Rompicapo Canone TV

Di certo si pagherà. Il rischio è che si debba versare l’obolo due volte. Il “nuovo” canone Rai introdotto del governo Renzi, quello che ci troveremo tutti, o quasi, addebitato nella bolletta di luglio, a pochi giorni dalla scadenza per le autocertificazioni di non detenzione e di pagamento non dovuto (16 maggio), crea ancora parecchia confusione.

L’Agenzia delle Entrate continua a dare spiegazioni che non sciolgono tutti i dubbi. Il canone è associato non più all’indirizzo di residenza ma all’intestatario di un’utenza elettrica residenziale. Poi c’è la famiglia anagrafica, quella che oltre ai vincoli di matrimonio, di parentela e di affinità contempla i vincoli affettivi, ovvero le coppie di fatto etero ed omosessuali. La coppia, in questo caso, può mandare al fisco una certificazione sostitutiva. Spetterebbe poi al Comune – difficile francamente immaginare in che modo – verificare l’effettiva convivenza e i “vincoli affettivi”. Impresa a dir poco complicata e sul filo del rispetto della privacy. A proposito di riservatezza, il Garante della privacy ha confermato che nel decreto attuativo del Mise, Ministero dello Sviluppo economico, è previsto che il canone viaggi non sulla residenza me sull’utenza residenziale.

Il Garante ha evidenziato che “suscita perplessità la scelta di individuare i soggetti obbligati al pagamento del canone, automaticamente e in via presuntiva, attraverso i dati relativi alla tipologia di tariffa applicata per l’energia anche per i contratti stipulati antecedentemente al 2016, senza nemmeno effettuare preventive verifiche con i dati di residenza presenti in anagrafe tributaria”. La storia è sempre la stessa, presumo che tu debba pagare, paga contribuente, oppure spetta a te l’onere di rettifica. Sempre secondo il Garante ci sarebbero molti dati sbagliati in anagrafe e rettificandoli le famiglie che hanno una doppia utenza residenziale, magari quella della casa al mare, quella del figlio o del magazzino, non solo perderanno la tariffa scontata dell’elettricità, ma rischiano pure di dover pagare gli arretrati.

Insomma, la tassa più odiata dagli italiani potrebbe, se possibile, diventarlo ancora di più. Ad ogni modo, rassegnamoci, bisognerà mettere mano al portafoglio, anzi alla bolletta della luce. Chi non possiede un televisore ha tempo fino al 16 di maggio per comunicarlo all’Agenzia delle Entrate con l’apposita autocertificazione. Hanno diritto all’esenzione anche i soggetti over 75, con un reddito annuo fino a 6.713,98 euro. Per tutti gli altri la prima rata del canone sarà addebitata nella bolletta della luce di luglio, 70-80 euro, dipende dal gestore e il resto nei mesi successivi. Il canone per il 2016 è di 100 euro. Dal 2017 sarà suddiviso in 10 rate da 10 euro, sempre in bolletta.

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