Italia delle Regioni

“Il Recovery Plan è un’occasione unica e formidabile per la ripartenza del nostro Paese dopo l’emergenza Covid. Le Regioni sono pronte a collaborare con il Governo, ribadendo la necessità di un coinvolgimento nella messa a terra di investimenti decisivi per il futuro dell’Italia”. A dirlo il Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Stefano Bonaccini, durante la Conferenza Unificata dell’8 aprile scorso con il Presidente del Consiglio, Mario Draghi.

“Ringraziamo il premier per questa occasione di confronto e a lui abbiamo ribadito che le Regioni sono pronte a dare una mano, perché ci preme più di ogni altra cosa il bene del Paese e la sua ripartenza”, ha detto Bonaccini. Il Recovery Plan è un passaggio fondamentale per il nostro futuro, “e tutti i livelli istituzionali saranno giudicati in base alla loro effettiva capacità di spendere e spendere bene le risorse messe a disposizione dall’Unione europea”. In questa ottica, “il raggiungimento dell’obiettivo di mettere a terra investimenti per oltre 200 miliardi di euro ha bisogno della partecipazione e della massima collaborazione di Regioni, Province e Comuni”.

Bonaccini ha aggiunto: “Sappiamo di avere poco tempo, dunque sono necessari interventi robusti sul piano degli snellimenti procedurali e delle semplificazioni, e penso in particolare al codice degli appalti”. “Su questi e su altri temi sollevati abbiamo riscontrato grande attenzione e sensibilità da parte del Presidente del Consiglio che nonostante i tempi ristretti ci ha anche assicurato che quello odierno è il primo di una serie di confronti fra il Governo, le Regioni e le autonomie locali che avranno luoghi nei prossimi giorni. Credo davvero che oggi – ha concluso Bonaccini – siano state poste le basi di un’alleanza istituzionale del ‘sistema Paese’ per l’attuazione sinergica del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”.

In ambito dell’Associazione dei Comuni Italiani, il pacchetto di emendamenti al dl Sostegni elaborato dall’Anci è stato  inviato al Senato il 9 Aprile.  Le proposte Anci tengono conto delle diverse e principali richieste avanzate dai Comuni. Dallo slittamento al 31 maggio del termine per l’approvazione dei bilanci, alla possibilità  per i Comuni di estendere anche al 2021 le agevolazioni Tari a favore delle categorie economiche colpite dalle restrizioni delle misure anti Covid. Emendamenti anche sull’allungamento al 31 dicembre 2021 dell’esenzione al pagamento del canone unico per l’occupazione di suolo pubblico da parte de gli esercizi commerciali e ambulanti e sulla proroga dei termini per l’avvio dei lavori e progettazione opere pubbliche per messa in sicurezza dei territori dei piccoli Comuni. E ancora la richiesta di  550 milioni di euro per sostegno alimentare e sociale dei soggetti in difficoltà economica e lo stanziamento di 135 milioni di euro, con risorse dirette ai Comuni, in favore dei centri estivi.

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