Joker (Film, 2019)

Mai Leone d’Oro è stato meglio assegnato che a questa versione inedita delle origini del Joker, nemesi storica di Batman, un film capace di unire rispetto filologico del soggetto fumettistico, azione spettacolare e introspezione psicologica dei personaggi. Il regista Todd Phillips non è noto per aver scritto e diretto capolavori (Una notte da leoni, Trafficanti) ma questa volta coglie nel segno e gira il film della vita, costruendo un personaggio psicopatico come Arthur Fleck, interpretato alla perfezione da un ispirato Joaquin Phoenix.

Joker è la storia di un criminale nato dalle ceneri di un bambino adottivo che non è mai stato felice, un ragazzino seviziato da una madre folle e dai suoi turpi fidanzati, cresciuto con l’idea di fare il comico perché avrebbe dovuto far sorridere le gente. Arthur vive con la madre in un quartiere depresso di una problematica Gotham City, segue in televisione un programma comico condotto da Murray Franklin (un ottimo De Niro) – per lui un modello da seguire – e partecipa con la madre alla corsa elettorale di Thomas Wayne (Cullen). Arthur spesso si astrae dalla realtà e precipita nel suo mondo fantastico, ride senza motivo per una sindrome nervosa; fa il clown di strada ma viene licenziato, prova a esibirsi come comico e viene ridicolizzato in televisione dal suo idolo, immagina persino di avere come fidanzata una vicina di appartamento incontrata per caso in ascensore. Il regista conduce lo spettatore per mano fino all’esplosione di follia criminale di Joker, che prima uccide in metropolitana tre canaglie in giacca e cravatta, quindi elimina la madre in fin di vita (dopo aver capito quel che gli ha fatto da piccolo), infine si vendica in diretta televisiva di Murray Franklin.

Il regista collega molto bene la storia del Joker alle vicende di un Batman bambino, inserendo l’omicidio dei genitori del futuro vendicatore mascherato e un breve incontro tra Bruce e il nemico di tante avventure. Joker è l’esempio di come si possa fare cinema impegnato e al tempo stesso spettacolare, così come partendo da un personaggio di un fumetto – ideato da Bob Kane nel 1939, senza alcun spessore psicologico – sia possibile creare un carattere approfondito e drammatico. Il pubblico si affeziona al cattivo e parteggia per lui, perché comprende che Joker non è nato criminale ma è stata la vita a non concedergli altre opportunità.

Fotografia cupa e spettrale di una fantastica Gotham City notturna e caotica; colonna sonora intensa e suggestiva ricca di brani melodici e romantici; scenografie sontuose, realizzate con l’aiuto della computer grafica; montaggio rapido, arricchito da spettacolari sequenze di inseguimenti in mezzo al traffico cittadino. Un film caratterizzato dalla recitazione drammatica teatrale, da tragedia shakespeariana, di Joaquin Phoenix, da premio Oscar, mai così calato nella parte. Il regista coniuga con sapiente bravura esigenze spettacolari e complessità di sceneggiatura. Pubblico e critica se ne rendono conto.

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Regia. Todd Phillips. Soggetto: Bob Kane (fumetto), Bill Finger, Jerry Robinson. Sceneggiatura: Todd Phillips, Scott Silver. Fotografia: Lawrence Sher. Montaggio: Jeff Groth. Durata: 123’. Genere: Drammatico, Fantastico. Produttore: Bradley Cooper, Todd Phillips. Casa di Produzione: Joint Effort. Distribuzione Italia: Warner Bros. Musiche: Hildur Guonadottir. Scenografia: Mark Friedberg. Costumi: Mark Bridges. Interpreti: Joaquin Phoenix (Arthur Fleck/Joker), Robert De Niro (Murray Franklin), Zazie Beetz (Sophie Dumond), Frances Conroy (Penny Fleck), Brett Cullen (Thomas Wayne), Glenn Flesher (Randall), Bill Camp (ispettore Garrity), Shea Whigham (ispettore Burke), Marc Maron (Gene Ufland), Douglas Hodge (Alfred Pennyworth), Leigh Gill (Gary), Josh Pais (Hoyt Vaughn), Brian Tyree Henry (Carl), Dante Pereira-Olson (Bruce Wayne).

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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]

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