I falsi argomenti
Mentre aggressione e distruzione vanno avanti in Ucraina e la diplomazia avanza a passi di lumaca, la propaganda del Cremlino si fa più intensa. La “Nave corazzata” è un quotidiano online, “rete internazionale”, di assai dubbia origine. Basta aprire il sito in un qualsiasi giorno, per capire subito di che si tratta. Per fare un semplice esempio, l’edizione del 14 marzo riportava, ovviamente senza nessuna prova, che il giornalista americano ucciso dai russi a Kiev “era una spia”; che gli americani hanno installato laboratori di armi biologiche in Polonia e Romania, e così di seguito. La tecnica è sempre la stessa, da Hitler in giù; fabbricare un falso, ripeterlo senza smettere, perché c’è sempre gente disposta a credere a qualsiasi fandonia. Il principio è calunniate, calunniate, qualcosa resterà. Si tratterebbe comunque di opinioni legittime nel mondo libero (non certo in Russia) se non puzzassero a distanza di “intossicazione” fabbricata e pagata da Mosca.
Ma vediamo di esaminare da vicino gli “argomenti” usati per beatificare Putin e farne una specie di santo pacifista che la guerra la fa perché costretto.
Gli ucraini sono nazisti. Curioso per un popolo che ha perduto milioni di uomini a causa dei tedeschi e ha come presidente un ebreo. Questi “nazisti” hanno organizzato la grande manifestazione popolare della Piazza Maidan. Falso: nella Piazza Maidan c’erano centinaia di migliaia di persone, di tutte le età, condizioni e idee, che reclamavano il loro destino europeo. La risposta è stata l’annessione della Crimea.
I russofoni del Donbass non sono separatisti (per carità!), vogliono solo l’autodeterminazione come se, sul medio-lungo termine, non fosse la stessa cosa!
I nazisti ucraini hanno per molti anni perseguitato e massacrato i poveri russofoni. Nessun rapporto serio, per esempio dell’ONU o dell’OCSE, lo dice. Il fatto è che l’Ucraina ha chiesto alla Corte Internazionale di Giustizia dell’ONU di investigare su queste accuse. L’accusa è quella usata da Hitler contro i cattivi cecoslovacchi per giustificare l’annessione dei Sudeti e poi la sottomissione dell’intera Cecoslovacchia.
La NATO si è allargata per accerchiare e minacciare la Russia. Falso! L’allargamento l’ho vissuto in prima persona, ho visto con i miei occhi i Paesi dell’Est che battevano con angosciosa insistenza alla nostra porta per trovare protezione da quello che sapevano, prima o poi, inevitabile (Lech Walesa lo profetizzò in una riunione della NATO, che non dimenticherò mai, già nel 1996). E se non ci fossero la NATO e la forza americana, la Russia post-eltsiniana li avrebbe divorati uno ad uno, dai Baltici alla Polonia, dalla Bulgaria all’Ungheria, per poi minacciare direttamente un’Europa indifesa. Perché tale è la natura della Bestia.
L’Ucraina era una minaccia per la Russia. Bum! Il rapporto di forze è da uno a cinque e nel 1994 l’Ucraina (allora terza potenza nucleare del mondo) ha ceduto tutto il suo arsenale alla Russia, in cambio di una garanza russa e americana di rispetto della sua indipendenza e integrità territoriale.
Putin ha fatto la guerra “su domanda del suo Parlamento”. Se non fosse tragico sarebbe comico, sapendo chi controlla la Duma! Ma davvero si può credere allo spirito democratico di un vecchio arnese del KGB?
Questi i falsi argomenti, ma non c’è mai il Bene assoluto e il Male assoluto. Può darsi (salvo Hitler, Stalin etc.), ma dobbiamo scegliere tra un male maggiore e uno minore, che non ci colpisce direttamente. Perciò nel 1949 abbiamo scelto gli americani, che sono largamente imperfetti e commettono errori e anche sopraffazioni, ma due volte hanno mandato i loro giovani a morire per la nostra libertà e per 40 anni ci hanno impedito di essere sovietizzati. 40 anni nei quali abbiamo avuto limitazioni nella nostra politica estera, ma assoluta libertà all’interno. La realtà è che è possibile denigrare gli americani perché sono qui a garantirci il diritto di denigrarli.
Ogni argomento, per giusto o capzioso che sia, deve cedere di fronte ai fatti, anche se – è una vecchia storia – l’ideologia è impermeabile ai fatti. E i fatti sono i nostri occhi, se non li acceca l’ideologia, la malafede o la propaganda pagata: c’è un grande Paese che aggredisce un vicino più piccolo, che lotta per sopravvivere: ci sono centinaia di morti, case sventrate, milioni di profughi. Il resto sono illazioni senza base.
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