Mamma o papà? (Film, 2017)

Mamma o papà? di Riccardo Milani è un film così volutamente sciocco e inutile che non meriterebbe un briciolo di attenzione critica, ma ha incassato 4,5 miliardi nelle prime tre settimane di distribuzione e allora capita che uno si chieda il motivo. Potete vedere la pellicola proprio in questi giorni, programmata su SKY, oppure comprare il DVD (ma non vi consigliamo di spendere così male il vostro denaro), per rendervi conto del clima grottesco e assurdo che si respira tra battute infelici e situazioni imbarazzanti.

Riccardo Milani è il compagno di Paola Cortellessi, quindi sceneggia con lei (e per lei), insieme a Giulia Calenda, un fiacco remake di Papa ou maman di Martin Bourboulon, uscito in Francia nel 2015. Non abbiamo visto il film francese, quindi non siamo in grado di dire se le sciocchezze inserite nella sceneggiatura siano (de)merito del film transalpino o un’esclusiva dei nostri autori, ma ci basta notare che il cinema comico italiano è così malridotto da non riuscire neppure a essere originale. Poche parole sulla storia. Sono passati quindici anni di matrimonio, Nicola (Albanese) e Valeria (Cortellessi) sono due professionisti affermati che decidono di divorziare ma non hanno il coraggio di dirlo ai figli. Alla fine ci riescono, ma il problema è un altro: entrambi ricevono una proposta di lavoro all’estero e non sanno come fare. Valeria accetta di restare a casa, poi scopre che il marito ha una relazione con una giovane infermiera (Gioli) e decide di vendicarsi. Il resto del film racconta una surreale guerra tra i genitori per farsi odiare dai figli un poco di più dell’altro, in modo tale da non avere l’affidamento e non doversene occupare. Finale ancora più assurdo e strampalato, che non vi raccontiamo, ma che vi lasciamo liberi di gustare fino in fondo.

Film girato in Veneto, soprattutto a Treviso, Marghera e Vicenza. Fotografia da fiction televisiva, prevalentemente giallo ocra nei notturni e coloratissima nelle riprese diurne. Regia più che televisiva, ma dobbiamo far riferimento alla televisione peggiore, quella fatta senza garbo, non a lavori dignitosi come Sirene e Di padre in figlia (troviamo due buone  attrici di quel cast come Rocca e Gioli). Milani spreca persino le doti di un valido interprete come Carlo Buccirosso nella caratterizzazione di un assurdo datore di lavoro arrogante e maschilista. Matilde Gioli non dice una parola ed è davvero sottoutilizzata. Albanese tocca i minimi storici, aiutato dal niente che deve recitare. Cortellessi è grottesca e sopra le righe quanto basta, visto il livello del film.

Una commedia dovrebbe far ridere in maniera intelligente, soprattutto non dovrebbe avere niente a che fare con la farsa. Mamma o papà? è un lavoro sempre indeciso sulla strada da prendere, finisce per creare imbarazzo, perché vorrebbe affrontare un problema reale con le armi della comicità, senza mai riuscire nell’intento. Ecco, dopo aver assistito a un simile film passa la voglia di andare a vedere Come un gatto in tangenziale, ultimo capolavoro di Riccardo Milani, di nuovo interpretato dalla magica coppia Albanese-Cortellessi.

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Regia: Riccardo Milani. Soggetto e Sceneggiatura: Riccardo Milani, Paola Cortellesi, Giulia Calenda (tratto da Papa ou maman di Martin Bourboulon). Fotografia: Saverio Guama. Montaggio: Patrizia Ceresani. Musiche: Andrea Guerra. Produttore: Lorenzo Mieli, Mario Gianani. Casa di Produzione: Medusa Film, Wildside, Mibact. Distribuzione: Medusa Film.  Durata: 90′. Genere: Commedia. Interpreti: Paola Cortellessi, Antonio Albanese, Carlo Buccirosso, Matilde Gioli, Luca Angeletti, Roberto De Francesco, Stefania Rocca, Claudio Gioè, Anna Bonaiuto, Niccolò Senni, Marianna Cogo.

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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]

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