Commissione UE contro la deforestazione
Stando ai dati dell’ultima edizione del Rapporto FAO sullo “Stato delle Foreste nel Mondo” del 2020 la situazione delle Foreste e della biodiversità collegata sta rapidamente peggiorando. La deforestazione e il degrado degli habitat ambientali naturalistici appare inarrestabile. Occorrerebbe intervenire con urgenza per tutelare la biodiversità delle Foreste sul Pianeta. Biodiversità che dipende completamente dal modo in cui interagiamo e utilizziamo le Foreste e dall’impatto che le attività umane hanno su di queste.
Stando ai dati del Rapporto dal 1990 a oggi sono scomparsi quasi 420 milioni di ettari di foreste a causa della deforestazione e conversione del suolo ad altri utilizzi, anche se sta andando molto lentamente decrescendo.
La Pandemia che stiamo vivendo ha fatto emergere, ancora una volta in più se mai ce ne fosse stato bisogno, l’importanza imprescindibile per la nostra vita sul Pianeta dell’equilibrio ambientale, sull’uso sostenibile della natura e sulla tutela del suo equilibrio. Ha messo in luce che il benessere della vita degli uomini sul Pianeta è funzione dello stato di equilibrio e incontaminazione dell’ecosistema ambientale in cui ci troviamo.
In questo contesto e per questi motivi la Commissione Europea ha reso nota una nuova Comunicazione, di ampia portata, in cui offre una Strategia completa, a 360 gradi, con cui delinea un quadro di azioni tendenti a proteggere le foreste e, quando possibile, a ripristinarle. Fondamentale è il loro apporto, infatti, nella lotta ai cambiamenti climatici, per il contributo che forniscono come riserva di cibo naturale per un quarto della popolazione mondiale.
La Commissione ha individuato delle priorità da rispettare per raggiungere tutto ciò: ridurre il consumo di alimenti “provenienti dal suolo” e incoraggiare il consumo di alimenti che provengono da un sistema di produzione che non impatti sull’equilibrio ambientale degli ecosistemi delle foreste, contribuendo alla deforestazione; contribuire “con i Paesi produttori di risorse alimentari per diminuire la pressione sulle foreste” e indurre sistemi e meccanismi a catena che contribuiscano alla realizzazione di una cooperazione allo sviluppo che non sia causa diretta o indiretta di deforestazione; “riorientare i finanziamenti verso pratiche più sostenibili di consumo del suolo”; sostenere, attraverso programmi di comunicazione/informazione diretti ai cittadini, la qualità, l’accesso alle informazioni e la disponibilità di notizie corrette sulle foreste e le catene di approvvigionamento dei prodotti, promuovendo, contemporaneamente, la ricerca su nuove modalità di utilizzo del suolo nel rispetto degli ecosistemi naturali anche attraverso meccanismi e soluzione tecnologiche innovative. Come, d’altra parte, era stato sancito nel Green Deal europeo con la Strategia UE sulla biodiversità per il 2030.
Per valutare tutte le misure prese e pianificate, tendenti a ridurre il consumo spregiudicato delle risorse ambientali, avendo, immediatamente, una panoramica completa di queste ha predisposto una piattaforma “multi-partecipativa” sulla deforestazione, il degrado e la rigenerazione ambientale dell’habitat delle foreste: sono riunite per la prima volta una panoramica senza precedenti di stakeholder e competenze – Stati membri UE, le più importanti ONG nel campo della protezione delle foreste, organizzazioni internazionali e industriali, Paesi europei e non europei, compresi i più significativi mercati di consumo extra UE oltre ad alcuni di quei Paesi che sono vittime della distruzione della proprie foreste.
Così come per testare la risposta su questo tema dell’opinione pubblica la Commissione ha aperto una Consultazione pubblica all’inizio di settembre e resterà aperta fino al 10 dicembre prossimo. Favorirà inoltre la promozione dell’utilizzo di sistemi di certificazione riservati ai prodotti che non sono causa di deforestazione e, in base agli esiti della Consultazione pubblica e a quelli risultanti dalla Piattaforma multi-stakeholder, valuterà l’attuazione di ulteriori misure legislative e sistemi di incentivi previste per il secondo trimestre 2021.
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