La lunga marcia dell’impeachment

Lunedì anche la Commissione giudiziaria della Camera dei Rappresentanti USA inizia la procedura di impeachment contro Trump, già avviata dalla Commissione Intelligence a porte chiuse. Il pubblico potrà perciò vedere accumularsi in diretta le testimonianze e i documenti che sempre più confermano il tentativo del Presidente di condizionare l’appoggio all’Ucraina – e quindi un aspetto fondamentale della politica estera americana – ad un impegno del Presidente ucraino a indagare sul candidato democratico Joe Biden e su suo figlio.

La “difesa” dei Repubblicani, come nota il Washinton Post, è una “non difesa”: insulti, ira smodata contro l’opposizione, tentata squalificazione dei testimoni e pervicacia nel sostenere che fu l’Ucraina, non la Russia, a interferire nelle elezioni del 2016, contro il parere unanime a cui sono giunte tutte le agenzie di sicurezza e di intelligence americane.

Tutto questo condito con assurde, quasi bestiali, manifestazioni di machismo. Trump ha fatto circolare su Twitter un’immagine, diventata virale, di sé stesso col torso di Rambo e il proprio viso (abbastanza ringiovanito).

È impossibile dire come e dove finirà tutto questo, almeno fino a quando i Repubblicani continueranno a fare, in grandissima maggioranza, muro attorno al Presidente. C’è solo da sperare  che, impeachment a parte, il danno politico all’immagine di Trump sia sufficiente a rendere improbabile la sua rielezione.

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