Rassegna stampa estera
India, Berlusconi , crisi dell’Unione Europea e l’apertura di tante aziende agricole in Russia, questa settimana sulla stampa estera.
Molto rumore ha fatto sulla stampa indiana la decisione presa dal Tribunale arbitrale internazionale dell’Aja. E’ interessante vedere come la notizia sia stata interpretata dai due Pesi contendenti: per i media Indiani “l’India non ha ottenuto tutto quello che sperava”, lo stesso si legge sui nostri quotidiani. Chiarissimo il titolo di Charu Sudan Kasturiper il suo articolo pubblicato da The Telegraph, Italy marine order cites India stands – Most New Delhi arguments rejected come quello di The Indian Express, Italy claims UN Arbitration court rules in its favour in maries case, India disagrees. Come ricorda Kathy Daigle sul Washington Post, ora “India e Italia dovranno lavorare per trovare un accordo per permettere al marò italiano di tornare a casa.” Il tutto supervisionato dalla Corte Suprema indiana. A questa notizia fa da contraltare la notizia pubblicata da Zee News sulla delicata questione delle presunte tangenti per la commessa Augusta Westland e che vede coinvolta anche la leader italo-indiana Sonia Gandhi. Sotto accusa un “presunto” accordo tra il Primo Ministro Renzi e Narendra Modi per scagionare la Ghandi. Un parlamentare del BJP avrebbe mosso una “mozione d’urgenza” contro Ghulam Nabi Azad, un membro dell’opposizione che chiedeva chiarimenti. In questo periodo l’India sta passando un delicato momento politico e la storia dell’arbitrato e dei Marò sembra sempre più strumentalizzata.
Torna a far parlare di se anche Berlusconi. Ma non ne esce un ritratto di vincitore. Philippe Ridet, fine conoscitore della nostra politica, racconta delle sue ultime performance e di come dimostrino la completa perdita di carisma: “ha perso i capelli, sua moglie, parte del suo impero (Mediaset Premium venduto a Vivendi, il Milan AC, la sua squadra di calcio, che sta per essere ceduta ad imprenditori cinesi). Si pensava che avesse ancora fiuto, un sesto senso per la politica, una filo logico nelle sue idee. Non rimane niente. Le elezioni amministrative di Roma, il cui primo turno si terrà il prossimo 5 Giugno, ne sono la dimostrazione. Dopo aver investito Guido Bertolaso, ex ministro e responsabile della protezione civile, il leader di Forza Italia ha improvvisamente deciso di cambiare cavallo di battaglia a Roma per la sedicente destra moderata (…) Ma dietro a questa scelta dell’ultimo minuto, è quel che rimane della credibilità politica e dell’autorità di Berlusconi ad essere in gioco”. (…) Forse è tempo di voltare pagina per un già “deteriorato berlusconismo”.
I mali dell’Europa che riflessi nel nostro Paese. Migranti, pesantissima politica economica, unione bancaria. Laurent Larcher descrive nel suo articolo scritto per La Croix la situazione critica che l’Italia sta vivendo per l’arrivo massiccio di migranti: i moti nel Mediterraneo, la chiusura dell’Austria. Dopo un puntuale racconto degli ultimi eventi, Larcher mostra di come l’Italia stia diventando sempre più “diffidente” nei confronti dell’Unione Europea. “E non è certamente la dichiarazione del Ministro degli Interni tedesco, Thomas de Maizière, ad aver placato gli animi di Roma. ‘Condividiamo il punto di vista dell’Austria, secondo la quale alla frontiera nord dell’Italia non deve venire a crearsi una situazione simile a quella della strada dei Balcani lo scorso autunno’, ha affermato in una conferenza stampa con il suo omologo austriaco, Wolfgang Sobotka. ‘Assisitamo all’espolsione dell’Europa. L’Austria vuole costruire un muro affinché i migranti rimangano in Italia per motivi di politica interna’, ha detto con indignazione l’ex Presidente del Consiglio, Romano Prodi, prima di aggiungere, ‘ma non possiamo respingere i migranti in mare’.
Sputnik France riprende un lungo articolo pubblicato su Project Syndacate da Anatole Kaletsky, giornalista specializzato in economia che scrive per Reuters e per l’Herald Tribune. Il titolo è interessante: L’Italie sauvera- t-elle l’Europe? “Di fronte alla minaccia di disintegrazione, l’Unione Europea ha bisogno di un leader capace di salvarla. E non è né la Germania, né la Francia, afferma un osservatore”. Per Kaletsky non è più Angela Merkel il nome su cui puntare, perché ha “causato più mali all’Europa che qualsiasi altro politico”. “La Gran Bretagna si è autoesclusa, la Francia è paralizzata fino alle presidenziali del prossimo anno e, forse, oltre, mentre la Spagna non riesce neanche a formare un Governo. Esiste però un Paese che ha dominato la politica e la cultura dell’Europa per la maggior parte della sua storia e che attualmente viene considerato periferico. Questo Paese che si chiama Italia sta riconquistando il suo ruolo storico in Europa per miglior fonte di idee e di leadership politica e, cosa più sorprendente, in economia. Anatole Kaletsky cita come esempio la Banca centrale europea diventata, sotto la direzione dell’Italiano Mario Draghi, la banca centrale più creativa del Mondo”. Parla anche di Pier Carlo Padoan e degli interventi di Gentiloni per poi concludere: “Riuscirà l’Italia a formare una coalizione di Paesi progressisti dal punto di vista economico e pragmatici sul piano politico per far fronte al conservatorismo e ai dogmi tedeschi?”. Per l’analista la nuova generazione di politici italiani furbi e abili saprà prendere il sopravento sui dinosauri tedeschi, le cui regole e dottrine obsolete stanno conducendo l’UE all’estinzione.
Anche la resilienza all’unione bancaria è una prova dello sfaldamento dell’Europa. Almeno è quello che si evince dall’articolo di Romaric Godin pubblicato su La Tribune. Si parla delle banche italiane e di tutti i loro problemi, del fondo di salvataggio Atlante, della Banca Popolare di Vicenza e di tutte le misure prese per evitare un’unione bancaria “che fa sempre più paura”. Dopo una lunghissima analisi il giornalista spiega che “l’unione bancaria avrebbe avuto senso se avesse realmente messo il rischio bancario in comune. Era in realtà quella l’idea originale del 2011 (…) Ma la responsabilità della politica economica della zona euro nel caso delle banche italiane è evidente. La politica di priorità data alla lotta contro i deficit ha fortemente indebolito l’economia. Ora, è proprio questa assenza di crescita che ha portato ai problemi dei crediti inesigibili in Italia e altrove. La solidarietà della zona euro sembra doversi imporre. Ma, e questo è l’ultimo problmea dell’unione bancaria, questa risoluzione non può avvenire senza la fiducia data alla forza pubblica che la gestisce (…) La crisi dell’unione bancaria è anche la crisi dell’Unione Europea.” (…)
E l’inventiva italiana si percepisce dall’intervista rilasciata alla russa Izvestia da Giuseppe Castiglione, sottosegretario alle politiche agricole. Il tutto per ovviare l’embargo alimentare imposto dall’Europa alla Russia. Come? Aprendo attività agricole sul posto. Riporta RT business che “il Ministro dell’Agricoltura russo avrebbe offerto ai produttori italiani 29 progetti di investimento in nove regioni russe”. Questi potrebbero partire già da Ottobre, afferma il sottosegretario.”Aiutata da investitori italiani, la Russia vuole avviare produzioni di gorgonzola e ricotta, così come allevamenti di pollame. Ci sono anche progetti per allevamenti di trote, orti e frutteti. Gli agricoltori italiani hanno affermato aver perso 900 milioni di euro a causa dell’embargo russo. I nuovo progetti sono visti come una possibilità di esportare investimenti e tecnologia al posto dei prodotti vietati.” (…)
Charu Sudan Kasturi, Italy marine order cites India stand – Most New Delhi arguments rejected, The Telegraph, 4 Maggio 2016; Kathy Daigle, Tribunal: India, Italy should agree on Italian marine’s bail, The Washington Post, 3 Maggio 2016; Express News Service, Italy claims UN Arbitration court rules in its favour in marines case, India disagrees, The Indian Express, 3 Maggio 2016; Philippe Ridet, En pleine course électorale à Rome, Berlusconi change de monture, Le Monde, 28 Aprile 2016; Romaric Godin, Italie: qui a peur de l’union bancaire?, La tribune, 2 Maggio 2016; Laurent Larcher, Les migrants creusent le fosse entre l’Italie et l’Europe, La Croix, 1 Maggio 2016; Sputnik France, Anatole Kaletsky per Project Syndacate, L’Italie sauvera-t-elle l’Europe?, 28 Aprile 2016; RT Business, Italy to localize production in Russia to avoid food embargo, 29 Aprile 2016.