Sallusti davvero in corsa per Milano?
“Se si candida Sallusti, sono ben contento”, parola di Matteo Salvini. Basta però un sondaggio per far calare vertiginosamente l’asticella dell’entusiasmo: l’attuale direttore del Giornale, Alessandro Sallusti, raccoglierebbe tra il 15 e il 20 per cento in meno del suo ipotetico sfidante Giuseppe Sala. Potere dei numeri. Il sondaggio, è giusto precisarlo, non è uno qualunque ma è stato commissionato ad Alessandra Ghisleri, l’unica che l’ex premier, Silvio Berlusconi, sta davvero a sentire.
Lo aveva detto chiaro e tondo l’ex Cav: “Prima di decidere aspettiamo l’esito dei sondaggi”. E il risultato, inutile negarlo, non è certo lusinghiero per il possibile candidato di centrodestra. Siamo ancora nel campo delle ipotesi: l’ex Commissario unico di Expo, Giuseppe Sala, non ha sciolto le sue riserve. Senza dubbio oggi è lui il nome più forte per Palazzo Marino. Il Pd, però, è chiamato al solito rito delle primarie a febbraio e lì si capirà più precisamente chi davvero può essere l’erede ideale di Giuliano Pisapia. Tra i dem restano le solite divisioni: l’area più estrema, più arancione, quella vicina all’attuale sindaco e stretta attorno a Sel vorrebbe continuare l’esperienza a tinte arancioni avviata cinque anni fa. Poi c’è la zona piddina più moderata, quella più vicina al premier Matteo Renzi che non aspetterebbe un secondo di più a puntare dritta su Sala.
Intanto Forza Italia candida in consiglio comunale Francesco Sicignano, il pensionato di Vaprio d’Adda che ha ucciso un uomo che si era introdotto nella sua abitazione. Punto fermo del programma? “Il sacrosanto diritto a difendere la proprietà privata”. Il cavallo su cui puntare per la corsa alla poltrona di sindaco, nelle ultime ore, potrebbe essere il rettore dell’Università degli Studi di Milano, Gianluca Vago. Ncd resta sempre fuori dalla coalizione e prende corpo anche l’ipotesi di una lista civica a sostegno di Annamaria Bernardini De Pace che, di fatto, spaccherebbe il centrodestra. Sull’altro fronte, se il premier troverà la quadra, tutti a sostegno di Giuseppe Sala. Diversamente c’è il piano B di Giuliano Pisapia, ossia convergere sull’attuale vicesindaco Francesca Balzani.
Gossip, voci che si rincorrono, sondaggi segreti ed equilibri difficili da spostare. A Sant’Ambrogio la situazione milanese è questa: Giuseppe Sala è un candidato probabile e forte, Alessandro Sallusti possibile ma poco supportato dai numeri dei sondaggi, Patrizia Bedori è certa di accettare la sfida che, a chi fosse sfuggito, è il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle.