Erasmo il lentigginoso (Film, 1965)

Il titolo italiano non rende giustizia a una commedia divertente e invecchiata benissimo, che in inglese suona con il più consono Dear Brigitte, visto che tutto ruota attorno al tema della passione di Erasmo verso Brigitte Bardot. La storia è raccontata con la leggerezza delle commedie americane di un tempo, il taglio è da cinema per ragazzi ma è consigliato rivedere il film per ogni tipo di spettatore che si affeziona ai personaggi e segue con partecipazione le loro avventure.

Regista (Henry Koster, anche produttore) e sceneggiatori ci fanno conoscere l’insolita famiglia Leaf, guidata da un padre padrone come il professor Robert (poeta e filosofo) che vive in un barcone ancorato sul fiume e odia la modernità, attraverso una serie di siparietti comici ben amalgamati. Robert Leaf (Stewart) è nemico della scienza, parteggia per un mondo dedito alle arti e alla letteratura, imposta la vita familiare su tali basi, ma un giorno si rende conto che suo figlio Erasmo è un genio della matematica. In un primo tempo cerca di nascondere questa dote fuori dal comune, poi cade nella rete di un imbroglione (Williams) che – con la scusa di aprire una fondazione letteraria – sfrutta le doti di Erasmo per vincere alle corse dei cavalli. Tutto finisce bene, come in una buona commedia che si rispetti, soprattutto Erasmo corona il sogno di andare a Parigi per conoscere la bellissima Brigitte, che lo riceve nella sua casa di campagna e si fa scattare una foto con lui.

Regista tedesco naturalizzato statunitense attivo fin dal 1932, alla sua penultima prova, e cast composito – americano e britannico con il cameo francese della Bardot – fanno di questo film un prodotto interessante per rendersi conto di come si costruiva una commedia nei primi anni Sessanta, con grande rispetto per il pubblico e attenzione teatrale alla recitazione e alla scenografia degli ambienti.

James Stewart è bravissimo come sempre in un ruolo che sembra ritagliato su misura per lui, ma anche il piccolo Bill Mumy è un Erasmo credibile, così come la Bardot sprizza fascino da ogni lato. Un film commerciale girato con garbo e professionalità, tra gli Stati Uniti e la Francia, ben fotografato in quattro colori e montato con rapidità. Rivisto grazie a TV 2000 che – oltre ai programmi religiosi tipici del palinsesto – spesso passa buone pellicole del passato che si apprezzano con piacere.

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Regia: Henry Koster. Soggetto: John Haase. Sceneggiatura: Hal Kanter. Fotografia: Lucien Ballard. Montaggio: Marjorie Fowler. Musiche: George Duning. Scenografia: Steven Potter, Walter M. Scott. Costumi: Moss Mabry. Trucco: Ben Nye. Produttori: Fred Kohlmar, Henry Koster. Durata: 100’. Genere: Commedia. Interpreti: James Stewart (prof. Leaf), Fabian (Kenny), Ed Wynn (comandante), Glynis Johns (Vina Leaf), Cindy Carol (Panny), Brigitte Bardot (se stessa), Bill Mumy (Erasmo), John Williams, Jack Kruschen, Charles Robinson, Howard Freeman, Jane Wald, Alice Pearce, Jesse White, Gene O’ Donnell, Orville Sherman, Maida Severn.

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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]

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