Mantova, Capitale Italiana della Cultura 2016
Direttamente il Ministro MiBACT Dario Franceschini, la sera di martedì 27 ottobre presso il Salone Nazionale del MiBACT a Roma, ha annunciato il verdetto della commissione esaminatrice, presieduta da Marco Cammelli. Mantova ha avuto la meglio su una rosa di altre 9 finaliste: Aquileia, Como, Ercolano, Parma, Pisa, Pistoia, Spoleto, Taranto, Terni (il numero totale delle candidature era di 24). Il gusto di vittoria c’è tutto, ma in particolare, come seconda edizione dell’iniziativa, il processo messo in moto ha rivelato un “meccanismo virtuoso per il sistema-Paese”, verso la messa a regime a cui si auspica entro gennaio 2017.
L’idea è nata durante la progettazione dei piani strategici per la candidatura a Capitale Europea della Cultura 2019, titolo destinato all’Italia ogni 14 anni e aggiudicato un anno fa da Matera, che condividerà con la bulgara Plovdiv. Si è pensato di ottimizzare una vocazione già caratterizzante per il nostro Paese, con le sue città d’arte, i suoi borghi, i suoi piccoli comuni, come anche i suoi grandi centri, offrendo una piattaforma annuale di sviluppo.
Le 9 finaliste continuano la loro corsa per la nomina della capitale 2017 a gennaio 2016. Nel 2015 lo erano state le 5 finaliste non vincitrici in concorso a Capitale Europea della Cultura, ossia Cagliari, Lecce, Perugia-Assisi, Ravenna, Siena (le candidature iniziali erano 21). Il numero delle candidature crescerà e il tempo a disposizione di pianificazione sarà maggiore, con di norma la nomina a inizio anno della capitale per l’anno successivo.
Mantova, già città patrimonio UNESCO dal 2008 e candidata come Capitale Europea della Cultura 2019, inizierà il proprio mandato a partire da marzo 2016. Solo dopo il 25 gennaio, data di designazione della capitale 2017, sarà possibile conoscere le motivazioni specifiche che hanno fatto propendere per la città dei Gonzaga. Il Sindaco PD, nominato appena 4 mesi fa, Mattia Palazzi, accoglie il risultato con stupito entusiasmo, richiamando l’attenzione al piano integrato di opere pubbliche approvato due giorni prima dalla propria amministrazione, che punta al recupero dei beni storico-artistici e architettonici, e prevede anche il restauro di Palazzo Te. In arrivo un milione di euro per realizzare il progetto presentato e l’esclusione delle risorse investite come parte del vincolo del patto di stabilità.
Le eccellenze enogastronomiche, la gestione di musei statali e locali, le imprese culturali, le operazioni territoriali, sono importanti in accordo con il programma di candidatura e da sempre per la Città, nei prossimi mesi impegnata nell’attuazione della possibilità di costruire una nuova narrazione culturale. Mattia Palazzi auspica il ricollocamento duraturo della Città in una posizione di grande evidenza, sia a livello nazionale che europeo. I cittadini s’impegnano a lavorare assieme per confermare la legittimità del riconoscimento ottenuto.
Il progetto, come spiega il primo cittadino, punta “a una riorganizzazione complessiva del territorio” coinvolgendo “14 comuni e tutte le loro realtà economiche. E ci siamo già portati avanti con un investimento di 3 milioni di euro del Comune per il 2016” in un piano “che comprende anche Palazzo Ducale, Torre della Gabbia, Palazzo Te, il food, la cultura, il 20/o anniversario del Festivaletteratura”. Il vecchio progetto della giunta di centrodestra è stato cambiato totalmente nel corso dei due mesi successivi alla nomina della nuova amministrazione cittadina.
La cultura che crea impresa e reddito, assume forma concreta nella messa in rete dei musei cittadini, a partire da Palazzo Te e il Ducale, per farne un museo urbano diffuso accessibile attraverso le nuove tecnologie digitali. Passa poi per riqualificazione del centro storico, che vede la partecipazione anche dei privati. Infine, per quanto riguarda l’enogastronomia, si punta a sostenere le imprese fondate da giovani. È previsto anche un evento che proietterà Mantova nel 2017, quando come Lombardia Orientale, insieme alle città di Bergamo, Brescia e Cremona, sarà Capitale Europea dell’Enogastronomia. Il 2016 coinciderà con il 150esimo anniversario di Mantova città risorgimentale.
La soddisfazione del Ministro MiBACT incontra quella dei 7 membri della commissione (3 designati dal Ministro, 3 dalla Conferenza Unificata e uno, il Presidente, d’intesa tra il Ministro e la Conferenza Unificata), che ha operato in piena autonomia, collegialità e unanimità. I dossier di candidatura pervenuti il 30 marzo, poi finalizzati secondo la selezione delle finaliste del 30 giugno, per poi arrivare all’individuazione della prediletta in Mantova, hanno evidenziato il valore che le città – anche quelle che non figurano nella shortlist da 10 – hanno maturato in forma di una concertazione significativa di fattori, attori, progetti, dimensioni, risorse, ipotesi, associazioni, istituzioni. La capacità di governare e di sviluppare sistemi locali viaggia attraverso queste linee.