UE, 4mln per la libertà di stampa
La libertà di stampa, per tradizione, oramai, è entrato a far parte dei pilastri della democrazia moderna, in quanto strumento essenziale per qualsivoglia dibattito realmente “libero e aperto”. In Italia la libertà di stampa è garantita dall’art 21 della Costituzione della Repubblica, in cui si afferma: “… il diritto a manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione” e si afferma il diritto ad avere una libertà di stampa “non soggetta ad autorizzazioni o censure”.
Purtroppo quanto contenuto nella nostra Carta Costituzionale e quanto tutelato a livello internazionale (ci riferiamo sempre alla libertà di stampa e d’informazione) quale diritto fondamentale, presente nella Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo fin dal 1948 e considerato tale anche nel Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici (entrato in vigore nel 1976) oltre che nella Convenzione europea sui diritti umani, ancora oggi fatica ad essere realmente tale: libero da censure, veti e condizionamenti.
Nel nostro Paese, ma non solo, sono infinti i condizionamenti e le pressioni provenienti da gruppi di pressioni, lobby, intrecci politici ed economici che limitano la libertà di espressione, di opinione e d’informazione: una stampa realmente pluralista, libera e indipendente, scevra da influenze che intralcino il diritto ad avere accesso a fonti d’informazione indipendenti, ossigeno vitale per qualsiasi democrazia e presupposto imprescindibile di ogni solido sviluppo socio-economico e politico realmente positivo per i popoli e le Nazioni.
“Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto a non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni ed idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere” (art. 19 della Dichiarazione universale dei Diritti Umani)e nel rispetto dei valori e dei principi che è chiamata a tutelare, come espresso dall’art 11 della Carta di Diritti fondamentali dell’Unione Europea: “…ogni individuo ha diritto alla libertà di espressione. Tale diritto include la libertà di opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera. La libertà dei media e il loro pluralismo sono rispettati”. L’Unione Europea, la Commissione, ha aperto un invito a presentare proposte per un importo di 4,2 milioni di euro a sostegno della libertà dei media e del giornalismo in Europa.
Questo è solo una delle tappe che porteranno la Commissione a realizzare il suo impegno per la promozione, la difesa e la tutela della libertà e del pluralismo dei media che si è prefissa e sarà erogato in tre tranche: la prima fase per istituire un meccanismo di risposta a livello europeo per contrastare le violazioni ai principi di tutela e garanzia della libertà di stampa e di opinione; la seconda destinata a creare un fondo per sostenere in giornalismo investigativo-transfrontaliero; la terza per dare modo ai giornalisti e agli operatori dell’informazione di proporre progetti a sostegno del giornalismo indipendente e della cooperazione giornalistica tra gli Stati membri o destinata alla realizzazione di progetti di sensibilizzazione e promozione di valori e dei principi della libertà d stampa/informazione/opinione, del giornalismo di qualità e improntato ai valori etici, soprattutto, all’interno dei confini UE.
L’invito a presentare proposte è aperto fino al 27 settembre prossimo. Maggiori informazioni al link.
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