Rassegna stampa estera

La prima vittoria di Renzi sulla “Madre di tutte le battaglie”, il rilancio di Forza Italia da parte di Berlusconi, anche se c’è chi afferma con certezza che la Destra in Italia sia in “decomposizione” e la saga di Quarto. Italiani: un popolo in via di estinzione, il disastro demografico aleggia sulla Penisola. “Querelle” per la nostra scarsa solidarietà alla Francia contro il terrorismo, e la risposta di Renzi e Gentiloni alle critiche sul nostro modo di gestire i dossier mediorientali.  Ma non è tutto, non sfugge l’ambizione di Matteo Renzi al diventare, se non “capo assoluto” in Europa, una valida controparte della Germania. Hollande e Sarkozy in questo avevano fallito.

John Follain su Bloomberg Business ritorna sulla riforma del Senato, approvata lunedì scorso con la vittoria del primo passaggio alla Camera dei Deputati. Ricorda il giornalista che “la riforma mira a porre fine all’atavica instabilità dei Governi  italiani” e che il nostro Primo Ministro “si gioca il futuro” sul suo esito finale. Se questo fosse negativo di dimetterà, e con lui a casa tutto il Governo. Follain scrive anche delle critiche dei Partiti di opposizione, soprattutto di quelle dell’ex premier Silvio Berlusconi che vede nel potere legislativo dato ad una sola Camera e nella possibilità di avere un unico Partito al comando la strada verso una “non democrazia”.

A proposito di Berlusconi Europe1  e la Tribune de Genève  riportano l’intervista che ha rilasciato al Il Giornale nella quale afferma voler “rilanciare il suo Partito e far cadere il Governo di Matteo Renzi. Berlusconi smentisce ogni tensione con gli altri Partiti di destra, Lega Nord e Fratelli d’Italia, entità con le quali può contrastare “il regime di sinistra che ha sospeso la democrazia”. Di tutt’altro parere sembra essere Jean Senié che scrive su Contrepoints una lunga analisi sulla “decomposizione della destra italiana”. Senié afferma che “la destra italiana è uscita esangue dagli anni di Berlusconi del quale continua a subire le ultime convulsioni. La “star” dell’articolo è Salvini, unico leader di destra che sembra avere l’energia e il carisma necessari a raccogliere i cocci di quello che era il primo Partito d’Italia. Forza Italia da mesi cerca un leader, se Berlusconi decide di rimettersi in gioco forse Senié non ha tutti i torti, la destra italiana attraversa una crisi epica rischiando di fare il gioco del Movimento 5 Stelle. Il giornalista conclude con un monito affermando che le sue sono tutte “ipotesi”, infatti è la “Lega che guarda al Front National, e non il contrario. Tuttavia, il fallimento della destra italiana rischia di costituire un terreno fertile al progetto di Matteo Salvini. E ci ricorda soprattutto che l’estrema destra prospera, almeno in parte, sulla debolezza della destra tradizionale.”

Ce n’è anche per Movimento 5 Stelle toccato dallo “scandalo” Quarto. Gavin Jones per Reuters racconta la storia ormai ampiamente dibattuta dai nostri media. Il fatto che la “mafia locale abbia appoggiato l’elezione” del sindaco penta stellato di un piccolo paesino della provincia di Napoli, ha “creato un caso che imbarazza molto il secondo Partito del Paese, che ha costruito il suo successo su di una  stridente immagine di limpidezza che glia ha permesso di tenersi in disparte dai continui ripetuti scandali legati alla corruzione che invece colpiscono i partiti tradizionali”.  Il giornalista riporta la risposta del PD di Renzi che ha accusato il M5S di “ipocrisia” e spera di “frenare la crescita del Movimento nei sondaggi che lo hanno portato a pochi punti dal PD.”  Jones sottolinea come la “saga di Quarto sia un assaggio del tipo di sfide che aspettano il M5S se continuasse a guadagnare voti. Soprattutto al Sud, dove il crimine organizzato tradizionalmente cerca di trovare appoggi tra i politici locali”.

Olivier Tosseri per les Echos racconta come stia scomparendo un simbolo tutto italiano: La Mamma. Scrive il giornalista “le nuove mamme non sono mais state così poco numerose. Per la prima volta le nascite sono scese sotto la soglia psicologica di 500.000, appena 400.000 se i due genitori sono italiani. Il tasso di fecondità è uno dei più bassi al mondo con il suo 1,37 figli ogni donna. Non è i record di 1,19 raggiunto nel 1995, ma lo stesso valore del 1986. Per la prima volta dal 1919, la popolazione lo scorso anno è diminuita (…) Un vero tasso demografico da tempo di guerra per il Paese più vecchio dopo il Giappone”. Scrive ancora Tosseri che “qualcuno evoca il suicidio demografico, visto che il 2% delle donne e il 4% degli uomini tra i 18 e i 40 anni dichiarano non volere creare una famiglia” e precisa che i motivi sono “precarietà economica delle coppie, mancanza di aiuti statali ai nidi, il cambio di ruolo della donna nella società, un netto passo in dietro del modello di famiglia tradizionale, delle aspettative così come investimenti maggiori per assicurare il futuro dei figli”. Tristemente vero, ma come non dare torto ai giovani oggi?

Altra dolente nota: la nostra arroganza sulla scena internazionale, volendo essere i primi senza “sporcarci le mani”. Non lo diciamo noi, ma è quello che sembra percepiscano all’estero. Il belga La Libre scrive che “l’Italia si è smarcata dai suoi alleati europei, tra i quali la Francia, nella ‘guerra contro il terrorismo’ ma si difende con veemenza di averli mollati, affermando di fronte alle critiche che la sua solidarietà è ‘totale’, come ha più volte ribadito Renzi.  La Libre riprende il “severo editoriale sulla politica estera italiana” scritto da Angelo Panebianco e pubblicato sul Corriere della Sera di martedì scorso. Panebianco “denunciava i due errori strategici del Capo del Governo Matteo Renzi, primo fra tutti quello di aver completamente abbandonato il suo alleato francese”, rifiutando qualsiasi appoggio militare.

Al nostro atipico comportamento risponde più volte il Ministro degli Esteri Gentiloni, sia sul fronte europeo che su quello mediorientale. Il Global Post riporta le parole del Ministro degli Esteri che chiede all’Europa di “scegliere tra le porte aperte di Schengen e le regole imposte da Dublino sulle procedure di richiesta d’asilo, perché la crisi dei migranti dimostra come le due non siano più compatibili”. Press Tv, Radio Chine International e Arutz Sheva riportano la lettera di Gentiloni scritta in risposta all’editoriale di Panebianco, nella quale critica pesantemente l’azione militare americana nella lotta al terrorismo. Un esempio la Libia dove “la comunità internazionale deve continuare ad avere una strategia chiara in Libia ed evitare di lanciarsi in interventi precipitosi nel Paese del Maghreb travolto dalla guerra (…) La libia non è una palestra dove si va ad esibire i muscoli”. Ricorda Gentiloni che “stiamo ancora pagando, dopo 15 anni le conseguenze di quello che doveva essere una guerra lampo per eliminare la minaccia terrorista”. Gentiloni ha anche detto che “ per sconfiggere il terrorismo ci vorrà più di una generazione e che l’azione militare poteva avere solo una parte limitata nel raggiungimento di tale obbiettivo”. Intanto, ci ricorda Marzak Tigrine di Liberté Algerie, il prossimo 19 Gennaio si terrà a Roma un’altra Conferenza internazionale sulla Libia…

Darrell Delamaide su Market Watch racconta della grande volgia di Matteo Renzi di diventare “capo” indiscusso in Europa, approfittando delle difficoltà della sua “amica” Merkel. Ironicamente Delamaide riprende i “consigli” di Politico a Renzi affinché diventi un vero leader eurpeo, dai più piccoli ai più importanti: imparare l’inglese, arrivare in orario alle riunioni dell’UE e… vincere un’elezione”. Conclude il giornalista affermando che “se la capacità politica di Renzi nel sapere veramente guidare l’Europa è tutta da verificare, sicuramente non sarà per la mancanza di ambizione”.

Jean Senié, La droite en décomposition, Contrepoint e Trop libre, 13 Gennaio 2016; John Follain, Renzi Wins ‘Mother of All Battles’ Vote on Italy Senate Overhaul, Bloomberg Business, 11 Gennaio 2016; G.S. e Reuters, L’ancien president du Conseil italien affirme qu’il va relancer son parti cette année et  faire chuter le gouvernement de Matteo Renzi, Europe1, 10 Gennaio 2016; Tribune de Genève, Berlusconi veut relancer son parti Forza Italia, 9 Gennaio 2016; Gavin Jones, Italy’s 5-Star Movement runs into trouble over Naples mafia votes, Reuters, 11 Gennaio 2016; Olivier Tosseri, Les Italiens, un peuple en voie dextinction, Les Echos, 12 Gennaio 2016; Press TV, Italy blames US ‘war of terror’ for current violence, 6 Gennaio 2016; Aruts Sheva, FM denies Italy refused to join anti-ISIS campaign, 6 Gennaio 2016; AFP per La Libre, Terrorisme: l’Italie fait entendre sa difference et se défend d’avoir laché la France, 7 Gennaio 2016; Radio Chine International-Xinhua, La libye ‘n’est pas un gymnase où l’on vient exhiber ses muscles’, déclare le ministre italien des AE, 9 Gennaio 2016; AFP per Global Post,  Italy tells EU: Choose Schengen or asylum accord, 12 Gennaio 2016; Marzak Tigirne, Nouvelle Conference internazionale en Italie, Loberté Algerie, 13 Gennaio 2016; Darrell Delamade, Italy’s Matteo Renzi wants to be top dog in the European Union,  Market Watch, 8 Gennaio 2016.

©Futuro Europa®

Condividi
precedente

Olio d’oliva, produzione e fatturato record ma le frodi persistono

successivo

River of Fundament arriva a Bologna

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *