XXI Triennale 2016
Milano – Lo scorso 27 Ottobre è stata presentata dal ministro Gentiloni, presso la Farnesina, la XXI Triennale di Milano prevista dal 2 Aprile al 12 Settembre 2016. Questa edizione, tanto attesa quanto impegnativa, prende il nome di 21st Century. Design After Design e si propone di affrontare il modo del design concentrandosi sulle progettazioni futuristiche adeguate ad una società in continuo cambiamento.
Significative le parole dell’antropologo statunitense di origine indiana Arjun Appadurai rilasciate in merito al progetto sostenuto dalla Fondazione Triennale di Milano: “riappropriarsi del futuro inteso come ‘fatto culturale’ significa passare da un’etica della probabilità a un’etica della possibilità, guardando alle speranze e alle immagini della “buona vita” che ogni società elabora. L’antropologia ha dato priorità in passato allo studio delle culture come retaggi, alle tradizioni, ai costumi: perlopiù ha camminato con lo sguardo rivolto all’indietro. È ora di indagare le costruzioni culturali del futuro le aspirazioni i progetti, i sogni che germogliano nelle località del mondo globalizzato”. Da queste parole emerge il fulcro dell’iniziativa che viene portata avanti sinergicamente dalla Fondazione Triennale di Milano e dal Bureau International des Expositions (BIE), un progetto che vedrà coinvolta non solo Milano ma anche tutte le città lombarde fino a Monza.
La Fondazione Triennale di Milano, con una storia antica, si occupa di design sin dal 1923 e presta le proprie sedi per l’allestimento delle mostre, mentre il BIE è l’organizzazione intergovernativa responsabile della supervisione del calendario, delle richieste, della selezione e dell’organizzazione delle Esposizioni mondiali e internazionali. Altro ruolo importante del BIE è quello di fornire il quadro normativo per questi eventi, affinché possano continuare ad educare il pubblico e promuove l’innovazione a vantaggio del progresso umano.
Nel segno della riqualificazione del mercato globale e della costante crescita e diffusione del design, per questa edizione si è pensato ad un approccio multidisciplinare tra design e architettura, arte e tecnologie, antropologia e spettacolarità, che permetterà l’espressione di nuovi linguaggi in grado di coinvolgere tutti gli attori partecipanti e favorire l’interazione con i visitatori.
Come più volte affermato anche dal designer e architetto Andrea Branzi, il concetto stesso di design è cambiato nel tempo, non è più una parte di arredo destinata ad un uso specifico; questo progetto intende puntare l’attenzione proprio su questo cambiamento e mostrare come sia mutato il rapporto tra l’uomo e gli oggetti.
Data la portata dell’evento è stato strutturato un ricco calendario di mostre, convegni, conferenze, spettacoli, attività di formazione, workshop, summer school, etc, a cui parteciperanno numerosi attori del mondo del design, dagli studenti ai professionisti.