Il rispetto non va preteso ma conquistato

“Il giovane cammina più veloce dell’anziano, ma l’anziano conosce la strada”. Ecco un proverbio africano del quale Renzi dovrebbe far tesoro giorno dopo giorno. Se al posto della Mogherini (giovane) ci fosse stato D’Alema (anziano) non saremmo stati più autorevolmente presenti nel contesto europeo? Solo oggi il nostro Capo di Governo si accorge della inesistenza ed inadeguatezza del nostro Alto rappresentante dell’Unione per gli Affari Esteri e la Difesa, nonché Vice Presidente della Commissione Europea?

“L’Italia merita rispetto” è la frase ripetuta da Renzi nei confronti della Commissione. Giusta affermazione che, ovviamente, condividiamo. Ma si dimentica che “il rispetto” va conquistato non con la sfacciata arroganza, la cinica spregiudicatezza, il furente giovanilismo. Il rispetto lo si ottiene solo se si rappresenta seriamente, saggiamente, un Paese grande come l’Italia. Del resto, quale ruolo ha svolto (?) il nostro Premier nel Semestre della sua Presidenza Europea? Quali alleanze sono state poste in essere per contenere il trabordante ruolo della Germania? Quali sono le nostre proposte per quelle riforme strutturali e istituzionali delle quali l’UE ha bisogno per rilanciare sé stessa nel Vecchio Continente e sullo scacchiere mondiale?

Più volte abbiamo avvertito che non si governa a lungo con la prepotenza, con l’arroganza. Questo vale anche nei rapporti fra gli Stati. Purtroppo, soprattutto in politica, il carattere spesso prevale, sbagliando, sulla ragione, sul buon senso con immaginabili conseguenze nefaste. Tant’è che oggi in Italia il giovane Fiorentino ha avuto la capacità, in soli due anni, di rendersi ostili gran parte delle nostre categorie sociali. Guai a confondere “autorevolezza” con “autoritarismo”. L’autorevolezza produce rispetto, l’autoritarismo provoca
reazione; il rischio vero è che, pur avendo ragione su alcune critiche questioni che vanno affrontate per rilanciare quell’unità europea quotidianamente messa in discussione da preoccupanti rigurgiti nazionalistici, continuando sulla strada intrapresa dal Capo del nostro Esecutivo, si finisca come la Grecia di Tsipras. E a pagare saranno sempre i nostri concittadini dei quali, purtroppo, l’attuale maggioranza parlamentare sembra non curarsi né dentro, né fuori dei confini nazionali.

Ciò che però è ancora più incomprensibile è l’atteggiamento di Area Popolare (NCD-UDC) la quale, inserita nel Partito Popolare Europeo, continua a resistere in una maggiorana variabile e comunque in contraddizione costante con sé stessa. Con questo stato di cose, pretendere “il rispetto” è solo un ulteriore atto di superbia.

©Futuro Europa®

[NdR – L’autore dell’articolo è Membro Political Assembly PPE Bruxelles]

Condividi
precedente

Post Expo, cosa bolle in pentola?

successivo

Father and son (Film, 2013)

Un Commento

  • Autorità e autoritarismo, e rispetto meritato o preteso: giusto ripartire dai fondamentali, in questo periodo di aggressione alla Conoscenza da parte della Comunicazione. E nel quale l’Italia vede a rischio la propria credibilità e reputazione sul piano internazionale. Poco serio, ad esempio, pretendere rispetto dall’Europa’ (Comunicazione) come se non esistessero le ben ventidue procedure di infrazione che l’Italia ha ancora pendenti per mancato recepimento delle direttive europee in campo ambientale (oscurandone la Conoscenza). Peggio ancora il fatto che Renzi reciti questa commedia, che è a suo vantaggio personale, ‘in nome dell’Italia’: un grande Paese che si scopre ogni giorno di più altro da lui e che, non essendo stato eletto, non ha la legittimazione morale a rappresentare.

    Francesco Paolo Mancini

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *