I cancelli del cielo (Film, 1980)

Un capolavoro assoluto del cinema western che non fu riconosciuto come tale quando uscì sul grande schermo, né in patria né all’estero, complice alcuni tagli incoscienti che snaturavano l’opera. Michael Cimino era in ascesa come regista, veniva dai 5 Oscar de Il cacciatore (1978) e poteva permettersi una produzione faraonica. I cancelli del cielo, però costa davvero tanto, persino troppo, supera di quattro volte il budget, oltre tutto è un flop commerciale che – agli occhi dei produttori – non giustifica la spesa sostenuta.

Il tempo rende giustizia a un’opera memorabile che racconta un’epopea western del 1890, un conflitto romanzesco che funge da cartina di tornasole per le dispute reali, tra proprietari terrieri e immigrati nella contea di Johnson. Grandi interpreti ben calati nei ruoli, attori ispirati come Kris Kristofferson, Christopher Walken, John Hurt, Sam Waterston, Brad Dourif, Isabelle Huppert, Joseph Cotten e Jeff Bridges. Scenografia suntuosa, con profusione di comparse e ricostruzione certosina – quasi felliniana o viscontiana (la sequenza del ballo) – dei luoghi storici. Colonna sonora sinfonica, suadente e d’atmosfera, di David Masfield, composta con sonorità europee mixate a musica folclorica western. Fotografia luminosa di un paese tra laghi, fiumi e montagne rocciose, ma anche vaste praterie. Tecnica di regia aggressiva (non è un difetto, come molti hanno sostenuto) e potente, con immagini a effetto che vogliono improntare la pellicola a un crudo realismo (la violenza carnale).

Abbiamo visto la versione originale da 219’ – inedita in Italia – grazie al lavoro certosino di Rai Movie, diretta dal cinefilo Alberto Farina, che riporta in vita parti di film mai doppiate lasciando i dialoghi inglesi con sottotitoli in italiano. La nuova edizione conserva tutta la prima parte, l’antefatto universitario, la festa di laurea che si svolge vent’anni prima dei cruenti episodi narrati. James Averill (Kristofferson) è l’eroe senza macchia e senza paura, lo sceriffo federale, ricco e benestante, innamorato della donna perduta (Ella-Huppert), tenutaria di un bordello, che cerca di difendere i poveri immigrati dai ricchi quanto feroci proprietari. Nathan (Walken) è l’amico del protagonista che gli contende l’amore della bella Ella, lotta pure lui per la giustizia ma non fa una bella fine.

Cinema drammatico più che western di frontiera, storia romanzata di un periodo difficile degli Stati Uniti, che trova la sua consacrazione in un finale realistico e senza speranza. Il potere trionfa, come sempre, anche se la giustizia non è dalla sua parte, perché le leggi vengono fatte da chi detiene le leve del comando e la povera gente conta solo come carne da macello. Morale perfida, purtroppo nella maggior parte dei casi realistica. I cancelli del cielo deriva il suo titolo dal nome della stanza (Heaven’s Gate) dove si riuniscono i nuovi proprietari terrieri per danzare ed esibire i certificati relativi ai loro diritti. Un film che resterà nella storia per non essere stato compreso da pubblico e critica, oltre ad aver fatto fallire la United Artists, rivalutato nel tempo come uno dei dieci capolavori da salvare nel genere western. A mio parere un film epocale, coinvolgente nonostante la lunghezza, una storia narrata con i ritmi e la classe di Sergio Leone, molto più vicino al miglior western italiano che al cinema nordamericano classico. Capolavoro che trovate su RaiPlay.

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Regia: Michael Cimino. Soggetto e Sceneggiatura: Michael Cimino. Fotografia: Vilmos Zsigmond. Montaggio: Tom Rolf, William Reynolds, Lisa Fruchtman, Gerald B. Greenberg. Effetti Speciali: Paul Stewart, Ken Pepiot, Stan Parksm, Samuel E. Price, James Camomile, Kevin Quibell. Musiche: David Mansfield. Scenografia: Tambi Larsen. Costumi: J. Allen Highfill. Trucco: Ben Nye. Produttore: Joann Carelli. Produttori Esecutivi: Denis O’Dell, Charles Okun, William Reynolds. Casa di Produzione: Partisan Productions. Distribuzione: United Artists. Titolo Originale: Heaven’s Gate. Lingue: inglese, russo, francese, polacco, tedesco. Paese di Produzione: USA. Versioni: 219’ (originale) – 149’ (cut) – 216’ (director’s cut). Genere: western, drammatico, storico, avventuroso, sentimentale. Interpreti: Kris Kristofferson (James Averill), Christpher Walken (Nathan D. Champion), John Hurt (William C. Irvine), Sam Waterston (Frank Canton), Brad Dourif (Sig. Eggleston), Isabelle Huppert (Ella Watson), Joseph Cotten (reverendo), Jeff bridges (John L. Bridges), Geoffrey Lewis (Fred), Paul Koslo (Charlie Lezak), Richard Masur (Cully).

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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]

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