Dumbo (Film, 2019)
Festa di colori e immagini questa versione cinematografica di Dumbo, impensabile senza l’animazione in digitale e il live action, arricchita da un 3D non fondamentale (lo abbiamo visto in 2D), piena zeppa di significati e di sequenze coinvolgenti, vero cinema di genere, pura azione ed emozione.
Tim Burton è una garanzia di qualità, non era facile tirare fuori qualcosa di diverso e di personale dal popolare elefantino volante, che vive nel nostro immaginario sin dall’infanzia. Gli stereotipi classici non vengono traditi: la commozione davanti alla separazione tra piccolo e madre, il diverso (gli orecchi grandi) deriso da tutti, il volo straordinario che sembra merito d’una piuma, la lezione di riuscire a credere in sé stessi, diventando finalmente grandi. Tim Burton e il suo sceneggiatore Kruger rivitalizzano la fiaba di Aberson, aggiungono all’atmosfera tradizionale una storia di mancanze che vede protagonisti due bambini, una famiglia che ha perso la madre, un padre cavallerizzo che torna dalla guerra senza un braccio, una figlia ribelle e determinata che non vuol fare il mestiere del padre. E poi c’è il mondo del circo, i personaggi che lo compongono, solidali tra loro, ricostruito alla perfezione usando il digitale, come un immenso parco divertimenti, gli elefanti che sono pura animazione, i colori vivaci da cartoon, un’atmosfera felliniana che sarebbe piaciuta al Maestro di Rimini.
Non manca il gioco dei ruoli tra buoni e cattivi tipico della fiaba, un simpatico Danny De Vito nei panni del padrone del circo sognatore e romantico che se la deve vedere con un perfido arrivista impersonato da Michael Keaton. Storia d’amore appena accennata tra Holt (Farrell) e Colette (Green), che aiutano l’elefantino a scappare e a ricongiungersi con la madre.
Dumbo di Tim Burton è qualcosa di diverso dal vecchio cartone animato Disney, è un film che usa una storia nota per raccontare la diversità, l’amore materno, il rapporto madre-figlio, una famiglia che deve affrontare la vita anche quando viene a mancare il pilastro su cui si fondava (la madre). Effetti speciali a profusione, quando l’elefantino vola si trattiene il respiro per la tensione stile thriller e per i pericoli corsi da Colette, acrobata che deve librasi in cielo insieme a Dumbo. Un film per famiglie, cinema come si faceva una volta, una tantum la modernità ben utilizzata al servizio della tradizione. Imperdibile.
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Regia: Tim Burton. Soggetto: Helen Aberson (fiaba). Sceneggiatura: Ehren Kruger. Fotografia: Ben Davis. Montaggio: Chris Lebenzon. Musiche. Danny Elfman. Scenografia. Rick Heinrichs. Costumi: Colleen Atwood. Effetti Speciali: Hayley J. Williams, Richard Stammers. Produzione: Tim Burton Productions, Walt Disney Productions. Genere: Fantastico. Durata: 112’. Interpreti: Colin Farrell, Michael Keaton, Danny De Vito, Eva Green, Alan Arkin, Nico Parker, Finley Hobbins, Joseph Gatt, Douglas Reith, Phil Zimmerman, Sharon Rooney, Michael Buffer.
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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]