Lavapiés, il barrio “a colori” di Madrid
Madrid – Lavapiés è il quartiere “multietnico” della capitale spagnola. Ubicato a due passi da Plaza del Sol, è un piccolo borgo nel quale vivono una vasta quantità di etnie. Fa parte del distretto di Embajadores, un quartiere più grande che include anche il barrio Lavapiés. Al primo impatto è un piccolo paesino, composto da tante salite e altrettante discese, una moltitudine di colori, graffiti ed odori diversi.
Da più di dieci anni è abitato molti da stranieri che oggi rappresentano più di un terzo dei residenti. Le etnie sono tantissime, tant’è che è possibile camminare per il “barrio Lavapiés” e poter assaporare un’infinità di cibi, dal ristorante indiano in Calle Lavapiés alla pizzeria italiana nella piazza principale, appena fuori dalla Metro. Questa varietà non vale solo per il cibo ma anche per gli accenti, le lingue e le differenti tradizioni culturali.
Oggi Lavapiés è abitato da una popolazione mista, composta da vecchi abitanti nati nel quartiere, insieme a stranieri e immigrati di varie nazionalità, giovani universitari o lavoratori. Si tratta di un quartiere che ospita più di 80 nazionalità differenti, una varietà di etnie e culture non paragonabile ad alcun altro quartiere di Madrid. È uno dei quartieri più antichi e con la più alta densità di abitanti della Capitale, che da sempre si è formato e si sta trasformando ancor più attraverso la presenza di immigrati anche dalla stessa Europa.
Il quartiere è stato decisamente rivalutato negli ultimi anni, affrontando un processo di cambiamento sociale che generalmente si verifica nei quartieri considerati “più poveri” delle grandi metropoli, ma che poi finiscono per essere rivalutati e abitati dalla nuova classe borghese di Madrid e non solo; sembrerebbe che il numero di affitti destinati agli studenti sia aumentato nettamente a partire dal 2016. La classe media spagnola sta ricominciando ad acquistare appartamenti a Lavapiés, ripopolando il quartiere, che in questi ultimi anni è tornato ad essere molto “di moda”. Ma è presente anche una percentuale significativa di madrileni doc che, dopo una vita passata nel quartiere, non si decidono ad abbandonarlo ed anzi, accettano e convivono perfettamente con le etnie straniere.
Lavapiés ha una posizione centrale e strategica, sebbene non abbia nessuna caratteristica ed agio di un quartiere del “centro”, se non quella di essere ben collegato alle altre parti della città. Infatti da Calle Argumosa (la via più famosa di Lavapiés per “fare un giro” di cerveza e tapas) è possibile raggiungere una tra le stazioni ferroviarie più importanti di Madrid, la stazione di Atocha.
L’atmosfera multietnica si respira ogni giorno per le strade del quartiere, soprattutto la domenica quando la comunità africana di Lavapiés fa il giro del barrio cantando e suonando con strumenti tipici per celebrare il giorno di festa, passando anche per il mercato “El Rastro” della Latina, quartiere adiacente a Lavapiés.
Lavapiés ha anche una propria biblioteca, costruita all’interno di una ex cattedrale, che è sempre piena di studenti, stranieri e spagnoli; ha un proprio teatro che è il “Teatro de Valle Inclán” appena fuori dalla metro Lavapiés; ha un centro sociale, in Plaza Nelson Mandela, abitato e gestito dall’associazione de “Las mujeres Libres”, giovani donne di Lavapiés che da sempre combattono e difendo i diritti delle donne e degli emarginati sociali.
Il quartiere è uno di quelli che ha avuto un’evoluzione in quanto ad abitanti e gusti sociali ed è oggi considerato “in voga”, simbolo di convivenza e modernità. Possiamo definirlo un vero e proprio melting pot di etnie e tradizioni. Per nessuno degli abitanti del piccolo distretto di Lavapiés è strano sentir parlare mille lingue differenti o vedere una donna musulmana con il burqa camminare per la strada, o una africana con il suo vestito colorato della domenica, o una bambina indiana con il bindi sulla fronte, o bambini senegalesi che giocano seduti in piazza, o gli stessi spagnoli proprietari dei bar notturni di Lavapiés.
Lavapiés rappresenta una Madrid che non tutti conoscono, che i turisti di passaggio assaporano di sfuggita, ma che solo chi ci vive può coglierne l’essenza e la sua aria allegra, colorata e rumorosa, e quel sentimento comune di chi è lontano dalla sua terra e che a Lavapiés è riuscito a ritrovarne un piccolo pezzetto, un modo per sentirsi tutti parte dello stesso mondo, sebbene le provenienze siano le più differenti ma il quotidiano in comune.
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