UE, approvato Bilancio 2016

La scorsa settimana, il Parlamento di Strasburgo ha approvato il bilancio dell’Unione europea per l’anno 2016, sulla base di una iniziale proposta varata a maggio del 2015. Il testo è passato con 516 voti a favore, 179 contrari e 8 astenuti, per poi essere convertito ufficialmente in legge con la firma del presidente Martin Schulz. La somma finale firmata in assemblea è pari a 155 miliardi di euro in impegni di stanziamento, con 143.9 miliardi incentrati sui pagamenti. Questo ultimo passaggio segue l’accordo sul bilancio, stabilito la mattina del 14 novembre scorso tra gli sconvolgimenti degli attentati di Parigi.

Per la gestione dell’emergenza migratoria, la votazione al Parlamento ha assicurato l’utilizzo di tutte le risorse relative al Quadro Finanziario Plueriennale (QPF), che stabilisce gli importi complessivi e quelli relativi ai vari settori di attività: in questo caso, l’accordo prevede 1.6 miliardi di euro come proposto originariamente dalla Commissione.

José Manuel Fernandes, membro del PPE al Parlamento europeo, spiega: «il Consiglio si è espresso all’unanimità, non era mai successo prima d’ora. Abbiamo raddoppiato il budget: prima avevamo stanziato due miliardi, mentre adesso ne abbiamo destinati quattro, e non potevamo fare più di così».

La seconda grande priorità votata in Parlamento riguarda lo stanziamento di fondi per migliorare la competitività nel mondo del lavoro e della ricerca. Nel bilancio per il prossimo anno si prevedono risorse extra per le piccole e medie imprese del valore di 14.3 milioni di euro, una grossa fetta dedicata alle infrastrutture trans-europee pari a 150 milioni, e la maggior parte del budget dedicata al programma principe d’Europa per l’innovazione, Horizon 2020, a cui spetteranno investimenti per 184,5 milioni. Su proposta del Parlamento, il Consiglio e la Commissione hanno inoltre accettato l’impegno nel continuare la Youth Initiative a favore dell’occupazione giovanile, al momento in fase di revisione, e di mantenere ad un livello accettabile le fatture non pagate.

A differenza degli anni precedenti, sembra dunque che le decisioni siano state prese di comune accordo dai diversi schieramenti politici. «Quello per il 2016 è un bilancio agile, incentrato sulle priorità e orientato ai risultati, di unità e solidarietà. Spero che le istituzioni UE continuino a cooperare con lo stesso spirito, perché ci attendono grandi sfide»: così la vicepresidente della Commissione per il bilancio e le risorse umane, Kristalina Georgieva.

Ma come funziona la procedura del bilancio annuale dell’Unione europea? Ogni anno la Commissione produce una bozza di budget dell’UE, proponendo le modalità in cui distribuire gli importi dentro le diverse aree di spesa: ciò lo fa seguendo le priorità politiche dell’Unione europea e rientrando nei limiti imposti dal Quadro Finanziario Pluriennale nel periodo 2014-2020.

Su queste basi, il Parlamento e il Consiglio prendendo entrambi una posizione. Di solito si registrano differenze marcate tra i punti di vista delle due istituzioni, per cui viene avviato un cosiddetto “processo di conciliazione”. I negoziati sono condotti da uno speciale comitato, a cui Parlamento e Consiglio inviano 28 rappresentanti. Se non viene raggiunto un compromesso durante il periodo di conciliazione, la Commissione è tenuta a proporre una nuova bozza di bilancio; ricomincia così un breve confronto tra i due contendenti, da concludersi in tempo per l’ultima sessione plenaria prima della fine dell’anno legislativo.

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