Accadde al Commissariato (Film, 1954)
Giorgio Simonelli (1901-1966) è un regista specializzato in pellicole comiche e parodie, attivo sin dagli anni Trenta, spesso impegnato a dirigere Totò, Eduardo e Peppino De Filippo, Walter Chiari, Ugo Tognazzi, Macario e negli anni Sessanta la coppia comica Franco Franchi e Ciccio Ingrassia. Simonelli è uno dei registi più prolifici e meno considerati del cinema italiano. Tra i suoi film più divertenti citiamo: Due cuori tra le belve (1943), Non mi muovo! (1943), La paura fa 90 (1951), Io, Amleto (1952), Un dollaro di fifa (1960), I magnifici tre (1961), I due mafiosi (1963), Due mafiosi contro Goldginger (1963).
Accadde al commissariato (1954) è forse il miglior lavoro di Giorgio Simonelli, perché non si limita a girare una serie di episodi comici dotati di buon ritmo, ma cerca di realizzare uno spaccato della società italiana dei primi anni Cinquanta.
Molto bravi gli attori. Nino Taranto è un commissario napoletano, preoccupato per il possibile furto della sua 1100 nuova e infastidito dai casi che deve risolvere. Alberto Sordi è un esilarante venditore di bolle di sapone che per attirare i clienti gira per le strade di Roma indossando la gonna. Il personaggio non è una novità, ma viene ripreso dalla rivista E lui dice!. Sordi è il solito italiano medio, truffatore e bugiardo, che si spaccia per nobile decaduto mentre è solo un modesto venditore ambulante. Riccardo Billi e Mario Riva sono due simpatici crumiri che approfittano di uno sciopero per fare un po’ di soldi con un trasporto illegale. Walter Chiari, Carlo Dapporto, Lucia Bosé e Lauretta Masiero danno vita agli altri episodi che vedono il litigio di una coppia di sposi, una compagnia di rivista abbandonata dall’amministratore e un bambino abbandonato.
Lo schema è simile a Un giorno in pretura (1954) di Steno, solo che invece del giudice Peppino De Filippo abbiamo il commissario Nino Taranto chiamato a giudicare su casi di varia umanità. Il livello è inferiore, ma interpretazioni esilaranti come quella di Sordi, fanno perdonare alcune ingenuità di scrittura.
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Regia: Giorgio Simonelli. Soggetto e Sceneggiatura: Giovanni Grimaldi, Ruggero Maccari, Ettore Scola e Vincenzo Talarico. Interpreti: Nino Taranto, Alberto Sordi, Walter Chiari, Lucia Bosé, Carlo Dapporto, Lauretta Masiero, Riccardo Billi, Mario Riva, Mara Berni, Turi Pandolfini, Carlo Romano, Anna Campori, Alberto Sorrentino, Gina Mascetti.
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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]