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Trivelle: Ombrina Mare,no vescovi Abruzzo-Molise a Rockhopper Presidente Ceam, ‘Speriamo ancora che progetto sia revocabile’ – “Un incontro chiarificatore che ha ribadito il nostro ‘no’ a Ombrina mare”: così la Conferenza Episcopale Abruzzese-Molisana (Ceam), attraverso il suo presidente monsignor Tommaso Valentinetti, all’indomani di un incontro con Sergio Morandi, amministratore delegato della Rockhopper Italia Spa, societá che gestisce il progetto di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi al largo della costa teatina ‘Ombrina Mare’. “Il dottor Morandi ha chiesto un incontro con la chiesa locale – continua l’arcivescovo di Pescara-Penne e presidente Ceam – e in occasione della riunione mensile abbiamo accolto la proposta di sederci faccia a faccia con lui. Abbiamo ancora speranze che il progetto di trivellazione sia revocabile e confidiamo di aver nuovamente reinterpretato il pensiero della nostra gente e il dovere, umano e di conseguenza cristiano, di salvaguardare l’ambiente e il bene pubblico e comune”. “Nonostante l’amministratore delegato della Rockhopper – conclude Valentinetti – abbia provato a confortarci sulla bontá del progetto, i vescovi di Abruzzo e Molise rimangono fermi sulle loro posizioni. Seguiamo la situazione da anni e piú volte abbiamo preso posizione a riguardo, anche attraverso documenti pastorali, avevamo anche strappato promesse dai politici locali in un convegno pubblico e ci sembra giusto che tali impegni vengano mantenuti”.  (ANSA).

Trivelle, interrogazione M5S: valutazione impatto ambientale consideri effetti sismici – “Trivelle in azione in zone sismiche: accade sempre di più in Italia e le autorizzazioni vengono concesse in numerosissimi casi senza la valutazione ambientale strategica”. A lanciare l’alert è il Movimento 5 Stelle sottolineando che questa situazione accade “proprio mentre in Olanda recenti studi hanno evidenziato la possibile correlazione tra le attività di trivellazioni per l’estrazione del gas e il verificarsi di terremoti legati al fenomeno della subsidenza (abbassamento del piano di campagna) a sua volta dovuto alla compattazione della roccia serbatoio in seguito all’estrazione del metano”. Per questo il Movimento 5 Stelle ha depositato un’interrogazione, prima firma on. Patrizia Terzoni, ai ministri dell’Ambiente e dello Sviluppo economico. “Nonostante l’Olanda sia un Paese a bassissimo rischio sismico – si legge nel testo dell’interrogazione – nell’area di Groningen, sede di un grande giacimento, sono stati registrati danni a centinaia di edifici; una commissione ha stimato che 152 mila abitazioni dovranno essere ristrutturate a causa del rischio causato dai terremoti indotti dall’estrazione per un danno stimato in circa 30 miliardi”. I deputati pentastellati chiedono che “lo studio di impatto ambientale in caso di progetti che prevedano perforazioni, estrazioni di gas metano e petrolio nonché reiniezione di fluidi nel sottosuolo, considerino obbligatoriamente gli effetti sull’attività sismica, sia per l’attivazione della subsidenza sia per altri fenomeni connessi alle sollecitazioni di faglie; se non ritengano necessario assumere iniziative per introdurre nei procedimenti valutativi l’obbligo per i proponenti di accertare lo stato del patrimonio edilizio esistente nelle aree interessate per verificarne la capacità di sopportare sismi indotti/innescati”. (AdnKronos)

Settimana della Terra, 237 eventi in tutta Italia. – “Con la Settimana del Pianeta Terra presenteremo alla stampa ed all’opinione pubblica le piú moderne tecnologie messe in campo dai ricercatori italiani per studiare i geo-rischi in Italia e nel mondo. In sostanza presenteremo l’applicazione geologica di gran parte della tecnologia ‘Geomatica’. Con questo termine si intende un approccio sistemico, integrato e multidisciplinare per selezionare gli strumenti e le tecniche appropriate per acquisire in modo metrico e tematico, integrare, interpretare, elaborare, modellare, archiviare e divulgare informazioni relative al territorio con continuitá in formato digitale. Noi faremo vedere tutto questo con la Settimana del Pianeta Terra”. Così Riccardo Salvini del Dipartimento di Scienze Fisiche, della Terra e dell’Ambiente e Centro di Geotecnologie dell’Universitá di Siena. “Alla Geomatica appartengono le tecniche di posizionamento e misura terrestri (Topografia) e satellitari (Gps), la Fotogrammetria Digitale, le tecniche di scansione laser da terra e da velivolo, il Telerilevamento da aereo e da satellite, la Cartografia numerica, la Geostatistica, i Sistemi Informativi Territoriali (Sit) e la diffusione dei relativi prodotti via Web”. Così in un comunicato l’Ufficio stampa della Settimana della Terra.(Dire)

Ambiente: persi 18 milioni ettari di alberi nel solo 2014 Cambogia il Paese piú colpito da deforestazione – La Terra ha perso 18 milioni di ettari di copertura arborea nel 2014, con “percentuali altissime” nei pressi del bacino del fiume Mekong e in Africa Occidentale. A dirlo è il sito In a Bottle (www.inabottle.it), sensibile alle tematiche ambientali, che cita un rapporto pubblicato dal Global Forest Watch e prodotto dalla University of Maryland. Le perdite di alberi corrispondono, secondo la stima, “a un’area grande il doppio del Portogallo, e sono le piú alte registrate dal 2001”. I dati inoltre avrebbero evidenziato “una tendenza sorprendente: gran parte della deforestazione è avvenuta al di fuori dei luoghi piú colpiti da questa piaga, come Brasile e Indonesia. La Cambogia si colloca in cima alla lista dei paesi con la maggior deforestazione nel 2014, seguita dalla Sierra Leone, Madagascar, Uruguay, Paraguay, Liberia, Guinea, Guinea-Bissau, Vietnam e Malesia”. Il rapporto, prosegue In a Bottle, “denuncia il fatto che le foreste stiano cedendo il passo davanti alle prioritá dell’uomo, molto spesso dei capricci o delle speculazioni, che mettono a dura prova il territorio. E’ fondamentale sensibilizzare il pensiero degli addetti ai lavori, per migliorare la supervisione delle foreste, prevenire l’illegalitá dei progetti ed incentivare una maggiore richiesta della produzione di merci sostenibili”.  Per invertire questa tendenza alla deforestazione sono stati ideati dall’Organizzazione delle Nazioni Unite alcuni programmi: l’ultimo è stato stilato nel 2014 a New York, “con l’obiettivo dichiarato di ripristinare 350 milioni di ettari di alberi entro il 2030”. (ANSA).

©Futuro Europa®

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