UE-ASEAN, intesa sul Trademark

L’emergenza Covid-19 ha rallentato ma non fermato il processo in atto per raggiungere un accordo commerciale bilaterale tra l’Unione europea e l’ASEAN (l’Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico). Le due regioni hanno comunque continuato a rafforzare il dialogo anche durante la pandemia, mostrando una rinnovata solidarietà e cooperazione. L’UE da parte sua ha mobilitato 350 milioni di euro per combattere la diffusione del coronavirus e mitigare l’impatto della pandemia nella regione dell’ASEAN.

Un’area fondamentale di incontro per raggiungere un accordo commerciale è certamente quello dello sviluppo di un sistema regionale di registrazione dei marchi. Dopo un lavoro durato mesi, iniziato l’anno scorso, durante la presidenza di turno ASEAN della Thailandia, e proseguito anche nel 2020, ad aprile i paesi ASEAN hanno presentato delle nuove linee guida comuni per la registrazioni dei marchi.

Il progetto ARISE + IPR, attuato dall’EUIPO (Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale) ha sostenuto questa attività che avvicina le pratiche dell’UE e degli uffici IP del Brunei, Cambogia, Indonesia, Lao PDR, Malesia, Myanmar, Filippine, Singapore, Tailandia e il Vietnam. Le linee guida comuni sono state riviste per incorporare nuovi standard pertinenti che riflettono le migliori pratiche nei criteri di registrazione dei marchi, incorporando leggi e regolamenti aggiornati di ciascuno stato membro dell’ASEAN. L’aggiornamento evidenzia il passaggio verso l’accettabilità di tipi di marchi non tradizionali, mentre in passato, le linee guida comuni facevano solo riferimento a marchi “visivamente percettibili”. Al contrario, la versione aggiornata incorpora tutti i segni “percepibili”, inclusi segni sonori, odori, segni di gusto e segni tattili.

Questo cambiamento riflette il mutevole panorama dei marchi e lo sforzo straordinario che i paesi dell’ASEAN stanno facendo per formulare e adattare le loro guide linea con gli input forniti dall’UE, congiuntamente con gli sforzi dell’EUIPO incentrati sulla promozione della convergenza nel settore della proprietà intellettuale tra le singole nazioni del sud-est asiatico e l’UE. Tali sviluppi servono alle negoziazioni in corso con la missione di sostenere gli accordi commerciali bilaterali con capitoli completi sui diritti e registrazione dei marchi e sulla proprietà intellettuale.

Attualmente, infatti le imprese europee che voglio avere una presenza nella regione sono tenute a presentare una domanda di marchio distinta in ciascuno stato membro dell’ASEAN o a farlo attraverso il sistema internazionale. Un sistema comune di marchi regionali potrebbe invece ridurre il tempo per le aziende, facilitando la registrazione dei propri marchi una sola volta con una valenza per tutti i paesi dell’ASEAN, e creando così maggiori opportunità e certezza per nuovi investimenti.

©Futuro Europa® Le immagini utilizzate sono tratte da Internet e valutate di pubblico dominio: per segnalarne l’eventuale uso improprio scrivere alla Redazione

Condividi
precedente

Addio memoria orale?

successivo

Trump l’incendiario

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *