Italia delle Regioni

“E’ prioritaria l’apertura delle scuole e quindi la presenza degli studenti in piena sicurezza, superando definitivamente la didattica a distanza”, dichiara Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni, che ha esaminato i documenti sul Piano di monitoraggio della pandemia nelle scuole primarie e secondarie di primo grado e le Indicazioni strategiche nelle scuole redatti da diversi soggetti istituzionali coordinati dal ministero della Salute.

“In particolare nel condividere gli obiettivi del Piano di monitoraggio – ha spiegato Fedriga – lavoriamo con il Governo a migliorare alcuni aspetti tecnici collegati alle cosiddette ‘scuole sentinella’. Sistema già operativo in alcune regioni, al fine di poter effettuare test periodici su centinaia di migliaia di studenti nelle scuole primarie e secondarie di primo grado. Si sottolinea la necessità di chiarimenti sulla validazione metodica dei campioni salivari e il conseguente aggiornamento della circolare ministeriale. Si evidenzia anche l’indispensabile predisposizione di una modulistica unica e di un accordo nazionale per i test con le farmacie, così come è già avvenuto per le vaccinazioni”.

“Per quanto riguarda, invece, le Indicazioni strategiche le osservazioni sono solo tecniche e il parere è positivo. Le Regioni sono pienamente coinvolte nel processo di contrasto alla pandemia, mettendo a disposizione tutti i supporti operativi necessari per facilitare e rafforzare le azioni di monitoraggio, dai test ai tamponi, nonchè per accelerare la campagna di vaccinazione di ragazzi e operatori. E’ fondamentale – ha evidenziato Fedriga – non solo nelle scuole la prevenzione. In questa battaglia non sono accettabili defezioni, solo uniti possiamo sconfiggere definitivamente il virus e quindi prevenire e ridurre le possibilità di contagio”.

Va considerato a questo proposito, che a  seguito  del  parere  reso in Conferenza Unificata tenutasi ad inizio agosto scorso, è stato pubblicato  il “Piano Scuola 2021/2022” approvato con decreto del Ministero Istruzione n. 257 del 6 agosto 2021 che recepisce le indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico del 12 luglio 2021 e si pone come obiettivo prioritario la ripresa della didattica in presenza.

L’Anci, insieme all’Upi, in sede tecnica ha presentato un documento di proposte puntuali sui temi di interesse degli Enti Locali. In particolare sono state evidenziate le necessità  di risorse per gli interventi sugli edifici e di garanzie sull’incremento del personale per tutto l’as 2021/2022 per lo sdoppiamento delle classi.

Anche a  seguito  delle ripetute sollecitazioni da parte di ANCI di procedere con la massima urgenza all’erogazione delle risorse in vista della ripresa del prossimo anno scolastico,  il  Ministero dell’Istruzione, con Avviso pubblico del 6 agosto 2021 ha messo a disposizione finanziamenti per 200 mln di euro finalizzati agli interventi di messa in sicurezza e adattamenti spazi in aggiunta ai 70 mln già previsti per affitti e noleggi nel dl 77/21 convertito nella L. 106/21 Sostegni bis.

Riguardo ai servizi educativi e le scuole infanzia, il Piano fa riferimento, come lo scorso anno, alla stabilità dei gruppi. ANCI aveva chiesto  la possibilità di prevedere che tale stabilità non fosse limitata ad un solo gruppo classe/sezione ma estesa a un gruppo di almeno due/tre sezioni/classi. Analogo criterio  richiesto anche per il pre e post scuola. Proposta purtroppo non accolta ma che avrebbe permesso una migliore organizzazione del servizio evitando un’ingiustificata lievitazione di costi. È stato inserito l’inciso, rispetto all’originaria versione, “nei limiti della migliore organizzazione possibile” che dovrebbe permettere una flessibilità nei casi oggettivamente motivati.

Le altre misure contenute nel Piano. Tutti in presenza: per l’avvio dell’anno scolastico 2021/2022 la sfida del Piano Scuola è assicurare a tutti lo svolgimento in presenza delle attività scolastiche. La vaccinazione come misura fondamentale di prevenzione: la vaccinazione costituisce la misura di prevenzione pubblica fondamentale ed è  essenziale che il personale docente e non docente, su tutto il territorio nazionale, partecipi alla campagna di vaccinazioni. Misure di contenimento del contagio: con riferimento agli studenti, il dispositivo di protezione respiratoria previsto è la mascherina, preferibilmente di tipo chirurgico o di comunità (solo di tipo chirurgico ove non sia possibile rispettare il distanziamento). Per il personale della scuola, invece, il dispositivo di protezione delle vie respiratorie da adottarsi è la mascherina chirurgica o altro dispositivo previsto dal datore di lavoro sulla base della valutazione del rischio. I bambini sotto i sei anni di età continuano a essere esonerati dall’uso di dispositivi di protezione delle vie aeree. Ristorazione scolastica: è confermato l’uso della mascherina da parte degli operatori. La somministrazione potrà quindi avvenire nelle forme usuali e senza necessariamente ricorrere all’impiego di stoviglie monouso sia nelle mense sia in altri locali a ciò destinati, anche temporaneamente. È confermata la necessità di assicurare il rispetto delle ordinarie prescrizioni di distanziamento durante la consumazione di pasti e nelle fasi di ingresso e uscita e nei locali dedicati alla refezione. Trasporti: relativamente ai trasporti, trova conferma il finanziamento di servizi aggiuntivi programmati per effetto del limite al coefficiente di riempimento dei mezzi. È confermata  l’attività del tavolo di coordinamento operante presso ciascuna Prefettura per la definizione del più idoneo raccordo tra gli orari di inizio e termine delle attività didattiche e gli orari dei servizi di trasporto pubblico locale. Palestre scolastiche: il distanziamento interpersonale deve essere di due metri. Si limita l’utilizzo dei locali della scuola alla realizzazione di attività didattiche, fatto salvo il caso, in zona bianca, in cui vi siano accordi con gli Enti Locali proprietari delle palestre che ne prevedano l’utilizzo da parte di soggetti esterni. In caso di situazioni epidemiologiche non favorevoli (es. zona arancione), le istituzioni scolastiche e gli Enti Locali proprietari degli immobili valuteranno l’opportunità di sospendere le attività dei soggetti esterni, almeno fino al rientro in zona bianca del territorio di riferimento. Potenziamento degli organici delle scuole statali: per consentire alle istituzioni scolastiche la pianificazione flessibile di tempi e spazi necessari a garantire lo svolgimento in sicurezza delle attività scolastiche in presenza, come previsto dal Dl Sostegni bis è destinata parte della quota non spesa nell’as 2020/21 per l’attivazione di incarichi temporanei di personale insegnante e di personale ATA fino al 31 dicembre 2021. Saranno attivati altresì fino al 31 dicembre 2021 ulteriori incarichi per  il recupero degli apprendimenti che potrà riguardare tutti i gradi di istruzione, fin dalla scuola dell’infanzia.  Le risorse saranno ripartite tra gli Uffici Scolastici Regionali e, per il loro tramite, tra le istituzioni scolastiche.

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