Africani

Un paio di giorni fa c’è stato un golpe nello Zimbabwe. Era un po’ che da quelle parti non accadeva, il presidente era ben saldo da solo 37 anni, una bazzecola.

Il Sor Mugabe, novanta e passa anni,  è stato preso in consegna e la moglie invece pare sia scappata. La loro è una storia comune; lei ha una quarantina d’anni di meno e fa la dattilografa, lui è in piena ascesa politica. Il passo è breve, la prima moglie ha il buon gusto di morire e le nuove nozze vengono benedette da due figlioli. Lui è come tanti leader africani che promettono molto e mantengono niente; confisca i terreni ai bianchi e li dona ai neri, ma non a tutti i neri, predilige i suoi amichetti. Si forma come in molti paesi africani una classe dirigente super ricca e il solito popolo morto di fame.

Pare che una causa del golpe sia proprio la moglie, soprannominata Gucci Grace per la sua propensione al lusso, dote che pare avesse dalla nascita. Piano piano ha preso sempre più potere ed ha influenzato le decisioni del vecchietto fino al passo falso, quando ha fatto fuori (politicamente) il vice del marito, che pare non l’abbia presa tanto bene. Quante storie squallide come queste accadono in Africa. Un mio amico diplomatico svedese mi raccontava che più il paese africano era miserabile più grande era la macchina del suo ambasciatore.

Da quelle parti,ma per fortuna ci sono eccezioni, c’è una propensione naturale alla sopraffazione, alla corruzione. Sono davvero pochi i Paesi che tentano di uscire da questa spirale. Certo, va detto che l’Occidente ha messo del suo per fare in modo che le cose rimanessero come sono. Sempre affamati di materie prime hanno fatto dello sfruttamento di tanti popoli un vanto; e gli africani , molti, ne hanno seguito l’esempio.

Robert Mugabe sembrava avesse cominciato bene; ma poi ha razzolato male diventando sempre più autoritario e violento. Non è riuscito a fare molto, combattendo le varie etnie invece di cercare accordi con loro. Forse, come dicono molti, la sua giovane moglie lo ha spinto a scelte molto impopolari, a causa delle quali, come sempre, il prezzo più alto lo ha pagato il popolo.

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