UE, le politiche sanitarie

La pandemia di Coronavirus ha dimostrato che l’UE ha bisogno di un maggiore coordinamento tra gli Stati membri durante una crisi sanitaria, di una maggiore capacità a livello dell’UE per prepararsi alle crisi sanitarie e contrastarle, nonché di maggiori investimenti nei sistemi sanitari per garantire che siano pronti alle sfide future, anche se responsabilità di organizzare e fornire cure sanitarie e sicurezza sociale appartiene in primo luogo ai governi nazionali. Ma la pandemia ha evidenziato che l’attuale mercato del lavoro e la libera circolazione di persone e beni nel mercato interno, richiedono un coordinamento delle politiche per la salute pubblica. L’UE emette raccomandazioni, sviluppa e approva leggi e standard per proteggere i cittadini, sia per quanto riguarda prodotti e servizi (medicinali, dispositivi medici, dispositivi medici elettronici) che per i pazienti (regole sui diritti dei pazienti alle cure transfrontaliere nei paesi UE).

Attualmente le politiche sanitarie europee vengono finanziate dal programma ‘UE per la salute’, che incoraggia la cooperazione e promuove le strategie per una buona salute e un efficiente sistema sanitario. Si tratta del terzo programma in materia di salute per il periodo 2014-2020 fa seguito a quelli noti rispettivamente come “programma di sanità pubblica” (2003-2007) e “secondo programma in materia di salute” (2008-2013). In risposta alle richieste del Parlamento, la Commissione ha proposto il nuovo programma sanitario EU4Health (UE per la salute), approvato poi dal Parlamento a marzo 2021. Il programma ha un budget pari a €5.1 miliardi con l’obiettivo di colmare le lacune rivelate dalla pandemia, migliorare la capacità dell’UE nel gestire le crisi e promuovere innovazioni e investimenti nel settore sanitario. L’idea è che il programma EU4Health costituisca una risposta globale alla richiesta politica di riflettere sugli insegnamenti tratti sia dalla crisi del coronavirus che dai precedenti programmi sanitari. Il nuovo programma punta a proteggere le persone da gravi minacce sanitarie che si propagano oltre i confini nazionali, garantire la disponibilità di farmaci e dispositivi medici e rafforzare i sistemi sanitari nei paesi dell’Unione europea. I fondi per le politiche sanitarie arrivano anche dal programma Orizzonte Europa, dal Fondo sociale europeo plus (FSE+), dalla Politica di coesione dell’UE e dal Fondo europeo per gli investimenti strategici.

I punti critici nella politica sanitaria UE sono vari, ad esempio nel 2019, l’Agenzia europea per i medicinali (EMA) ha autorizzato 103 farmaci orfani (destinati al trattamento di malattie rare) ma solo la metà di essi è stata immessa sul mercato, con un ritardo medio di due anni. Per affrontare questo problema, i deputati chiedono che i tempi di approvazione dei farmaci siano ridotti a livello nazionale e allineati a quelli dell’EMA per garantire un accesso rapido e paritario ai farmaci in tutta l’UE. Inoltre, il Parlamento europeo ha sottolineato che l’industria farmaceutica deve essere rispettosa dell’ambiente e climaticamente neutra per tutto il ciclo di vita dei medicinali ed è necessario rafforzare la resilienza della produzione e dell’offerta dell’UE, aumentando la trasparenza sui prezzi e il finanziamento pubblico della ricerca.

La Commissione ha proposto un programma autonomo con tre priorità principali: affrontare le minacce sanitarie transfrontaliere; rendere i medicinali disponibili ed economicamente accessibili; e rafforzare i sistemi sanitari. Il programma EU4Health sarà integrato nell’approccio “One Health”, sosterrà l’attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali e garantirà che l’UE e gli Stati membri realizzino i traguardi dell’obiettivo di sviluppo sostenibile (OSS) 3. Secondo la proposta iniziale, EU4Health avrebbe avuto un bilancio di 10,4 miliardi di EUR (a prezzi correnti, o 9,4 miliardi di EUR a prezzi costanti 2018). Tuttavia, durante i negoziati in corso sul quadro finanziario pluriennale dell’UE 2021-2027 e sullo strumento per la ripresa Next Generation EU, la dotazione di bilancio assegnata a EU4Health è stata rivista al ribasso rispetto a quella originariamente proposta.

Il Parlamento ha approvato la sua relazione sulla proposta relativa a EU4Health. In quest’ultima si suggerisce di porre maggiormente l’accento sulla prevenzione delle malattie e sulla promozione della salute, sulla riduzione delle disuguaglianze sanitarie e sulla garanzia della parità di accesso alla salute, nonché di rafforzare la lotta dell’UE contro il cancro in sinergia con il prossimo piano europeo di lotta contro il cancro, anche attraverso la creazione di un Istituto europeo dei tumori. Nell’ultimo anno e mezzo, la commissione speciale del Parlamento europeo per la lotta contro il cancro (BECA) ha ascoltato i legislatori nazionali, le organizzazioni internazionali e gli esperti circa gli ultimi sviluppi e le prospettive nel campo del cancro. Sulla base di quanto appreso dall’esperienza degli esperti del settore e dalle varie esperienze sul campo, gli eurodeputati ritengono che un approccio multidisciplinare e coordinato a livello europeo, potrebbe ridurre le disuguaglianze tra i paesi e migliorare la vita dei pazienti malati di cancro e dei sopravvissuti alla malattia. Non ultimo, è necessario lavorare sugli strascichi lasciati dalla pandemia, con gli effetti dovuti alla crisi economica che ne è scaturita, si è creata un’enorme pressione sulla salute mentale e sul benessere di tutti i cittadini. Questo ha portato ad un crescente numero di problemi psicosociali legati al lavoro e ai tassi più elevati di stress, ansia e depressione. Tuttavia, la salute mentale non viene ancora considerata come una priorità alla stregua della salute fisica, come evidenziato nella risoluzione sulla salute mentale nel mondo del lavoro digitale approvata dal Parlamento europeo il 5 luglio 2022. Il rapporto evidenzia che nel 2021 il 64% dei giovani di età compresa tra i 18 ei 34 anni era a rischio di depressione, a causa della mancanza di occupazione, di prospettive finanziarie ed educative, nonché a causa della solitudine e dell’isolamento sociale.

©Futuro Europa® Le immagini utilizzate sono tratte da Internet e valutate di pubblico dominio: per segnalarne l’eventuale uso improprio scrivere alla Redazione

Condividi
precedente

Italia delle Regioni

successivo

Io la conoscevo bene (Film, 1965)

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *