risposte concrete. Parliamo di chiacchiere. Chiedo risposte concrete a problemi concreti. La risposta del governo – ribadisce Maroni – è stata che ne riparleremo. Mi pare assolutamente deludente. Ho chiesto di sapere il luogo dove si fa la verifica di chi è richiedente asilo e chi migrante. Non c’è possibilità di distinguerli. Non si può fare un rimpatrio. E’ incredibile. Assolutamente incredibile”.