Chicken Park (Film, 1994)
L’esordio dietro la macchina da presa di Jerry Calà avviene con un film d’autore, una commedia alla Yuppi Du di Celentano, piena di umorismo surreale e di gusto per la parodia colta. Il film, girato in inglese, è intriso di riferimenti a Jurassick Park e a La famiglia Addams – in senso parodistico – oltre a possedere un’atmosfera comico-erotica che ricorda la commedia sexy tradizionale. Alcune sequenze riportano a Il cacciatore, Mamma ho perso l’aereo, le pellicole della serie Godzilla e prodotti comici nordamericani come Hot Shots!. Comicità demenziale, logico, come tradizione de I gatti di vicolo dei Miracoli e dello stesso Calà, che per l’occasione rinuncia alle classiche gag che lo caratterizzano per volare più alto, abbandonandosi al surreale venato di trash.
In breve la trama. Tutto è ambientato nella Repubblica Dominicana, dove Vladimiro Corsetti (Calà), allevatore di galli in crisi, si è rifugiato dopo un atto di sabotaggio da parte della concorrenza, insieme al fido Joe, il gallo da combattimento preferito. Il gallo viene rapito dai loschi figuri del Chicken Park, messo in piedi dal minuscolo quanto folle dottor Eggs (Steven Meyers) con lo scopo di dare vita a un parco di galli giganti, usando Joe per farlo accoppiare con altri esemplari. Vladimiro si trova prigioniero insieme alla dottoressa Sigourney (Demetra Humpton) – scelta in modo surreale come protagonista tra i frequentatori di un cinema – e conosce la singolare famiglia dello scienziato pazzo.
Molte le trovate comiche da ricordare, a parte la sequenza di metacinema con Calà che indica la Humpton seduta in una sala, lei si alza ed entra nel film per prendere il posto della protagonista, dopo essersi liberata di fidanzato e suocera. La parte erotica è nella mani e nel corpo della Humpton, fresca del ruolo televisivo come Valentina di Crepax, molto sexy e dotata di giusta ironia. Degna di nota la parte in cui il suo corpo è così eccitato da andare in ebollizione, Calà vorrebbe cuocere due uova sul ventre della donna, ma lei chiede di più da un italiano, così il nostro eroe prende una pentola e fa bollire l’acqua con gli spaghetti. Magari un cuoco direbbe che la pasta viene cotta alla francese, perché bolle insieme all’acqua, ma trattandosi di una gag riuscita e non di alta cucina, si perdona.
Tutta la parte ironica che è una parodia de La famiglia Addams è straordinaria, con la mano che soddisfa sessualmente la moglie bruttissima dello scienziato pazzo. Divertente il tormentone dello scheletro di gallo preistorico costruito da due scienziati, sempre distrutto da qualche incidente, fino al suicidio della coppia per sfinimento. Ibridus, invece, è il comico gallo gay gigante che viene accontentato con prede prelibate e che nel finale vorrebbe violare persino Calà. Demetra Humpton, invece, rischia di essere violentata da un gallo virile, mentre il povero Joe finisce divorato dai polli giganti mentre Calà commenta (assaggiandone i resti) che tutto sommato era buono. I figli di Eggs sono due Hansel e Gretel cattivissimi che prendono a frecciate il cameriere di palazzo, ricalcato sulle fattezze di Edward Mani di Forbice, inoltre ne combinano di tutti i colori ai danni dei fuggiaschi.
Fotografia caraibica di Blasco Giurato, effetti speciali artigianali in sintonia con l’economia trash del prodotto, colonna sonora ben confezionata dalla coppia Smaila-Nuti. Jerry Calà è perfetto sia come regista che come attore. Un film divertente che in Italia ha avuto una modesta circolazione televisiva e non è mai stato sottoposto a visto censura per autorizzarne l’uscita nelle sale. Prima nazionale durante la quattordicesima edizione del Fantafestival di Roma, poi subito televisione, Italia 1, nel 1995, con un discreto gradimento Auditel (4 milioni di spettatori). Distribuito nei cinema solo nel 1996, soltanto all’estero, con buon successo: in Turchia (Pilic parki) e in Spagna (Pollo jurassico). Uscito in VHS, poi in DVD in Ungheria, Germania, Russia e Thailandia. Girato nei Caraibi, soprattutto Repubblica Dominicana, alcune sequenze in Abruzzo, zona L’Aquila. Recuperatelo, ché ne vale la pena, nonostante i critici importanti storcano la bocca
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Regia: Jerry Calà. Soggetto: Galliano Juso. Sceneggiatura: Gino Capone. Fotografia. Blasco Giurato. Musiche: Umberto Smaila, Giovanni Nuti. Costumi: Alessandra Cardini. Casa di Produzione: Metro Film. Paese di Produzione: Italia, 1994. Durata: 98’. Genere: Commedia demenziale fantastica. Interpreti. Jerry Calà (Vladimiro Corsetti), Demetra Hampton (Sigourney), Rossy de Palma (Necrophelia Addams), Lawrence Steven Meyers (dott. Eggs), Alessia Marcuzzi (hostess), Blynn Jeffrey Mark (Jack), Simone Canosa (Hansel), Eleonora Rossi (Gretel), Joanna Chatton (amante del dott. Eggs), Leonardo Petrillo (Edgar), Paolo Paoloni (scienziato).
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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]