Questo e quello (Film, 1983)
Questo e quello di Sergio Corbucci è commedia erotica in due episodi, scritta e sceneggiata dal regista con la collaborazione di Renato Pozzetto, Nino Manfredi e Bernardino Zapponi. In entrambi i segmenti rinveniamo la felice mano dello scrittore di cinema tanto caro a Fellini, Risi, Campanile, Steno e Scola (ma anche Brass), capace di creare atmosfere fantastiche, realistiche e persino erotiche. Momenti felliniani caratterizzano il primo episodio impostato sulla comicità surreale – ben contenuta da Corbucci – di Renato Pozzetto.
Si parte con Questo… amore impossibile interpretato da Renato Pozzetto, Michela Miti, Janet Agren e Gianni Agus. La storia racconta la crisi creativa di un disegnatore di fumetti che riacquista la voglia di lavorare grazie all’inaspettata visita della bellissima Janet Agren. Il disegnatore si innamora della bionda apparizione, ma alla fine si rende conto che si tratta di una macchinazione dell’editore per tirarlo fuori dalla depressione. Janet Agren è una star della commedia erotica di serie B e del cinema horror italiano, ma pure in questo film delizia il pubblico con alcune apparizioni senza veli. Un accenno di commedia sexy vede Pozzetto dondolarsi in altalena e spiare la bionda svedese mentre si spoglia in camera da letto, per poi finire dentro la stanza dopo aver mandato in frantumi il finestrone. Michela Miti, altra starlet sexy, è la compagna abbandonata da Pozzetto, che alla fine ritrova il suo amore, ma prima delizia il pubblico con alcune inquadrature di un procace lato b disegnato a fumetti. Girato in Sicilia, sulla spiaggia di Mondello, dotato di una grande fotografia luminosa e insulare.
Secondo episodio, intitolato Quello… col basco rosso, interpretato da Nino Manfredi, Sylva Koscina, Desirée Becker e Paolo Panelli. Girato alle Terme di Montecatini, sponsor indiretto del film. Buone presenze sexy anche in questo segmento che vede il fascino della Koscina – molto casta e vestita – e la grazia loliteggiante di una disinibita Becker. Nino Manfredi è uno scrittore non di successo che sta scrivendo un libro sui personaggi che hanno frequentato le Terme di Montecatini. Un giorno incontra una vecchia fiamma e finisce per portarsi a letto la figlia per liberarla da un trauma infantile. Per la prima volta nudo – non integrale, solo il lato b – persino Nino Manfredi, un segno dei tempi, anche se la scena è tutta per la giovanissima Desirée Becker, spesso nuda ma senza imbarazzi. Ironia su psicanalisi e femminismo, forse un poco greve, ma in fondo divertente; con Manfredi basta la presenza, il suo umorismo ironico porta a sdrammatizzare anche le situazioni più piccanti. Paolo Panelli è un dottore realista e cinico che ricordiamo per un bel duetto finale con un Manfredi cinquantenne, collassato e innamorato della bella ragazzina. Pozzetto compare per un dialogo abbastanza lungo insieme a Manfredi nei panni di un fidanzato così moderno da chiedere la rimozione del blocco psicologico che impedisce rapporti sessuali normali tra lui e la ragazza. Nel primo episodio, invece, Manfredi compare come medico strampalato che prende in cura la presunta follia di Pozzetto, caratterizzando il personaggio con la ripetizione ossessiva delle parole finali.
Molta musica d’epoca con canzoni interessanti e pezzi originali cantati da Manfredi (da seguire i titoli di coda), altre cose tratte da Dario Fo e dal repertorio classico di Achille Togliani e Perez Prado. Sergio Corbucci si mette al servizio degli attori ma non rinuncia a movimenti di macchina avvolgenti e ben dosati, oltre ad alcuni suggestivi piani sequenza girati in interni ben arredati. Mereghetti giudica il film “grezzo, elementare e supponente”, ma ormai lo sappiamo che il vero supponente è l’illustre critico milanese e non ci facciamo più caso. Da vedere senza pregiudizi.
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Regia: Sergio Corbucci. Soggetto e Sceneggiatura: Bernardino Zapponi, Sergio Corbucci, Renato Pozzetto, Nino Manfredi. Fotografia: Alessandro D’Eva. Montaggio: Amedeo Salfa. Scenografia: Marco Dentici. Arredamento: Massimo Spano. Costumi: Erminia Ferrari Manfredi. Aiuto Regia: Maria Teresa Girosi. Operatori alla Macchina: Angelo Lannuti, Gaetano Valle. Fonico: Roberto Petrozzi. Fotografo di Scena: Giovanni Vino. Pitture: Enzo Patti. Tavole a fumetti: Emilio Laguardia. Sculture: Domenico Annichiarico. Effetti Ottici Speciali: Aldo Frollini. Macchine da Presa: Cinenoleggio spa. Pellicola: Kodak Eastmancolor. Teatri di Posa: Incir De Paolis (Roma). Sviluppo e Stampa: Luciano Vittori. Effetti Sonori: Studio Anzillotti. Doppiaggio: CDC. Esterni: Mondello (Palermo), Terme di Montecatini. Direttore di Produzione: Gianni Stellitano. Musica: Luciano Rossi, Gaio Chiocchio. Arpa Celtica: Maria Olga Greco. Edizioni Musicali: Nationalmusic (Milano). canzoni: Che bello sta’ co’ te (Rossi – Manfredi – Rossi, canta Manfredi), Rockambo Baby (Perez Prado), Action (Fratelli la Bionda), Escape (Bixio – Frizzi – Tempera), Che fai tu luna in cielo (Brinniti – Rastelli), One for you one for my (Fratelli la Bionda), Ti voglio amar (Marchetti Liri), Ti aspetterò da me (Morgan – Corbucci), Un’ora sola ti vorrei (Marchetti – Bertini), Notte e dì (Redi – Nisa), Serenata celeste (Riccione Fiorelli), Ba ba baciami piccina (Astor Morbelli), Lasciami cantare una canzone (Cozzoli – Bixio, canta Achille Togliani), Parlami d’amore Mariù (Neri – Bixio, canta Achille Togliani). Produttore Esecutivo: Luciano Luna. Produttore: Achille Manzotti. Casa di Produzione: Faso Film srl (Roma). Interpreti: Nino Manfredi, Renato Pozzetto, Sylva Koscina, Janet Agren, Michela Miti, Desireé Becker, Franco Scandurra, Nanda Primavera, Bassetto, Alfred Thomas, Lamberto Luberti, Gianni Agus, Paolo Panelli.
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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]