Greggio, cresce la domanda tranne UE e Giappone

L’Energia è al centro di molti degli Obiettivi di Sviluppo sostenibile, stabiliti nel 2015 dai leader internazionali di più di 150 Paesi e da raggiungere entro il 2030, per promuovere e, nel contempo, garantire lo sviluppo globale, il benessere nelle condizioni di vita della persone, proteggendo l’ambiente.

Trasversalmente, le implicazione della questione energetica le possiamo rintracciare andando a cominciare dall’obiettivo n. “7 Energia pulita e accessibile”, passando per l’ “8 Lavoro dignitoso e crescita economica”, il “9 Innovazione, industria e infrastrutture”, l’ “11 Città e Comunità sostenibili”, il “12 Consumo e produzione responsabili”, il “13 Agire per il clima”, il “15 La vita sulla Terra”, fino ad arrivare al “17 Partnership per gli obiettivi”: dall’ampliamento dell’accesso all’elettricità, ad un’energia sostenibile, affidabile e moderna entro il 2030, al miglioramento dei combustibili puliti, dalla riduzione degli sprechi di fonti energetiche e dell’inquinamento atmosferico.

La domanda globale di energia, stando ai dati dell’Agenzia Internazionale dell’Energia, nel corso del 2017 è aumentata del 2,1%, più del doppio rispetto al 2016 (Rapporto sullo “Stato globale dell’Energia e della CO2” 2017 che fornisce lo stato della situazione sulle tendenze e sull’andamento dei consumi di tutti i carburanti).

Questo è l’effetto, anche, di una forte crescita economica globale: il gas, il petrolio e il carbone soddisfano la maggior parte dell’aumento della domanda di energia (oltre il 70%) e da parte loro l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili guadagna più terreno di quanto non ci si aspettasse.

Per il raggiungimento di molti degli obiettivi di sviluppo sostenibile l’accesso all’Energia è un “prerequisito essenziale”, come ad esempio la riduzione della povertà nel mondo, aumentando la produzione alimentare, la fornitura dell’acqua pulita, il miglioramento della sanità pubblica, migliorando l’istruzione, la creazione di nuove opportunità economiche e l’emancipazione delle donne.

Nel Rapporto “Oil 2018” l’Agenzia Internazionale per l’Energia sviluppa le previsioni di mercato e le proiezioni sulla “sicurezza energetica” nei prossimi cinque anni. Negli Stati Uniti la produzione di greggio coprirà l’80% della crescita della domanda petrolifera mondiale, mentre la quota restante sarà garantita da Canada, Brasile e Norvegia, anche grazie allo “shale oil” che garantirà l’approvvigionamento costante del carburante. Stando ai dati elaborati dall’AIE la produzione di questi Paesi sarà in grado di soddisfare la domanda petrolifera globale, in condizioni di sicurezza economica, almeno fino al 2020.

Stando al “World Energy Outlook 2017” sempre dell’Agenzia Internazionale per l’Energia fino al 2040 saranno principalmente quattro le forze che eserciteranno il proprio influsso sul sistema energetico globale dandogli una nuova fisionomia: il gas e il petrolio, della cui produzione gli USA saranno i leader indiscusso a livello mondiale; le energie rinnovabili, per le quali si assisterà una riduzione dei costi di produzione e distribuzione; la crescita di produzione di energia elettrica da fonti energetiche miste e la “variabile Cina” che, con la mutata Strategia economica, maggiormente improntata a fonti energetiche “pulite” e quindi sostenibile e ambientalista, non può non esercitare i suoi influssi nel Mercato Energetico mondiale.

La domanda di petrolio continuerà a crescere fino al 2040, anche se con una previsione di crescita che sarà in costante diminuzione. In particolare nell’Unione Europea la domanda di petrolio scenderà in media del 2,2% a/a, negli Stati Uniti si prevede una contrazione della domanda dell’1,1%, mentre solo il Giappone è destinato a registrare un calo maggiore del 2,3% a/a. In tutti gli altri Paesi la richiesta di petrolio è destinata ad aumentare, portando la media globale ad un aumento dello 0,5% a/a fino al 2040 e oltre.

Il Rapporto “World Energy Outlook” non intende rappresentare, stando alle intenzioni dichiarate dalla stessa Agenzia Internazionale dell’Energia, uno strumento esatto di “predittura” di quello che sarà il Sistema Energetico mondiale, ma proiettate al 2040 offre diverse “proiezioni basate su diverse ipotesi politiche” per offrire ai rappresentati politici di Governo dei Paesi la possibilità di scegliere ed individuare lo strumento (carburante) più idoneo a soddisfare le proprie esigenze.

Nell’ultimo Rapporto, a differenza degli anni scorsi in cui si delineava solo quello che era chiamato “New Policies Scenario”, che modella le politiche energetiche esistenti, incluse quelle dell’Accordo di Parigi, è stata introdotta “lo scenario di sviluppo sostenibile” che presenta un’ipotesi di realizzazione integrata per raggiungere gli obiettivi definiti: stabilizzazione del clima, riduzione inquinamento e accesso universale a forme di “energia moderna e integrata” da fonti rinnovabili.

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