Molestato sarà lei

Era l’anno 2000 o giù di lì. Stagione: non ricordo. Un senatore della repubblica, partito non si dice, che avevo conosciuto ad una festa, non mi ricordo di chi, mi telefona dopo avermi cercata attraverso una conoscenza comune e mi prega di venire nel suo ufficio. La prima parte del racconto è pieno di omissis, e va bene lo stesso.

Il tipo non è romano, diciamo che è centro nord; industriale carico di danari, borioso, bruttarello ma pieno di voglia di fare. Ignorante come pochi. Mi chiede se posso scrivergli i discorsi da tenere in pubblico.

Ve la faccio breve, accetto. Dopo qualche tempo, io e lui soli nel suo ufficio a tarda sera, lui mi dice che è contento, si avvicina e mi dice con voce carezzevole: potrei fare molto per te, se tu volessi e così dicendo prova a baciarmi. Io senza fare clamore mi allontano e gli dico: grazie ma io da te non mi farei toccare nemmeno con una canna. Fine della collaborazione. Sono stata molestata? Ecco faccio parte della schiera?

Questa storia delle molestie ci sta sfuggendo di mano. Da sempre il potente squallido ha esercitato il suo potere quando di fronte si è trovato il debole in cerca di riscatto. Da produttori del cinema a politici famosi o quasi famosi. Nel passato passatissimo il signorotto del villaggio addirittura pretendeva la prima copula della fresca sposa. Diciamo che forse siamo migliorati.

A me fanno ridere questi attori che raccontano cose che tutti già sanno e che dopo trent’anni chiedono scusa. Ma voi vi ricordate con chi siete usciti trent’anni fa? Io no a meno che uno di questi non l’abbia poi sposato. Mi sembra una vera cretinata come la voglia collettiva di riscatto delle vittime o presunte tali.

Poi si rasenta il ridicolo: in Inghilterra addirittura si dimette il Ministro della Difesa reo di aver messo una mano sulle ginocchia di una giornalista, fatto accaduto nel 2002. Arriveremo al punto che non ci si sfiorerà più per timore di essere denunciati. E Dustin Hoffman? Nel 1985 ha molestato qualcuno.

Credo che si debba fare un passo indietro. Altrimenti rischiamo la pubblica gogna per un buffetto sulla guancia. Ma la voglia di sbirciare dal buco della serratura sarà dura a morire.

E comunque gli americani sono sempre i primi in tutto: uccidono migliaia di innocenti con i droni e nessuno fa un plissé, poi però si scandalizzano del tremore delle mutande di alcuni cittadini famosi. Forse è proprio l’inizio della fine.

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