Mad for Science 2019
“Mad for Science è il concorso che premia la passione per le Scienze della Vita, il lavoro di squadra e il talento” questo si legge nell’incipit del sito dedicato. Si tratta di un concorso giunto, quest’anno, alla sua terza edizione, che ha visto i Licei italiani sfidarsi, proponendo un progetto sperimentale innovativo e originale, in palio un biolaboratorio per la propria scuola.
Una giuria composta al direttore generale di Telethon, Francesca Pasinelli, che sarà anche presidente di giuria, da Mario Calabresi, da Gaetano Manfredi, rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, da Andrea Salonia, professore associato di urologia presso il San Raffaele di Milano ed Elena Zambon, presidente dell’azienda farmaceutica Zambon ha assegnato il primo premio, in una rosa di 50 Licei candidati, provenienti da diciassette Regioni, che hanno superato le preselezioni, di questa prima edizione nazionale di Mad for science, con 75.000 euro, al Liceo scientifico “Ariosto Spallanzani” di Reggio Emilia, per un progetto sulla qualità dell’aria, che ora, con la somma vinta potrà sviluppare le attività del suo biolaboratorio con l’acquisto di nuove strumentazioni per studio delle modalità per migliorare la qualità dell’aria.
Il secondo classificato è stato il Liceo scientifico “G. Battaglini” di Taranto con 37.500 euro, con un progetto per l’uso sostenibile del fosforo e per garantirne la sua disponibilità anche alle future generazioni come componente fondamentale per gli utilizzi nelle attività dell’uomo: in agricoltura, ma non solo. Mentre il Premio Speciale di Comunicazione di 10.000 euro è andato all’ IIS “Lorenzo Cobianchi” delle Scienze Applicate di Verbania, per l’acquisto di materiale da laboratorio.
Proposte ed esperienze didattiche presentate dalle Scuole e dagli studenti, che nella mente degli ideatori facessero riflettere i ragazzi sulla relazione tra ambiente e salute dei cittadini e dei giovani, in linea agli obiettivi di Sviluppo sostenibile, voluti dall’Agenda 2030 dell’ONU.
Quest’anno, è stato chiesto agli studenti di concentrarsi su tre dei sei obiettivi di Sviluppo Sostenibile: “porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile; assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età, garantire a tutti la disponibilità e la gestione dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie”.
Infatti, si tratta di un rapporto, quello tra uomo e ambiente e le principali sfide ad esso collegate: cambiamento climatico, smaltimento rifiuti, inquinamento atmosferico e ambientale, sviluppo di patologie collegate, rischi per la biodiversità della terra, dell’aria e dell’acqua, non “solo di fondamentale importanza sociale, ma, soprattutto, una sfida per il futuro di tutta l’umanità.
Questo il motivo pe cui è stato scelto dalla DiaSorin, società italiana leader nelle bitecnologie proprio per i suoi investimenti in ricerca e sviluppo e che è stata l’ideatrice e organizzatrice del concorso, con la finalità di promuovere l’amore e la passione tra gli studenti per gli ambiti scientifici e aggiornare le strumentazioni dei laboratori scolastici dei Licei vincitori con attrezzature e materiali adeguati ad essere utilizzati dai ragazzi durante le proprie lezioni scolastiche e a far sì che si appassionino alla Scienza.
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