Desiderio di rivolta

In questa estate caldissima senza nuvole e senza pioggia sono molti i quesiti del cittadino medio. Ha in mente tante cose da quando si è reso conto, facendo la spesa, di come le cose che per diritto divino dovrebbero avere sempre lo stesso prezzo, in realtà erano aumentate. Allora si è informato e, oltre alle scene di pietà dei TG, ha letto anche reportage veri sulla guerra in Ucraina. Era scettico mentre guardava la TV e si chiedeva “ma possibile che tutti i civili sono poveri senza denti e vivono insieme alle galline? Ma possibile che intervistano solo gli straccioni? È una guerra fatta ai disperati?”. Oppure si chiedeva “ma come stanno messi male da quelle parti, tutte catapecchie tutti sessantenni che dimostrano 90 anni”.

Ma forse lui era sciocco. Era sciocco anche quando si chiedeva come mai i pomodori che crescono a venti metri da casa sua erano all’improvviso raddoppiati, sempre a causa della guerra. Eppure, crescono in Italia in un orto che il cittadino semplice conosce da sempre. Eppure, forse a causa dei missili su Mariupol, i suoi pomodori costavano il doppio. Il cittadino semplice sempre più confuso osservava come la guerra lo rendeva sempre più povero e si chiedeva chi mai vincerà, cosa accadrà dopo e quanto costeranno i pomodori; ma non trovava risposte, lui non capiva i professori in tivvù, i politici in tivvù, le interviste a vecchie sdentate in tivvù, i reportage in villaggi che sembrava non avessero mai visto civiltà alcuna.

Era pieno di dubbi mentre combatteva con un caldo bestia risparmiando sull’ elettricità, spegnendo il ventilatore. E allora come un fulmine in ciel sereno scoppia un’altra guerra; stavolta la guerra fatta di parole e stracci tra personaggi ben vestiti molto atteggiati che sembrano voler fare il bene dell’umanità.

Gente che parla, si agita ma non suda forse perché a differenza del cittadino semplice sta in una stanza con 18 gradi. Forse perché non deve risparmiare, deve far risparmiare. A quel punto come risvegliatosi da un antico torpore il cittadino semplice ha un guizzo. Ma niente niente questi tipi qui in nome di che cosa poi faranno cadere il Governo? Proprio ora, proprio in questa emergenza. E con questo sospetto che lievita come una torta in forno il cittadino semplice è al bivio. Comprare una cintura esplosiva su internet (si trova tutto) e farsi esplodere davanti al Parlamento – ma poi dopo i titoli del TG di una sera non fregherebbe più nulla a nessuno – oppure drogarsi, oppure ubriacarsi oppure.

La fine della storia è a scelta e la scopriremo solo vivendo.

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