Generazione Campolibero, Piano-giovani in agricoltura

Sono operative le azioni riguardanti il cosiddetto piano “Generazione Campolibero” , a supporto del ricambio generazionale in agricoltura, con mutui a tasso zero, credito per favorire l’imprenditoria giovanile, fondi per supportare la nascita e lo sviluppo di start up agri-food, ma anche più innovazione con il credito di imposta per il commercio elettronico di prodotti agroalimentari. Un piano da 160 milioni di euro, tra risorse nazionali e fondi Ismea-BEI (Banca Europea per gli investimenti), che ha l’obiettivo di favorire l’accesso delle nuove generazioni in agricoltura, sostenendo il comparto e creando nuovi sbocchi occupazionali.

Nel 2015, in agricoltura, si sono creati quasi 20mila nuovi posti di lavoro per i giovani, con un incremento del 12% rispetto al +4% del settore e al +1% dell’occupazione in Italia. È intenzione del Ministero delle politiche agricole aumentare le imprese gestite da under 40, oggi ci troviamo solo al 5% del totale contro una media europea dell’8% ed è d’importanza cruciale dar libertà alle energie giovanili per dar forza alla nostra agricoltura.

Le azioni di questo piano riguardano la creazione di un Fondo di Private Equity da 20 milioni, per supportare la nascita e lo sviluppo di start up nel settore agricolo, agroalimentare e delle pesca, con un importo massimo finanziabile per progetto di 4,5 milioni. Mutuo a tasso zero, con risorse finanziarie disponibili di 80 milioni, suddivise in 30 milioni nazionali e 50 milioni dall’accordo BEI-Ismea, a copertura degli investimenti effettuati da giovani imprenditori agricoli e con un importo massimo finanziabile per progetto di 1,5 milioni. Inoltre mutuo a tasso agevolato della durata massima di 30 anni per l’acquisto di aziende agricole da parte di giovani che vogliono diventare imprenditori agricoli con un tetto di risorse finanziarie pari a 60 milioni per il 2016.

Per quanto riguarda il credito d’imposta per il commercio elettronico di prodotti agroalimentari, il credito, fino 50mila euro, è fissato al 40% dell’importo degli investimenti realizzati per l’avvio e lo sviluppo dell’e-commerce per tutti gli imprenditori, non solo i giovani. Sono detraibili tutte le spese sostenute per la realizzazione e l’ampliamento di infrastrutture informatiche finalizzate all’avvio e allo sviluppo del commercio elettronico. In particolare: dotazioni tecnologiche, software, progettazione e implementazione, sviluppo di database e sistemi di sicurezza.

Il 2015 si è dimostrato un anno favorevole per l’occupazione giovanile in agricoltura, i dati Istat dell’occupazione nel settore agricolo sono migliori di quelli del comparto economico complessivo , soprattutto per quanto riguarda i giovani. Prendendo in considerazione il periodo settembre 2015 rispetto a settembre 2014, in agricoltura, si ha un’occupazione che cresce del +4,1% (35.204 occupati in più), di cui un +12,7% (19.860 occupati in più) riguardante i giovani. Per il settore economico complessivo si registra solo un +1,1% (246,8 mila occupati in più), di cui un +1,1% (55,6 mila occupati in più) per i giovani.

In agricoltura è necessario pensare al futuro con strumenti innovativi e con energie nuove per poter proiettare l’Italia a protagonista assoluta del rinnovamento agroalimentare europeo. I nostri giovani devono avere gli strumenti necessari per lavorare la terra e contemporaneamente guardare al mondo.

©Futuro Europa®

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