Film d’amore e d’anarchia (Film, 1973)

Titolo interminabile, come moda degli anni Settanta ma anche una sorta di tradizione per la Wertmüller: Film d’amore e d’anarchia – ovvero “Stamattina alle dieci in via dei Fiori nella nota casa di tolleranza…”. Lina Wertmüller è regista longeva – nata nel 1928 – e prolifica, prima donna nominata all’Oscar (Pasqualino Settebellezze), Premio Oscar alla Carriera nel 2019. Molti film interpretati dalla coppia Giannini-Melato, tra questi Mimì metallurgico e Travolti da un insolito destino, senza tacere di Film d’amore e d’anarchia, tutte opere che resteranno negli annali del cinema italiano.

In sintesi la trama. Un anarchico lombardo (Giannini), in missione a Roma per uccidere Mussolini, trova asilo in una casa di tolleranza da una compagna che fa la vita (Melato), finisce per innamorarsi di un’altra prostituta (Polito) e – nonostante la ragazza faccia di tutto perché non finisca nei guai – in un impeto di follia aggredisce una pattuglia di carabinieri e viene arrestato. L’anarchico non avrà neppure l’onore dei giornali che parlano di attentato, non ci sarà una fucilazione in piena regola, ma il regime archivierà il gesto come l’atto di un folle, ucciso dalla polizia, ma rubricato come suicida in cella.

Giancarlo Giannini vince la Palma d’Oro a Cannes per un’interpretazione straordinaria, calandosi anima e corpo nei panni di un disperato che ha una paura folle di quel che sta facendo ma sa che deve farlo come debito d’onore nei confronti di un amico. Molto brava Mariangela Melato come prostituta maneggiona piena di carattere che protegge l’anarchico spacciandolo per suo cugino. Non è da meno Lina Polito, la Tripolina, altra prostituita della casa che finisce per innamorarsi del contadino e sogna di fare una vita normale. Il gineceo della casa di tolleranza vede la presenza di molte buone attrici come Anna Melato (canta la canzone dell’anarchico Soffiantini), Enrica Bonaccorti, Pina Cei (la maitresse), Elena Fiore, Giuliana Calandra, Isa Danieli, Anna Bonaiuto.

Lina Wertmüller realizza una ricostruzione del periodo storico quasi perfetta, mostrando la vita di una casa di tolleranza, le liti tra donne, il pranzo comune, la scelta della ragazza da parte dei clienti e le povere camere dove si consumavano i rapporti. Eros Pagni è divertente come grottesca figura di fascista fiorentino innamorato del suo duce e intenzionato a uccidere tutti gli oppositori. Giuseppe Rotunno fotografa una Roma solare e notturna, spesso deserta, spopolata dalla canicola estiva, immortalando monumenti e paesaggi. Lina Wertmüller come al solito scrive e sceneggia con cura la storia, dirige gli attori con mano ferma e spesso racconta solo per immagini (la vita nella casa, i volti delle donne, l’amore tra l’anarchico e la ragazza) ricorrendo a intensi primi piani ed evocativi piani sequenza. La colonna sonora strumentale di Nino Rota e Carlo Savina è un valore aggiunto, tra l’altro può contare su brani come Canzone Arrabbiata (Nino Rota) – già usato in Fantasmi a Roma (1961), cantato da Anna Melato – Antonio Soffiantini detto Tunin (Anna Melato), Ninna Nanna e Canzone Appassionata (Isa Danieli).

Un film realistico e grottesco che cambia registro da commedia a dramma senza soluzione di continuità e che racconta un’epoca grazie a una storia che appassiona e coinvolge.

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Regia, Soggetto, Sceneggiatura: Lina Wertmüller. Fotografia: Giuseppe Rotunno. Montaggio: Franco Fraticelli. Musiche: Nino Rota, Carlo Savina. Scenografia e Costumi: Enrico Job. Arredatore: Emilio Baldelli. Trucco: Michele Trimarchi. Paesi di Produzione: Italia, Francia. Durata: 125’. Genere:  drammatico. Produttore: Renato Cardarelli. Case di Produzione: Euro International Films (Roma), Labrador Films (Parigi). Distributore: Euro International Films (Italia). Interpreti: Giancarlo Giannini (Antonio Soffiantini detto Tunin), Mariangela Melato (Salomè), Eros Pagni (Giacinto Spatoletti), Lina Polito (Tripolina), Pina Cei (Madame Aida), Elena Fiore (donna Carmela), Giuliana Calandra, Isa Bellini, Enrica Bonaccorti, Anna Bonaiuto, Anita Branzanti, Maria Sciacca, Anna Melato, Gea Linchi, Anna Stivala, Josiane Tanzilli, Valeria Piaggio, Franca Salerno (prostituite della casa), Roberto Herlitzka (Pautasso), Anna Maria Dossena, Mario Nandi, Maria Capparelli, Gianfranco Barra (carabiniere), Luigi Antonio Guerra, Lorenzo Piani.

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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]

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