La morte accarezza a mezzanotte (Film, 1972)
Luciano Ercoli (Roma, 1929-Barcellona, 2015) è uno dei registi più dotati del thriller italiano, ma ne gira (e produce, con Pugliese) pochi; tra i migliori ricordiamo tre lavori sceneggiati da Ernesto Gastaldi e interpretati da Nieves Navarro (moglie di Ercoli): Le foto proibite di una signora per bene (1970), La morte cammina con i tacchi alti (1971) e La morte accarezza a mezzanotte (1972). Ercoli continua a girare e produrre cinema di genere fino al 1977, poi viene baciato dalla sorte, eredita un capitale, abbandona il cinema e decide di vivere di rendita, in Spagna, insieme alla moglie.
Abbiamo rivisto grazie a Cine 34 La morte accarezza a mezzanotte, titolo che non ha molto a che vedere con la storia, come spesso accadeva negli anni Settanta, periodo storico caratterizzato da titoli a effetto. In breve la storia. La fotomodella Valentina (Scott) si lascia drogare da un giornalista per fare un servizio fotografico, dopo aver assunto la dose vede un omicidio di una donna che pochi giorni dopo viene ritrovata assassinata. Sembra un’orribile macchinazione, Valentina non ha capito chi è l’assassino ma viene perseguitata dal misterioso omicida, entrano in gioco un ex fidanzato, un medico psichiatra, una strana donna, mentre la polizia indaga, ma non crede alla ragazza. Finale a sorpresa, da buon giallo italiano ricco di tensione e di effetti speciali, con spruzzatine sexy (appena accennate) e molto sangue.
Il film è invecchiato benissimo, grazie a una sceneggiatura ben oliata si lascia seguire tra notevoli momenti di tensione ed effettacci truculenti, oltre a godere di una suadente colonna sonora composta da Gianni Ferrio (eccellente Valentina cantata da Mina). Il regista non abusa di zoom e primissimi piani, gestisce bene campi e controcampi, nel finale imbastisce scene d’azione sui tetti e una serie di sequenze ad alta tensione. Bravi gli attori, su tutti una Susan Scotti bella e ispirata che sfoggia una serie di parrucche psichedeliche. Un giallo come non se ne scrivono più. Purtroppo.
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Regia: Luciano Ercoli. Soggetto: Sergio Corbucci. Sceneggiatura: Ernesto Gastaldi, May Velasco. Fotografia: Fernando Arribas. Montaggio: Angelo Curi. Costumi: Barbara Pugliese. Trucco: Irma Bacciardi. Musiche: Gianni Ferrio – il pezzo Valentina (Controluce) è cantato da Mina. Genere: Thriller. Paesi di Produzione: Italia, Spagna. Durata: 103’. Produttori: Alberto Pugliese, Luciano Ercoli. Case di Produzione: Cinecompany, C. B. Films Production. Interpreti: Susan Scotti (Nieves Navarro), Simon Andreu, Peter Martell (Pietro Martellanza), Carlo Gentili, Ivano Staccioli, Claudio Pellegrini, Fabrizio Moresco, Alessandro Perrella, Elio Veller, Luciano Rossi, Raul Aparici, Giuliana Rivera, Anna Recchimuzzi, Pajarito, Guido Spadea, Franco Moraldi, Giorgio Penna, Giacomo Pergola, Roberta Cifarelli, Danilo Bellucci, Claudie Lange.
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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]