Immaturi – Il viaggio (Film, 2012)
Mi sono perso quasi tutto del successo di Immaturi, sia il primo film (2011) che la serie televisiva (2018), forse per il timore che si trattasse di prodotti dedicati ad altro tipo di pubblico – veri e propri teen movie – o forse per snobismo, forse per entrambe le cose. L’altra sera mi sono visto Il viaggio, sequel del film capostipite, ambientato nell’isola greca di Paros, che si segue bene anche senza la consapevolezza del prodotto nella sua globalità, data la storia scontata e banale.
Commedia corale, scritta e sceneggiata a imitazione di vere commedie come Sapore di mare o Compagni di scuola, in parte salvata dalla bravura di alcuni attori che garantiscono un pizzico di divertimento. Tra i migliori Maurizio Mattioli, verace padre romanesco, e Giovanna Ralli, madre tutta cuore, ma anche Luca e Paolo – soprattutto il primo – spigliati e sinceri, mentre Memphis e Bova sono tristemente uguali a loro stessi, film dopo film. Tra i ruoli femminili spiccano Luisa Ranieri e Barbora Bobulova, pure se non è questo il film per esaltare indubbie doti recitative.
La trama è ridotta all’osso, segue il sogno di un viaggio da fare tutti insieme, tra ex compagni di scuola, sull’isola greca di Paros, teatro di nuovi amori, tradimenti, riconciliazioni, scoperte e progetti di vita per il futuro. Molti eventi improbabili rendono la sceneggiatura lontana anni luce dalla lezione della commedia all’italiana, al tempo stesso tutto è troppo ordinario per essere nel campo del surreale e del grottesco. Puro television movie, film perfetto per una fiction, per una serata spensierata davanti al televisore in tempi di reclusione da pandemia. Paolo Genovese quello sa fare, in fondo; confesso di non aver amato neppure un suo film, anche se li ho visti tutti, persino il supponente Perfetti sconosciuti. Adesso devo recuperare Immaturi, per dare un senso alla visione storica de Il viaggio, così approfondirò la conoscenza della famiglia di Lorenzo, il rapporto tra Bova e Ranieri, così come avrà un senso compiuto la nevrosi di Ambra Angiolini, cleptomane solitaria.
Buona la fotografia greca e la colonna sonora giovanilistica. Tutto il resto non solo è da dimenticare ma (da parte mia) è già stato abbondantemente dimenticato. Da vedere solo se non avete di meglio da fare.
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Regia: Paolo Genovese. Soggetto e Sceneggiatura: Paolo Genovese. Musiche: Andrea Guerra. Durata: 100’. Genere: Commedia. Casa di Produzione: Medusa Film, Lotus Production. Collaborazione. RDS, Eden Viaggi, Sky Cinema, Technicolor SA, Mediaset Premium. Distribuzione. Medusa Film. Interpreti: Raoul Bova (Giorgio), Ricky Memphis (Lorenzo), Barbora Bobulova (Luisa), Ambra Angiolini (Francesca), Paolo Kessisoglu (Virgilio), Luca Bizzari (Piero), Giovanna Ralli (iole, madre di Lorenzo), Luisa Ranieri (Marta), Anita Caprioli (Eleonora), Alessandro Tiberi (Ivano), Aurora Giovinazzo (Penelope), Maurizio Mattioli (Luigi, padre di Lorenzo), Lucia Ocone (Sonia), Francesca Valtorta (Gloria), Lavinia Longhi (Rita), Aurora Cossio (Ina), Rocío Muñoz Morales (Anna), Luca Zingaretti (Carlo), Vittoria Belvedere (dottoressa), Anna Rezan (ballerina).
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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]