Parlami di Lucy (Film, 2018)

Parlami di Lucy di Giuseppe Petitto è un film onirico e claustrofobico, intriso di cambi di prospettiva, di salti temporali e allucinazioni fantastiche che prendono il posto della realtà. In breve la trama. Nicole vive tra le montagne del Trentino con la figlia Lucy di otto anni, solitaria e piena di problemi, e il marito Roman di origine austriaca, che la tradisce con una ragazza più giovane dalla quale ha avuto un figlio. Il dramma si consuma il giorno del compleanno di Lucy, quando la madre – completamente ubriaca – confida alla bambina che suo padre la lascerà, perché ha organizzato una fuga con l’amante.

Non riveliamo il finale, intenso e cupo, drammatico e sconvolgente, ma la pellicola è costruita sui sogni ed è pervasa dagli incubi di Nicole che vede un mondo come lei vorrebbe, composto di oscure presenze e arcani desideri. Fotografia cupa e notturna, musiche angoscianti e oppressive, tono drammatico, recitazione intensa da parte della Liskova nei panni della madre.

Film poco visto, distribuito solo ad aprile 2018, è l’ultimo lavoro di Petitto prima della scomparsa, che dimostra tutto il suo mestiere di documentarista nelle riprese innevate delle montagne trentine, tra Dobbiaco e Madonna di Campiglio. Ottima la direzione di attori, anche se la vera protagonista è un’eccellente Antonia Liskova che presta il volto disperato e le movenze da folle a una Nicole in preda a ubriachezza abituale, tormentata dai dubbi e dai rimorsi. Michael Neunschwander è un marito ordinario e composto, Linda Mastrocola una bambina diligente, Mia Skrbinac si vede poco nei panni dell’amante.

Una pellicola drammatica, intensa e coinvolgente, che affronta – senza fare sconti a nessuno – il problema dell’alcolismo e della depressione, ma anche il delicato rapporto all’interno di una coppia disgregata. Film che a tratti diventa un thriller psicologico, risente della lezione di Antonioni nella costruzione dei personaggi e nella descrizione della complessa comunicazione tra coniugi.

Giuseppe Petitto (Catanzaro, 1969 – Staletti, 2015), apprezzato regista di documentari, attivo nel campo dei diritti umani, ha realizzato soltanto due lungometraggi: Augen ZuOcchi chiusi (2015) e questo Parlami di Lucy (2018). Morto a soli 46 anni in seguito a un incidente stradale, è stato spesso premiato per la sua attenzione ai diritti umani e sociali. Apprezzato da Martin Scorsese, ha lavorato con Gino Strada in Afghanistan. Recuperate i suoi lavori. Vale la pena.

. . .

Regia: Giuseppe Petitto. Soggetto e Sceneggiatura: Giuseppe Petitto, Kim Gualino. Fotografia: Giuseppe Petitto, Annalisa Forgione, Elio Gentile. Montaggio: Davide Manca. Produttori: Martha Capello, Elda Guidinetti. Musiche: Theo Teardo. Case di Produzione: Martha Production, Ventura Film, Gustav Film. Distribuzione Italia: Altre storie. Lingua originale: italiano, tedesco, slovacco. Paese di Produzione. Italia, 2018. Durata: 84’. Genere: drammatico. Interpreti: Antonia Liskova (Nicole), Michael Neunschwander (Roman), Linda Mastrocola (Lucy), Mia Skbrinac (Helen).

©Futuro Europa® Le immagini utilizzate sono tratte da Internet e valutate di pubblico dominio: per segnalarne l’eventuale uso improprio scrivere alla Redazione

[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]

Condividi
precedente

Francia, Presidenza Semestre UE

successivo

La strana follia

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *