Dalle agenzie stampa
(ANSA) – BRUXELLES, 9 DIC – PD: SALATTO (PPE), DOPO RENZI AGGREGARSI PER NON SOCCOMBERE – Dopo la vittoria di Matteo Renzi «il centrodestra si deve aggregare per non soccombere». Così l’europarlamentare Ppe Potito Salatto, vicepresidente della delegazione Popolari per l’Europa. «Altro che post-comunisti», osserva Salatto in una nota. «Con l’eclatante risultato di Renzi, il Pd e il suo popolo non saranno più gli stessi che finora abbiamo conosciuto. Il centrodestra, il centro, lo si chiami come si vuole, o si adegua velocemente, unificando le proprie forze, i propri gruppi, i propri programmi, offrendo coraggiosamente qualcosa di nuovo, di diverso dal passato all’elettorato moderato liberal-riformista che non si identifica a sinistra – osserva l’eurodeputato – oppure è destinato a soccombere a causa delle incomprensibili disarticolazioni che lo caratterizzano». (ANSA).
(AGENPARL) – Roma, 09 dic – PD: SALATTO (PPE), DOPO VITTORIA RENZI CENTRODESTRA SI AGGREGHI PER NON SOCCOMBERE – “Altro che post-comunisti. Con l’eclatante risultato di Renzi, il Pd e il suo popolo non saranno più gli stessi che finora abbiamo conosciuto. Il centrodestra, il centro, lo si chiami come si vuole, o si adegua velocemente, unificando le proprie forze, i propri gruppi, i propri programmi, offrendo coraggiosamente qualcosa di nuovo, di diverso dal passato all’elettorato moderato liberal-riformista che non si identifica a sinistra, è destinato a soccombere a causa delle incomprensibili disarticolazioni che lo caratterizzano”. Lo dichiara in una nota l’eurodeputato del PPE Potito Salatto, vicepresidente della delegazione Popolari per l’Europa al Parlamento europeo. “Sulle spalle di tutti noi – aggiunge Salatto – grava una grande responsabilità dalla quale non possiamo, non dobbiamo sfuggire per tutelare i piccoli spazi personali. Lasciare a Berlusconi e a Grillo, per ciò che rappresentano, l’unico spazio alternativo alla sinistra, mentre il tono della protesta si eleva sempre più, è un pericolo che la nostra ormai fragile democrazia non può permettersi di correre. Nell’interesse dell’Italia e della nuova Europa che vogliamo costruire nella prossima legislatura”. com/red