Italia delle Regioni
“Per rilanciare il sistema Paese bisogna semplificare le norme esistenti e utilizzare tutte le risorse disponibili in progetti validi e sostenibili, ma allo stesso tempo bisogna puntare sulla qualità degli spazi urbani attraverso la loro riqualificazione e rigenerazione”. Lo ha affermato Mario Occhiuto, sindaco di Cosenza e delegato Anci a Urbanistica e Lavori pubblici, intervenendo a Roma all’evento “Sbloccacantieri” che Ance ed Anci hanno organizzato per presentare le loro proposte nel settore degli appalti di opere pubbliche, mirate alla semplificazione ed alla velocizzazione delle procedure per far ripartire gli investimenti.
“In questo particolare momento storico, Comuni ed imprese condividono temi ed interessi come la rigenerazione, riqualificazione e la sostenibilità dello sviluppo urbanistico”, ha spiegato il delegato Anci. “Tra di noi c’è assoluta unità di intenti sul fatto che gli investimenti pubblici possano andare in una direzione utile per i Comuni e per le imprese, indirizzandole verso opere pubbliche che potranno migliorare il volto delle città e quindi la qualità della vita delle persone”.
Per sbloccare le risorse, e quindi i cantieri, secondo il sindaco di Cosenza non basta semplificare al massimo le norme, ma è necessario “contrastare le cattive pratiche annidate nelle lungaggini procedurali che non vanno a vantaggio della trasparenza”.
Entrando poi nel merito delle proposte, frutto del lavoro portato avanti insieme ad Ance, Occhiuto ha sottolineato la necessità di puntare “sulla qualità delle opere pubbliche da realizzare dando nuovamente centralità al progetto”. Per questo motivo “abbiamo proposto non solo di semplificare gli aspetti procedurali ma anche di aumentare la soglia per quanto riguarda l’affidamento di progetti e di portarla alla quota dei servizi, che poco più di 200 mila euro”.
Sempre sul tema dello snellimento procedurale Anci ed Ance hanno chiesto di valorizzare il “progetto definitivo che – ha spiegato il delegato all’Urbanistica – è già un livello di definizione che consente al Comune di avere tutte le autorizzazioni necessarie e quindi di evitare la perdita di tempo occorrente per il progetto esecutivo”.
Infine, da parte di Anci vi è una particolare attenzione alla specificità dei piccoli Comuni dove, anche a causa del blocco del turnover degli ultimi anni, “spesso mancano le professionalità che servono per attivare processi di progettazione complessi. Le nostre proposte vanno nel senso di semplificare la vita anche di queste amministrazioni che Anci ritiene indispensabili al mantenimento della coesione del Paese”, ha concluso il sindaco di Cosenza.
“Apprezziamo il tentativo da parte del ministero di semplificare e superare alcune rigidità delle precedenti direttive in materia di manifestazioni pubbliche. Ma le decisioni scomode, alla fine, devono essere assunte sempre dai sindaci, anche su temi di competenza squisitamente statale come la sicurezza: in base alla direttiva, noi dobbiamo valutare le misure di sicurezza necessarie e autorizzare la manifestazione, sempre noi dobbiamo verificare la complessità e la delicatezza di alcuni eventi per eventualmente rimettere la questione al comitato per l’ordine pubblico”. Lo dichiara il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro. “Questo rischio, che eravamo riusciti a scongiurare con il precedente governo – aggiunge – si materializza con il provvedimento firmato oggi, alla stesura del quale non siamo stati neppure chiamati a collaborare. Infine non si risolve il problema dei costi che avevamo più volte evidenziato. Ma anzi rileviamo un sicuro aggravio di compiti per il personale”.
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