Italia delle Regioni
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha approvato recentemente le linee guida per l’utilizzo degli impianti di risalita nelle stazioni e nei comprensori sciistici da parte di sciatori amatoriali. “E’ un documento che inviamo al Governo come contributo propositivo per non compromettere la stagione sciistica e per non creare un danno irreversibile all’economia della montagna dei nostri territori”, lo ha annunciato il Vicepresidente della Conferenza delle Regioni, Giovanni Toti (Presidente Liguria) al termine della riunione odierna, “l’auspicio è che, come accaduto in precedenza, il Governo voglia condividere con le Regioni i necessari approfondimenti sul piano della collaborazione istituzionale nell’interesse dei cittadini, del tessuto socioeconomico del Paese, nel rispetto delle necessarie regole di prevenzione”.
“Nel corso del confronto odierno sono emerse però anche altre criticità. C’è prima di tutto – ha spiegato Toti – l’esigenza di considerare nell’ambito dei ristori previsti dalle normative vigenti anche le limitazioni disciplinate da specifiche ordinanze regionali, concertate con il ministero della Salute. Presentiamo poi oggi al Governo – ha proseguito il Presidente della Liguria – un ordine del giorno perché si faccia chiarezza in materia di demanio marittimo, richiedendo chiarimenti in ordine alla disciplina delle proroghe delle concessioni demaniali marittime connesse al necessario rilancio del settore turistico e per contenere i danni subiti dalle imprese a causa dell’emergenza epidemiologica. C’è inoltre – ha aggiunto il Vicepresidente della Conferenza delle Regioni – il tema del coinvolgimento dei medici di medicina generale nella esecuzione dei tamponi rapidi così come previsto dal recente accordo collettivo nazionale ed anche a seguito della sentenza del Tar Lazio. Su questo chiediamo un intervento chiarificatore del Governo riservandoci di costituirci in giudizio come sistema delle Regioni per impugnare la stessa sentenza del Tar al Consiglio di Stato. Da ultimo – ha concluso Toti – la Conferenza delle Regioni ha condiviso un documento con le organizzazioni sindacali con una serie di proposte per contrastare la carenza di personale sanitario ed infermieristico nelle strutture socio-sanitarie per anziani, segnalando In particolare l’esigenza di riformare la disciplina sui limiti per l’assunzione del personale”.
Le Regioni hanno contribuito e stanno continuando a contribuire agli equilibri di finanza pubblica, ora chiedono una forte accelerazione sul tema degli investimenti e per questo motivo hanno concluso con il Governo un accordo nella Conferenza Stato-Regioni del 5 novembre che consente di affrontare e provare a superare diverse criticità a suo tempo segnalate: a partire dal ristoro delle minori entrate per arrivare al fabbisogno sanitario nazionale 2021, dall’attuazione dell’accordo sul trasporto pubblico locale ancorché preveda un fondo ancora sottostimato, fino all’avvio del tavolo tecnico per la ristrutturazione del debito”, lo ha dichiarato Davide Carlo Caparini (assessore al Bilancio della Regione Lombardia e coordinatore della Commissione Affari finanziari della Conferenza delle Regioni) al termine di un’audizione di fronte alla Commissione Bilancio della Camera, durante la quale sono intervenuti l’assessore al Bilancio della Regione Lazio, Alessandra Sartore, ed il Vicepresidente della Regione Siciliana, Gaetano Armao.
“Il nodo centrale – ha proseguito Caparini – è e resta quello di condividere una strategia per investimenti destinati alla crescita. Pensiamo soprattutto alla sicurezza delle reti ferroviarie, al trasporto sostenibile, alla digitalizzazione della pubblica amministrazione, a risorse per la green economy, all’accelerazione e al potenziamento di importanti opere infrastrutturali. Nel Ddl Bilancio 2021 coi sono segnali importanti per quanto riguarda gli investimenti sul territorio destinati agli enti locali, il superamento di alcuni divari attraverso un fondo perequativo infrastrutturale e l’incremento delle risorse destinate agli interventi di per l’edilizia sanitaria e l’ammodernamento tecnologico. Occorre però uno sforzo ulteriore per fare in modo che il fondo nazionale trasporti, da anni sottostimato, abbia una dotazione finanziaria tale da poter rispondere alle esigenze del nostro tempo”. “Sul fronte della sanità se da un lato è vero che per il fondo sanitario 2021 è previsto un incremento di 1 miliardo per il 2021, va però scongiurato che a partire dal 2023 possa riproporsi una logica di tagli”.
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